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ECONOMIA

"Dimostrare che i soldi sono spesi bene"

Superbonus, Draghi: "Decreto ad hoc per evitare storture e furbizie"

Il problema delle frodi rispetto al Superbonus è stato posto dall'Agenzia delle entrate - ieri è stato ricevuto a Palazzo Chigi il direttore dell'Agenzia, Ernesto Maria Ruffini - che stima 800 milioni di crediti inesistenti

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Bisogna intervenire senza ulteriore ritardo su tutti i bonus edilizi - superbonus 110% come tutti gli altri da facciate a ristrutturazioni - per porre fine a "storture" e "furbizie"  che hanno determinato vertiginoso aumento prezzi materie prime e, talvolta, fatture gonfiate. Lo avrebbe sollecitato in cabina di regia il premier Mario Draghi, questa mattina, sottolinendo la necessità per palazzo Chigi di un provvedimento d'urgenza anti rincari fuori mercato e frodi nel campo dei bonus edilizi. Secondo il capo del governo, ci sono infatti tutti i requisiti di necessità e urgenza per emanare un decreto ad hoc.L'esigenza, avrebbe spiegato Draghi, è duplice: quella di evitare le storture del mercato che blocca le materie prime più richieste negli interventi di ristrutturazione e adeguamento energetico per fare aumentare i prezzi ed evitare le furbizie di coloro che hanno intascato soldi non dovuti.Anche a tal fine palazzo Chigi si è dichiarato favorevole alla misura  chiesta dall'Ance, l'Associazione nazionale dei costruttori edili, di un listino prezzi di riferimento delle materie prime per evitare che costi dei materiali indispensabili per i cantieri oggetto dei bonus edilizi e di conseguenza le relative fatture oggetto di agevolazione fiscale  aumentino a dismisura e lievitino in modo anomalo.

Il problema delle frodi rispetto al Superbonus è stato posto dall'Agenzia delle entrate - ieri è stato ricevuto a Palazzo Chigi il direttore dell'Agenzia, Ernesto Maria Ruffini - che stima 800 milioni di crediti inesistenti.

Stop frodi a garanzia credibilità bonus
Bisogna evitare che i bonus edilizi perdano credibilità come accadde negli anni '70 agli aiuti allo sviluppo. Lo avrebbe detto Mario Draghi, al termine della cabina di regia, in replica alle obiezioni di chi gli chiedeva di evitare eccessivi controlli sul Superbonus, per non appesantire la misura. La 'lezione' del premier, raccontano, ha rinviato allo stanziamento per il Biafra di fine anni '70: si scoprì poi che gran parte delle risorse aveva finanziato corruzione e questo indebolì la credibilità dei fondi per lo sviluppo. La morale di Draghi è che se le frodi fanno perdere fiducia nei bonus ne va della loro esistenza in futuro.

Dimostrare che i soldi sono spesi bene
"Dobbiamo preservare la fiducia collettiva nella spesa pubblica e dimostrare che i soldi sono spesi bene", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, a quanto si apprende, in chiusura della cabina di regia sul decreto contro le frodi sul Superbonus

Bozza dl, stop 30 giorni bonus se 'profili rischio' frode
Stop a cessione del credito o sconto in fattura per Superbonus e gli altri bonus edilizi se emergono "profili di rischio" che vanno verificati: è una delle misure contenute nella bozza del decreto anti-frodi che arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri nel pomeriggio. Si prevede che l'Agenzia delle Entrate possa sospendere "fino a 30 giorni" gli effetti delle comunicazioni di cessione del credito in base a specfiici profili di rischio che saranno individuati per ogni "diversa tipologia dei crediti ceduti". All'esito positivo delle verifiche, o trascorsi 30 giorni, la cessione del credito diventa efficace.

Proroga fino al 2024 cessione e sconto in fattura
Proroga per tre anni, fino al 2024,della cessione del credito e dello sconto in fattura per i bonus edilizi. E' quanto si legge nella nuova bozza della manovra. Rinnovati dunque gli interventi in favore di sismabonus, ecobonus (tra cui gli infissi), bonus facciate e le colonnine di ricarica. Confermata, rispetto alla prima versione del ddl di bilancio, la proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura anche per il superbonus al 110%, che vengono in questo caso prorogati fino al 31 dicembre 2025.

Confermato tetto Isee su Superbonus unifamiliari
Nell'ultima bozza di bilancio viene confermato il tetto Isee di 25mila euro per accedere al bonus del 110% per villette unifamiliari."Per gli interventi effettuati su unità immobiliari adibite ad abitazione principale dalle persone fisiche, che hanno un valore dell'indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 25.000 euro annui, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022".