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POLITICA

Tensione nella maggioranza

Governo, Pd e M5S contro Renzi: stop a giochi di palazzo su Conte o legislatura senza futuro

Replica alle parole di Matteo Renzi che in un'intervista ha detto: "Il governo deve andare avanti con o senza Conte". Franceschini: "Chi lo indebolisce fa il gioco della destra". Il leader di Iv controreplica: "Le tasse sono autogol, io aiuto il governo". Ma anche gli ex renziani lo attaccano

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"Lo vogliamo dire chiaramente: non esiste futuro per questa legislatura se qualcuno prova a mettere in discussione il presidente Conte con giochini di palazzo, immaginando scenari futuri decisamente fantasiosi. Lo stesso vale anche se si continua a indebolire questo Esecutivo attraverso messaggi che fanno male al Paese e che lo mettono continuamente in fibrillazione". Lo scrive il M5S in un post su Facebook.

"Ogni tanto ci ritroviamo a leggere interviste o retroscena che trasmettono agli italiani un messaggio ambiguo - continua - Che ricorda tanto la Prima Repubblica. I giochini di palazzo, appartenenti alla vecchia politica, non possono appartenere a questo governo. E se qualcuno ha strane intenzioni deve sapere che non avrà mai il supporto del MoVimento".

Franceschini: il governo Conte è l'ultimo della legislatura
"Repetita iuvant: il governo Conte è l'ultimo di questa legislatura. Chi lo indebolisce con fibrillazioni, allusioni, retroscena di palazzo, fa il gioco della destra. Forse sarebbe ora di smetterla" scrive su Twitter Dario Franceschini, ministro per i Beni culturali e capo delegazione del Pd al governo.

Renzi controreplica: tasse sono autogol, io aiuto il governo
"Chi elimina autogol come quello sulle auto aziendali non sta attaccando il governo: sta facendo un favore al Governo. Invece mantenere quelle microtasse dannose non significa fare un regalo al Governo, ma significa fare un regalo a Salvini" scrive su Facebook il leader di Iv.

"Tantissime le dichiarazioni di chi commenta la mia intervista al Messaggero - scrive Renzi - mi fa piacere. Chi critica le idee altrui svolge un servizio prezioso. Grazie!".   "Ribadisco in modo semplice - insiste -, abbiamo fatto un Governo di emergenza che può aiutare il Paese su molte cose a cominciare dalla riduzione degli interessi sul debito. E parliamo di decine di miliardi, non di spiccioli. Nel merito della legge di bilancio siamo felici dei risultati ottenuti fino a oggi. Ma non basta. Noi continueremo a batterci in Parlamento per migliorare ancora i provvedimenti su auto aziendali e micro balzelli che feriscono la competitività delle imprese".

"Le nostre proposte - scrive ancora Renzi - non sono slogan,ma hanno coperture: e se in Parlamento ci saranno i numeri diventeranno legge. Tutto qui. Chi elimina autogol come quello sulle auto aziendali non sta attaccando il Governo: sta facendo un favore al Governo. Invece mantenere quelle microtasse dannose non significa fare un regalo al Governo, ma significa fare un regalo a Salvini".   "Non mi sono limitato a dire che vogliamo cancellare le tasse sulle auto aziendali - aggiunge - ho spiegato anche come farlo.Perché i populisti parlano con gli slogan, i politici fanno proposte concrete. I politici fanno interviste lanciando idee e proposte, i populisti le commentano avendo letto solo i titoli" conclude Renzi.

Ma anche i suoi "ex" lo attaccano: "Ora è lui che fa il fuoco amico"
L'ex premier ha messo in dubbio la permanenza di Conte a palazzo Chigi e, anche per gli ex fedelissimi, la misura è colma. "Se stai in maggioranza ci devi stare, non puoi fare l'opposizione - è il ragionamento -. E poi, quando in Cdm si è approvata la manovra i tuoi dov'erano?".

Così, la 'batteria' che in passato in più di un'occasione si era levata per difendere il leader, adesso, pur non nominandolo, lo attacca. "Gualtieri ha fatto un mezzo miracolo dopo la fuga di Salvini dalle sue responsabilità. Il problema è che oggi chi vota i provvedimenti in consiglio dei ministri dopo 12 ore fa lo gnorri e fa partire il fuoco amico. Quanto può durare questo giochino?", twitta sibillina Alessia Morani, sottosegretaria al Mise. La collega al Governo Simona Malpezzi le fa eco poco dopo, e il messaggio è lo stesso: "Il ministro Gualtieri ha fatto un miracolo. Il governo dovrebbe rivendicare una manovra che evita i 23 miliardi di tasse, aumenta buste paga, interviene in sanità invece di singole battaglie. Se si governa insieme, si fa squadra. Altrimenti non è contributo ma fuoco amico".

E ancora Piero De Luca, un tempo fedelissimo di Maria Elena Boschi: "La Manovra varata dal Governo è positiva: blocca aumento Iva, taglia tasse sul lavoro, elimina il superticket sanitario, sostiene imprese soprattutto al Sud. Tutto è migliorabile in Parlamento. Ma si lavora meglio in Maggioranza senza rincorrersi o giocare al rialzo ogni giorno".

Il no comment di Palazzo Chigi
"In merito alle dichiarazioni rilasciate oggi in un'intervista dal senatore Matteo Renzi e in merito ad ogni altra polemica, Palazzo Chigi informa che non ci sono commenti o dichiarazioni da parte del Presidente Conte. Ogni dichiarazione o commento attribuito a Conte, è da ritenersi infondato". Lo dichiara Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

L'intervista di Renzi al Messaggero: "Governo deve avanti con o senza Conte"
Il governo deve andare avanti, con o senza Giuseppe Conte come premier. A dirlo è stato Matteo Renzi in una intervista al 'Messaggero'. Conte deve restare premier? "Dipende da come funziona il governo, non da me. Niente di personale - precisa - sia chiaro: a me sta a cuore l'Italia, non il futuro dell'avvocato Conte. Conte è stato il premier di una maggioranza che ha azzerato la crescita in Italia: per una serie di circostanze oggi si ritrova premier anche della maggioranza alternativa. Qualcuno degli alleati, che confonde i sondaggi con la politica, lo immagina addirittura candidato leader alle prossime elezioni. Tutto assolutamente legittimo. Io però ragiono diversamente. Per me l'unica preoccupazione è che l'Italia vada avanti, che le tasse non aumentino, che il Paese si rialzi: quindi spero che Conte lavori bene. Faccio il tifo per lui e gli do una mano, oggi, senza farmi film su domani. Che cosa abbia in testa Conte per il suo futuro mi è indifferente: basta che adesso pensi a lavorare per il bene dell'Italia. La legislatura durerà fino al 2023, sicuramente: siamo una democrazia parlamentare e in Parlamento c'erano, ci sono e ci saranno i numeri per un governo che non ci spinga fuori dall'Europa".

Pensare di staccare la spina all'esecutivo, prosegue, "per me è folle. Questo governo è nato in emergenza per rispondere allo strappo leghista. Con le elezioni anticipate avremmo avuto l'aumento dell'Iva, i pieni poteri a Salvini, un capo dello Stato No Euro e tensioni sui mercati. Con il blitz di agosto abbiamo eliminato in un colpo solo tutti questi rischi: rivendico l'operazione di igiene istituzionale che abbiamo fatto. Adesso abbiamo due obiettivi: eleggere un Presidente della Repubblica garante dell'Italia in Europa nel 2022 e utilizzare questo periodo di calma sui mercati per ridurre il costo degli interessi sul debito. Nel 2013 pagavamo 77 miliardi, il prossimo anno saremo a 59 miliardi: se diamo stabilità possiamo scendere sotto i 50 miliardi nel proseguo della legislatura. Se poi qualcuno vuole andare a votare prima, magari per replicare il brillante risultato dell'Umbria dove si è scelto di anticipare il voto facendo della regione un caso nazionale, non ha che da dirlo. Basta che poi ciascuno si prenda le sue responsabilità. Noi siamo per andare avanti, gli altri ci faranno sapere".

Renzi respinge l'accusa di chi vede Italia viva in prima fila nelle critiche. "Il contrario! Lei non sa - assicura - quante volte tacciamo per senso di responsabilità. Su un punto però non transigiamo: non possiamo alzare le tasse agli italiani. Abbiamo vinto la battaglia per eliminare l'aumento dell'Iva e adesso vinceremo anche quella sulle macchine aziendali, sulla plastica e sullo zucchero. C'è chi rivendica la propria battaglia No Tav, chi quella No Tap. Noi di Italia Viva siamo quelli No Tax". L'alleanza con il M5s, dice ancora, "mi costa molto a livello personale ma se rompessimo agli italiani costerebbe molto di più, da tutti i punti di vista, a cominciare da quello economico. Dunque metto al primo posto l'interesse dei nostri concittadini".