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ITALIA

Ladispoli, dove scelse oblio. Unica compagnia il rosario alla radio

Gli ultimi anni di Laura Antonelli, tra solitudine e fede

Per la data dei funerali bisognerà attendere l'arrivo in Italia del fratello dell'attrice che vive in Canada. A celebrarli sarà don Alberto, parroco-amico della chiesa di Santa Maria del Rosario, dove fino a qualche anno fa la Antonelli passava i pomeriggi.

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Via Napoli, dove si trova l'ultimo discreto rifugio di Laura Antonelli, ieri era deserta. Non un fiore né un bigliettino sono stati lasciati davanti al portone del palazzo dove l'attrice si era rinchiusa in una sua personalissima clausura. Nessuno, o quasi, sapeva che in quel condominio abitava da più di vent'anni Laura Antonelli, icona sexy degli anni Settanta scomparsa la scorsa notte. In quell'anonimo palazzo sul litorale vicino a Roma l'attrice aveva scelto nel silenzio di farsi dimenticare dopo un periodo difficile.
   
Nel piccolo appartamento di Ladispoli la radio era sintonizzata ancora su "Radio Maria". L'attrice passava le giornate ad ascoltare rosari e preghiere, confidandosi solo con qualche caro amico - come Lino Banfi o Claudia Koll - che ogni tanto passava a trovarla. Lei, simbolo del cinema erotico italiano, aveva riscoperto la fede. Ci si era aggrappata con tutte le forze che le erano rimaste, tanto da chiedere lei stessa dove e da chi far celebrare le esequie.
   
In un bigliettino lasciato in casa ha scritto le sue ultime volontà, nonostante da anni le era stato assegnato un tutore in quanto dichiarata incapace di intendere e volere. Ha indicato chi avvisare e a chi lasciare i suoi affetti, rappresentati da una bibbia e qualche libro. E poi niente camera ardente, ma solo i funerali. A celebrarli - per la data bisognerà attendere l'arrivo in Italia del fratello che vive in Canada - sarà don
Alberto, parroco-amico della chiesa di Santa Maria del Rosario, dove fino a qualche anno fa la Antonelli passava i pomeriggi.

"Era una persona fragile ma molto religiosa e devota - racconta il sacerdote -. Sono molto felice abbia scelto me come celebrante. Fino a qualche anno fa veniva spesso qui, ma ormai non frequentava più neanche la chiesa".
   
Nel quartiere tutti ricordano l'attrice, qualcuno sorride ripensando a "Malizia" o a "Rimini Rimini", altri invece ricordano gli anni difficili dell'artista. "Non so neanche se
veniva qui a prendere il caffè - confida il titolare del bar a due passi dalla chiesa -, mi avevano detto che era irriconoscibile dopo l'intervento chirurgico andato male". A via
Napoli i vicini restano affacciati al balcone, incuriositi dalle auto dei carabinieri intervenuti per i rilievi. "Non si vedeva più in giro - ammettono i vicini -, aveva una badante che si prendeva cura di lei". Ed è stata proprio lei a dare l'allarme questa mattina, quando ha trovato l'attrice esanime a terra nella piccola sala da pranzo, stroncata probabilmente da un infarto.
   
Il corpo dell'artista è nella sala mortuaria del cimitero cittadino, dove recentemente aveva comprato un loculo. Ieri il cancello era chiuso da catena e lucchetto, come ogni lunedì. Nessuno poteva avvicinarsi, nessuno ppoteva salutare l'attrice. Il Comune è pronto a dedicarle un centro culturale, ma non è escluso che presto Ladispoli abbia una "via Laura Antonelli", in ricordo di un'attrice di "rara bellezza" e "grande bravura", come l'ha definita il ministro Franceschini nel suo messaggio di
cordoglio.