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POLITICA

Conferenza stampa a Palazzo Chigi

Governo, Conte: "Salvini e Di Maio chiariscano se vogliono proseguire nello spirito del contratto"

Il presidente del Consiglio rimarca il suo ruolo di arbitro imparziale e chiede di recuperare lo spirito di coesione. "Purtroppo il clima elettorale non si è ancora spento, non giova all'azione di governo". Salvini: vogliamo andare avanti, la Lega c'è. Di Maio: noi leali, ma basta attacchi a M5s. Critiche dalle opposizioni. Nulla di fatto sullo sblocca-cantieri

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"Non ho mai giurato altra fedeltà all'infuori di quella alla Nazione, un giuramento che è stato e sarà sempre il faro del mio ruolo". Inizia così la conferenza stampa indetta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Oggi si celebra il primo anno di esecutivo giallo-verde. E oggi, il premier fa il bilancio dei primi 365 giorni d'azione del "governo del cambiamento". Ricorda le parole declamate durante il giuramento davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, per ribadire ancora una  volta il suo ruolo di arbitro imparziale. 

"Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti" continua il premier, ma "convinte che il paese dovesse fare un cambio di passo, cose diverse da chi aveva governato prima, incapace di intercettare le esigenze e le paure dei cittadini". E' proprio sul contratto che il premier lancia un monito a Lega e M5S. "Dicano se vogliono andare avanti in quello spirito o sono pronto a lasciare".

Non certo durata governo, non dipende solo da me. Salvini e Di Maio dicano se continuare
"Non posso essere certo della durata del governo: non dipende solo da me" dice il presidente del Consiglio. "Chiedo quindi a entrambe le forze politiche e in particolare ai loro leader di operare una chiara scelta e di dirci se hanno intenzione di proseguire nello spirito del contratto".

Non mi presto a vivacchiare, avanti o lascio
"Personalmente resto disponibile a lavorare nella massima determinazione di un percorso di cambiamento" continua. "Ma non posso compiere questa scelta da solo. Le due forze politiche devono essere consapevoli del loro compito". "Se ciò non dovesse esserci non mi presterò a vivacchiare per prolungare la mia presenza a palazzo Chigi. Molto semplicemente rimetterò il mio mandato".

Permanenza clima elettorale non giova
"Purtroppo il clima elettorale non si è ancora spento, è un clima che non giova all'azione di governo" commenta. "La Lega ha riscosso un successo significativo e i 5 stelle ne sono usciti penalizzati" dalle europee. "Trattandosi di una consultazione europea non ha ricadute dirette nella distribuzione delle forze rappresentate nel nostro parlamento, ma le forze politiche sono comunità di donne e uomini e quindi i risultati provocano esaltazione nei vincitori e delusione negli sconfitti".

Basta provocazioni, così non possiamo lavorare
"Il mio motto è sobri nelle parole e operosi nelle azioni. Se continuiamo nelle provocazioni per mezzo di veline quotidiane, nelle freddure a mezzo social, non possiamo lavorare. I perenni costanti conflitti comunicativi pregiudicano la concentrazione sul lavoro".

Ai mercati servono parole univoche dei ministri
"Chi conosce i mercati sa che per preservare la fiducia occorrono parole univoche e chiare da parte degli esponenti del governo e dei parlamentari di maggioranza" ha detto il premier.

Prossima manovra complessa, serve condivisione
"Dobbiamo lavorare a una manovra economica che si preannuncia complessa, basata su un'incisiva spending review e su tax expenditure. Saremo chiamati a scelte delicate ma che richiedono forte condivisione" nel governo, nel rispetto "dell'equilibrio dei conti, rimaniamo esposti alla fiducia degli investitori per il nostro debito" ricorda.

Reddito e Quota 100 sono vero patto sociale
"Nel primo anno di legislatura siamo intervenuti contro la crisi economica decennale e alle misure di rigore: reddito di cittadinanza e quota 100 sono state un vero e proprio patto sociale al fine di recuperare gli smarriti, i cittadini sfiduciati. Un Paese non può avere sviluppo se fasce della popolazione rimangono ai margini" aggiunge Conte. "Siamo intervenuti sulla sicurezza e per contrastare la tratta criminale degli esseri umani, abbiamo introdotto lo spazza-corrotti, modificato l'articolo 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso".

Per Reddito e Dl Sicurezza controlli anti abusi
"Dobbiamo accompagnare il reddito di cittadinanza con un sistema di controllo per evitare abusi. Lo stesso vale per il decreto sicurezza, per offrire ai migranti che sono sul nostro territorio più integrazione, e rimpatri per coloro che non hanno diritto di stare sul nostro territorio" spiega.

Non c'è stallo nell'azione di Governo
L'esperienza di governo ha dovuto "convivere con varie consultazioni elettorali" e "convivere con una campagna elettorale permanente: ne ha risentito il clima di coesione. Io stesso avevo sottovalutato questo aspetto in particolare per la consultazione europea molto aspra e molto intensa" che ha dato "l'immagine di stallo al governo", ma è una "falsità: il governo ha sempre continuato a lavorare" dice ancora il premier.

Dl sblocca cantieri e crescita determinanti
"Il decreto legge sblocca cantieri e quello Crescita costituiscono due passaggi determinanti del Contratto del Governo" dice, spiegando: "siamo fortemente orientati a rafforzare il piano di investimenti e stiamo lavorando per ammodernare le infrastrutture per l'ammodernamento delle opere pubbliche".

Serve riforma fiscale, non solo le aliquote
Il governo dovrà varare "una più organica riforma del fisco, non limitata alle aliquote, ma estesa a una relazione più equa tra amministrazione e contribuente" spiega Conte. Il premier ha indicato anche nell'Autonomia e nel conflitto di interessi i due provvedimento da mandare avanti.

Tav: non ci si può svegliare e dire "si fa", c'è contratto
"Ho detto che la Tav oggi così com'è non la farei. Non la trovo conveniente, ma mi ritrovo in fase di attuazione del percorso e o trovo un'intesa con la Francia e la Commissione europea o il percorso è bello e segnato" dice Conte. "Sulla Tav c'è un contratto di governo. Poi c'è un metodo di lavoro: non ci si sveglia dall'oggi a domani e si dice si fa così. Non è che per mesi si attende l'analisi costi-benefici senza discutere e poi si dice 'bisogna farla punto'. Non funziona così" ammonisce. "Siccome c'è un accordo e delle leggi del Parlamento molto responsabilmente ho parlato con Macron e poi mandato il mio ministro dal ministro francese. Un altro passaggio ci sarà a breve con la Commissione Ue. All'esito di queste conclusioni trarremo le fila".

Migranti: linea 'dura di Salvini'? No, è maggior rigore
"La nostra politica sull'immigrazione non è la 'linea dura di Salvini', ma di maggior rigore rispetto al passato" dice Conte, rispondendo a una giornalista straniera che, in conferenza stampa, gli chiedeva se la linea del governo sull'immigrazione fosse quella "dura di Salvini".  Conte ricorda poi di aver illustrato in Ue "una piattaforma articolata di una politica che non riguarda solo lo sbarco, che è solo un tassello di un problema più complesso" ma anche la "regolazione e la gestione dei flussi migratori". "Noi- conclude - preferiamo la politica dei corridoi umanitari".

Inaccettabile dire che "il governo provoca morti"
"Non le permetto di dire che il governo ha provocato morti in mare, respingo questa accusa, è inaccettabile" risponde seccamente a una giornalista straniera.

Rispetto le istituzioni Ue, ma non temo niente e nessuno
Nell' "interlocuzione con le istituzioni europee non temo niente e nessuno" dice il premier. "Rappresento un Paese magnifico, la seconda manifattura d'Europa, la terza economia". "Rispetto le istituzioni europee e farò il massimo per interloquire con loro e difendere gli interessi dei cittadini italiani". Anche in questo ambito Conte ha  parlato di "leale collaborazione" tra le forze di  Governo: "Leale collaborazione significa che se il presidente  del Consiglio e il ministro dell'Economia stanno interloquendo con le istituzioni europee per perseguire  l'obiettivo fondamentale di evitare una procedura  d'infrazione che ci farebbe molto male, le due forze  politiche non intervengono ad alterare il dialogo, minando il  terreno con provocazioni".

Mai iscritto a M5S, sono un indipendente
"Non ho mai giurato fedeltà né mi è stata chiesta alcuna attestazione di fedeltà" dal Movimento Cinque Stelle, chiarisce. "Ho interpretato che fosse un movimento sano, ma non mi sono mai iscritto, sono un indipendente". Poi da premier, "legittimamente possono attribuirmi una targa, ma io sono a posto con la mia coscienza". Anzi, come premier "ci sono stati momenti in cui esponenti 5 stelle sono rimasti dispiaciuti per tante decisioni che ho preso".

Mia lista? Semmai alleno la Roma
"Se ancora è libero il posto sarei semmai disposto ad allenare la Roma" dice, rispondendo alla domanda se sia disposto a guidare una propria lista o ad assumere un impegno politico nel M5s.

Salvini: vogliamo andare avanti, la Lega c'è
"Noi non abbiamo mai smesso di lavorare, evitando di rispondere a polemiche e anche insulti, e gli Italiani ce lo hanno riconosciuto con 9 milioni di voti domenica". Così Matteo Salvini su Fb dopo le parole del premier Conte, aggiungendo: "noi siamo pronti, vogliamo andare avanti e non abbiamo tempo da perdere, la Lega c'è" e anche come "l'Italia dei SI sia la strada giusta".

Di Maio: noi leali, ma basta attacchi a M5s. Ci aspettiamo vertice di governo per domani
"Il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica di maggioranza e ha sempre sostenuto questo Governo. Lo abbiamo sempre fatto lealmente e crediamo che ci sia ancora tanto da fare e soprattutto un contratto da rispettare. Noi siamo leali, vogliamo metterci subito al lavoro e crediamo che i fatti siano la migliore risposta in questo momento". Lo scrive su Facebook il vicepremier e leader del M5S, Luigi Di Maio. "Da domani stesso serve subito un vertice di governo in cui vogliamo discutere insieme - aggiunge -: la revisione dei vincoli europei per abbassare finalmente le tasse agli italiani anche con la Flat Tax; il salario minimo orario per i lavoratori italiani; il provvedimento sugli aiuti alle famiglie che fanno figli". "Ci sono due cose importanti dal punto di vista umano: chiedo finiscano gli attacchi ai ministri del MoVimento 5 Stelle, rispettando il lavoro di ognuno e, siccome nel contratto c'è ancora tantissimo da fare, non è certamente il momento per proporre temi divisivi mai condivisi fuori dal contratto - conclude Di Maio -. Questa è l'unica maggioranza possibile e che può servire meglio il Paese. Andiamo avanti con lealtà e coerenza. Dobbiamo cambiare ancora tante cose".

Zingaretti: Conte ha ammesso fallimento esecutivo
"Conte ha ammesso il fallimento del suo governo come noi denunciamo da settimane. Tutto questo ha un costo immenso per il Paese. Più debiti, meno crescita, meno lavoro, meno investimenti. Il governo ha reso più poveri milioni di italiani" scrive su twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

Bernini: "Conte, il tempo è scaduto"
"L'ultimatum del premier ai suoi vice alla fine è stato molto chiaro, ma è avvenuto in modo irrituale e costituzionalmente scorretto, perché c'erano tre sedi istituzionali, e non la diretta streaming, in cui avrebbe dovuto porre la questione della durata del governo: il consiglio dei ministri, il Parlamento o il Quirinale. Se Conte, come ha affermato stasera, non ha intenzione di vivacchiare ulteriormente, gli elementi per prendere una decisione ce li ha già tutti sul tavolo: il governo è infatti bloccato ormai da mesi, e le divisioni nella maggioranza stanno paralizzando anche il Parlamento, in queste ore su due provvedimenti che il premier stesso ha definito cruciali per il futuro del Paese: il decreto crescita e lo sblocca-cantieri. Quindi il tempo è scaduto: ogni ulteriore esitazione sarebbe una sorta di inutile accanimento terapeutico". Lo afferma Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

Meloni: Conte alle prese col gioco del cerino
"Governo alle prese con il 'gioco del cerino' tra Conte, Lega e M5S per vedere a chi affibbiare la responsabilità di far cadere il governo prima di dover affrontare la legge di Bilancio. Lo avevamo purtroppo previsto, quando già nel 2018 denunciavamo che il governo non sarebbe stato in grado di affrontare la nuova legge di Bilancio per le spese insensate sostenute e per la mancanza di una strategia di crescita economica". Lo scrive su Facebook la presidente di Fdi Giorgia Meloni, che aggiunge: "Conte e i partiti di maggioranza, se intendono essere credibili nella loro esperienza, dicano come intendono impedire l'aumento di Iva e accise e dove pensano di trovare i 40 miliardi necessari per la legge di Bilancio, al netto delle priorità che i partiti di maggioranza hanno elencato negli ultimi giorni. Questo interessa agli italiani, non i giochi di palazzo".

Cantieri: niente intesa su appalti, stop riunione Chigi
Nessuna intesa sull'emendamento della Lega per fermare per due anni l'applicazione del codice per gli appalti. A quanto apprende l'Ansa, la riunione convocata a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte per trovare una mediazione si è interrotta a meno di un'ora dall'inizio per le divergenze sulla norma che modificherebbe l'articolo 1 del decreto sblocca cantieri. "E' una questione di metodo, così non va bene". E anche: "E' una cosa che avevamo già archiviato". Il nuovo strappo sull'emendamento allo sblocca cantieri, sullo stop di due anni al codice degli appalti, è nelle parole che, a quanto apprende l'AdnKronos, avrebbe detto il premier Giuseppe Conte "decisamente contrariato", come fanno trapelare fonti di governo.

Conte, dopo circa un'ora di discussione con i membri leghisti del governo presenti a Palazzo Chigi, ha alzato le mani, dicendo che non c'erano margini per continuare a discutere. Così è andato via, facendo saltare anche la riunione prevista successivamente sul dl crescita, fermo alla Camera. "Ora ognuno si assuma le sue responsabilità", avrebbe detto il premier a Palazzo Chigi.