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POLITICA

Il Cdm ha esaminato scostamento da circa 40 miliardi. Via libera in altra seduta

Una nuova riunione del Cdm è stata convocata per domani alle ore 14.30. Cabina regia venerdì, sul tavolo possibile ritorno a breve aree gialle 

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Il Consiglio dei ministri ha esaminato la proposta di una richiesta di scostamento da circa 40 miliardi presentata dal ministro dell'Economia, Daniele Franco, per finanziare il decreto Sostegni bis per le imprese. Lo scostamento dovrebbe essere approvato insieme al Def. Il Consiglio dei ministri di questa mattina è terminato dopo quasi due ore di riunione. Una nuova riunione è stata convocata per domani  
alle ore 14.30.

Il  prossimo 22 aprile dalle 9.30 aula del Senato esaminerà la relazione sullo scostamento da pareggio di bilancio ed il Def. Lo ha deciso la conferenza de capigruppo di Palazzo Madama. Le dichiarazioni di voto saranno trasmesse in diretta tv. 

"Lo scostamento di ulteriori 40 miliardi è fondamentale per lenire le sofferenze di migliaia di piccole e medie imprese con ulteriori interventi a sostegno dell'economia reale e per garantire la tenuta sociale del paese". ha affermato oggi  il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.

Il nuovo scostamento di bilancio non è escluso, secondo fonti di governo che erano presenti alla riunione, e che hanno parlato prima della conclusione del Cdm, che possa salire a 42-43 miliardi, "anche se al momento siamo fermi a quota 40", spiega un ministro.

Il dibattito era in corso proprio per stabilire il fabbisogno, le risorse necessarie per fronteggiare le necessità legate alla crisi economica innescata dal Covid. Il disco verde  - avevano anticipato fonti prima della conclusione del Cdm - con ogni probabilità arriverà assieme al via libera al Def. Il governo, spiegano infatti le stesse fonti, hanno deciso di approvare i due provvedimenti insieme, senza 'spacchettarli'. E il Documento di economia e finanza non è stato ancora chiuso.

Quasi la metà dell'extra deficit che l'esecutivo si appresta a chiedere alle Camere dovrebbe andare a finanziare un nuovo pacchetto di aiuti a fondo perduto per le imprese. Si tratta di un decreto Sostegni bis, atteso entro la fine del mese, costruito su questo schema: 20 miliardi di ristori, 15 miliardi per affrontare i costi fissi e rafforzare la liquidità delle aziende, 5 miliardi dirottati in un fondo dedicato alle opere escluse dal Recovery plan.

Gli indennizzi per le attività economiche saranno parametrati su due mesi di chiusura e di fatto la dote potrebbe raddoppiare, visto che nel dl Sostegni la cifra a fondo perduto raggiungeva complessivamente gli 11 miliardi di euro.

Tra le altre misure nel menu del decreto a favore delle imprese ci sono gli sgravi per le assunzioni, oltre un miliardo per riattivare i contratti a termine. La proroga della moratoria sui prestiti, il credito di imposta sugli affitti commerciali e lo stop all'Imu sui beni strumentali. Quanto al quadro delineato dal Def, la crescita del 2021 rallenterà rispetto alla stima del 6% dell'autunno scorso. Il pil tendenziale, infatti, è previsto attorno al 4,1%. Il deficit rischia invece di superare il 10%.

Cinque dei 40 miliardi dello scostamento confluiranno in un fondo ad hoc che da qui a sei anni sarà alimentato con risorse dello Stato per finanziare le opere escluse dal Pnrr. Progetti "meritevoli", come li ha definiti il ministro Daniele Franco, ma rimasti fuori dal Recovery plan perché non soddisfano i criteri delle regole europee o semplicemente perché troppo costosi per rientrare nei 191 miliardi riservati dall'Europa all'Italia.

Cabina regia venerdì, sul tavolo possibile ritorno a breve aree gialle 
A quanto apprende l'Adnkronos, la cabina di regia tra il premier e le forze di maggioranza sulle riaperture dovrebbe tenersi venerdì, con possibile conferenza stampa del premier Mario Draghi a seguire. Si attendono i nuovi dati dell'Iss per assumere decisioni. Nel corso della riunione, numeri alla mano, non è escluso si stabilisca di allentare sin da subito le misure che prevedono l'Italia divisa in rossa e arancione fino a fine mese, ripristinando le zone gialle prima della scadenza - contenuta nell'ultimo dl - del 30 aprile.