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POLITICA

Diritti civili

Cittadinanza ai bimbi stranieri dopo un ciclo di studi. Per Renzi: "Fatto di civiltà"

Lo ius soli temperato prevederebbe la cittadinanza per i bambini che nascono in Italia da genitori immigrati, a patto però che concludano un ciclo scolastico. Il progetto andrà discusso con Ncd. Incognita sulla posizione del M5s

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Matteo Renzi ospite nel programma di Barbara d'Urso (ANSA)
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, annuncia di voler andare avanti sui diritti civili: "Dopo la legge elettorale il governo ha intenzione di portare da gennaio in parlamento il tema delle unioni civili, quello della cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri e - ha continuato il premier a Domenica Live - quello delle facilitazioni per le associazioni del terzo settore". 

Più di un milione di minori stranieri in Italia
Renzi, oltre a rilanciare il bonus di 80 euro questa volta destinato alle neomamme, ha definito la concessione della cittadinanza ai figli degli stranieri "un fatto di civiltà". Del resto la questione investe 1.087.016 di minori stranieri in Italia, 60% dei quali nati sul nostro territorio nazionale.

Lo ius soli temperato
Secondo la ricostruzione del quotidiano La Repubblica, il progetto per il disegno di legge che dovrebbe approdare a fine anno alla Camera ormai è definito. Si potrebbe passare dallo ius sanguinis (che prevede la cittadinanza ai figli di italiani) a una sorta di ius soli temperato: cittadinanza per i bambini che nascono in Italia da genitori immigrati, a patto però che concludano un ciclo scolastico, cioè la scuola dell'obbligo. Secondo un'altra ipotesi, che riguarderebbe anche i ragazzi che arrivano in età adolescenziale, si prevede il completamento della scuola secondaria superiore. 

Le mediazioni con Ncd
Nel momento di fissare i paletti per le regole del nuovo ius soli potrebbero però verifcarsi attriti con il Nuovo Centrodestra. Nonostante Dorina Bianchi di Ncd abbia depositato alla Camera un testo simile per la cittadinanza ai figli degli stranieri, il coordinatore del partito, Gaetano Quagliarello, ha chiarito: "Non siamo un partito xenofobo come la Lega. Siamo d'accordo sul principio dello ius soli temperato, il problema con Renzi è definire il grado di... temperatura".

L'incognita del M5s
Altra incognita riguarda il Movimento 5 Stelle che risulta internamente diviso sul tema dell'immigrazione. L'anno scorso sul blog di Grillo apparve anche una bocciatura della proposta di ius soli temperato avanzata allora dal governo Letta: secondo il leader del M5S, la regola dell'acquisizione della cittadinanza da parte dei figli di stranieri (anche se nati in Italia) dopo il raggiungimento della maggiore età avrebbe dovuto esser cambiata "con un referendum".