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POLITICA

L'esito del voto sulla piattaforma Rousseau

Gli iscritti M5S hanno scelto: "Sì a un governo con il Pd"

Ha dato il via libera alla formazione di un governo giallorosso il 79,3% degli iscritti. Di Maio: "In un mese risolta una crisi inedita". Marcucci sul programma: "Siamo alla stretta finale, molto soddisfatti". Salvini: "Non andate lontano, non siete d'accordo su niente". Il premier domani al Quirinale

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Il 79,3% degli iscritti M5s ha dato a Luigi Di Maio il via libera per formare un Conte bis con il Partito democratico. Una votazione mai così partecipata, secondo i dati forniti dal portale: 79.634 persone a fronte di 117.194 iscritti, che fanno parlare la piattaforma grillina di "record mondiale di partecipazione a una votazione politica online in un solo giorno".

Dopo una giornata di attesa (con un'ora e mezza di suspence per l'arrivo del risultato), il Movimento ha ottenuto così dalla sua base il lasciapassare definitivo per la formazione di un nuovo governo con il Pd. "Con la consultazione online su Rousseau il M5S si consolida come forza di governo basata sulla partecipazione attiva. Ora porteremo avanti le nostre proposte partendo dal taglio dei parlamentari", ha esultato Luigi di Maio.

"Sei d’accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?" Era il quesito cui gli iscritti M5S hanno risposto. Il voto è rimasto aperto fino alle 18. Subito dopo la chiusura, il blog delle Stelle è stato a lungo inaccessibile.

Di Maio: "Orgogliosi per risultato Rousseau"
"Io credo che dobbiamo essere molto orgogliosi che tutto il mondo ha aspettato la pronuncia di questi 80 mila cittadini italiani su una piattaforma digitale che è unicum al mondo" ha detto Di Maio in conferenza stampa alla Camera. 

Risolta crisi non in segrete stanze
"In meno di un mese si è risolta una crisi di governo, attraverso un metodo diverso, non nelle segrete stanze, ma con un percorso che viene dal lavoro fatto in questi anni, mettendo in piedi un programma, poi chiedendo un confronto su quel programma al Pd", ha aggiunto il capo politico 5s.

Programma terminato, ora ultimo miglio è la squadra
"Adesso si passa all'ultimo miglio, la squadra di governo che deve lavorare per migliorare la qualità della gente. Non sarà un governo di destra o di sinistra, ma un governo che deve fare le cose giuste" ha assicurato.

I 20 punti che avevo chiesto sono nel programma
"Quei venti punti su cui ho alzato la voce e magari a qualcuno non è piaciuto il tono, sono entrati tutti - ha detto quindi Di Maio-. C'è il taglio dei Parlamentari, mancano due ore per una riforma storica".

Con governo messa una toppa a irresponsabilità altrui
"Vorrei ringraziare i capigruppo, vorrei ringraziare Beppe Grillo, i gruppi parlamentari e quanti non si sono risparmiati per garantire un governo all'altezza- ha aggiunto-. Non volevamo un governo a tutti i costi, ma ora che la stragrande maggioranza degli iscritti ha votato sì e i 20 punti del nostro programma sono entrati: siamo contenti del lavoro svolto permettere una toppa a irresponsabilità non nostre". A Salvini: "Al governo ci potevi stare e hai deciso di metterti da parte".

M5S resta ago della bilancia

Grazie a Conte
"Nelle prossime ore ci dedicheremo a trovare i migliori profili le migliori energie per realizzare il programma. Nelle prossime ore conoscerete una squadra di governo guidato dal presidente Giuseppe Conte, a cui va il mio grazie, il mio saluto e a cui mi lega una grande amicizia. Con cui abbiamo lavorato bene e a cui riconoscono il ruolo di garante e super partes, che non è un modo per prendere le distanze ma è la sua funzione, il suo ruolo", ha concluso Di Maio.

L'altro protagonista della trattativa per la nuova maggioranza, il segretario Pd Nicola Zingaretti, dopo la diffusione dei risultati del voto ha rilevato che "con la chiusura del lavoro programmatico si è fatto un altro passo avanti per un Governo di svolta". Poi ha ricordato le priorità dei Dem per il nuovo esecutivo: "Ridurre le tasse sul lavoro, sviluppo economico, green economy, rilancio di scuola, università e ricerca, modifica radicale dei decreti sicurezza. Ora andiamo a cambiare l'Italia".

Casaleggio: spero sia governo solido, con partner leali
"Sul governo nascente spero sia più solido di quello passato e spero che i partner di governo si comportino in modo più leale dei precedenti". Così Davide Casaleggio ha commentato il voto degli iscritti. Casaleggio ha parlato ai giornalisti fuori dalla sede dell'associazione Rousseau, di cui è presidente, a Milano. "Nessun attacco hacker durante il voto".

Voto Rousseau esempio di cittadinanza digitale

Non è tardata ad arrivare la reazione di Salvini.

Salvini: "Orgoglioso che la Lega sia fuori dal mercato delle vacche"
"In questo momento Renzi, Grillo, Di Maio e Boschi saranno al telefono per spartirsi ministeri e sottosegretari e io sono orgoglioso che la Lega sia fuori da questo mercato delle vacche disgustoso", ha commentato il leader del Carroccio in una diretta facebook.

M5s nato per combattere la casta, lo è diventato
"Il partito nato per combattere la casta diventa più casta della casta", ha aggiunto. "Sentivo Di Maio in difficoltà, per essere un presunto vincitore non mi sembra avere il viso e il fisico del vincitore. E poi continuava con i no, hanno detto no al petrolio e a i nuovi termovalorizzatori. Pd e M5s si dicono a vicenda 'mi fate schifo', ma l'importante per loro è non andare a votare. Perché se per caso andiamo a votare vince la Lega".

I 60 mila su Rousseau? Vale il voto di 60 milioni di italiani
"Il partito delle poltrone ha segnato un gol, ma la partita è lunga- ha concluso Salvini-. Non è il momento di disperarsi,ma di ragionare e prepararsi. Questo governicchio è sostenuto da 60 mila militanti che hanno votato su Rousseau, ma è più serio chiedere il parere a 60 milioni di italiani".

Marcucci: "Siamo alla stretta finale sul programma, sono soddisfatto"
"Abbiamo preso atto e inserito i punti che sono stati presentati al presidente da parte dei partiti più piccoli nei giorni scorsi, abbiamo di fatto completato il lavoro sul programma per darlo a disposizione del presidente, in modo che lo possa utilizzare nelle prossime ore. Quindi siamo molto soddisfatti, è un ottimo lavoro, ricco di contenuti che dal nostro punto di vista permetterà al Paese di rilanciarsi", ha detto il presidente dei senatori dem, Andrea Marcucci, lasciando palazzo Chigi.

I nodi irrisolti sul programma di Governo, in particolare taglio dei parlamentari e dl Sicurezza, "sono stati tutti affrontati e risolti positivamente. Sul taglio dei parlamentari sin dall'inizio abbiamo detto di andare avanti ma prevedendo una serie di garanzie provvedimentali che permettano alle assemblee di lavorare, inclusa anche la legge elettorale. Sui decreti Sicurezza ci sono le segnalazioni del presidente della Repubblica, di cui dovremo tenere conto", ha detto ancora. "Siamo alla stretta finale", ha quindi concluso, confermando che resterà capogruppo del partito.

Oggi, mentre era in corso il voto online degli iscritti cinquestelle, si sono tenute due riunioni separate a Palazzo Chigi. Da un lato, il premier incaricato Giuseppe Conte ha incontrato Andrea Orlando e Dario Franceschini del Pd per la composizione della squadra di governo. Dall'altro, è proseguito l'incontro sul programma tra i capigruppo dem, Andrea Marcucci e Graziano Delrio, e i capigruppo pentastellati, Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva, iniziato alla presenza di Conte.

I 5 Stelle smentiscono la notizia di problemi tecnici
Fonti M5S hanno smentito che ci siano stati problemi nell'accesso. "Alle 13.19 di oggi" sulla piattaforma Rousseau "ci sono state 56127 votazioni da parte degli iscritti. Era l'attuale record mondiale di partecipazione on line per una votazione politica. Sono molto contento di questa dimostrazione di democrazia diretta", ha  detto Davide Casaleggio. 

Orlando: non entro nel governo, resto al partito
"Il segretario (Zingaretti, ndr) mi ha proposto di fare parte del nuovo governo con una delega di grande rilievo. Ho declinato per due ragioni. La prima è che, come ripeto da settimane, la nostra richiesta di discontinuità implica la necessità di una forte innovazione anche nella nostra compagine.La seconda, la più importante, è che credo che la scommessa che stiamo facendo si gioca in larga parte nella società e in questo senso sarà determinante il ruolo del nostro partito". Lo scrive Andrea Orlando, vicesegretario Pd, su Facebook.

L'ex ministro spiega di aver declinato la proposta perché "la nostra richiesta di discontinuità implica la necessità di una forte innovazione anche nella nostra compagine. E non si può chiedere ad altri quello che non si è in grado di chiedere a noi stessi". E aggiunge che la seconda ragione "è che credo che la scommessa che stiamo facendo si gioca in larga parte nella società e in questo senso sarà determinante il ruolo del nostro partito. Rimanere a dirigerlo è per questo un onore ancora più grande e parte integrante della battaglia che dovremo condurre insieme".