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POLITICA

Vertice a Palazzo Chigi

Governo, intesa sul dl sostegni bis: subito fatturato poi saldo a fine anno

Fi, Lega e Iv a Draghi: accelerare sulle riaperture (Pd favorevole a discuterne) e revisione del coprifuoco. Entro la settimana, si apprende, la valutazione dei dati epidemiologici 

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Si è tenuto a Palazzo Chigi un vertice di Governo sul Dl Sostegni bis. All'incontro, con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno partecipato il ministro dell'Economia, Daniele Franco, e i capidelegazione di maggioranza all'interno dell'Esecutivo. Il decreto è atteso in Consiglio dei ministri in settimana, tra giovedì e venerdì.

C'è intesa di massima, secondo quanto si apprende, sui nuovi contributi a fondo perduto da inserire nel decreto. La Lega insisteva per cambiare il meccanismo dei ristori e, in particolare, il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, aveva proposto di introdurre, accanto a quelli vigenti, ulteriori criteri di determinazione degli indennizzi prevedendo, in via alternativa o complementare all'attuale sistema, un meccanismo che tenga conto della componente dei costi (fissi e variabili) sostenuti dall'operatore economico, con un'attenzione al dato del margine operativo lordo, che sintetizza il rapporto tra ricavi e costi, e, ove più opportuno, a quello del risultato di esercizio dell'impresa.

L'intesa raggiunta prevede quindi uno schema in due tempi in cui, nella prima fase, si conferma il vecchio meccanismo basato sulla perdita di fatturato nell'intero 2020 rispetto al 2019, con la novità della possibile integrazione dell'aiuto con la somma che risulta dal confronto tra i ricavi del periodo 1 aprile 2020 - 31 marzo 2021 e tra 1 aprile 2019 e 31 marzo 2020. E, in una seconda fase, a fine anno, si procederà invece, su richiesta delle aziende, al ricalcolo sulla base dei risultati di esercizio e, quindi, delle perdite effettive registrate garantendo una sorta di perequazione.

Un'altra delle ipotesi su cui sta lavorando il governo è il congelamento delle cartelle esattoriali per altri due mesi. Si starebbe quindi valutando di tenere ancora ferma la macchina della riscossione non fino a fine maggio, come anticipato da un comunicato del Mef nei giorni scorsi, ma fino alla fine di giugno. Sul punto però non ci sarebbe ancora una decisione definitiva.

Il decreto dovrebbe inoltre contenere una norma contabile in favore dei comuni in difficoltà finanziaria che, dopo l'ultima sentenza della Corte Costituzionale, rischiano il default. La Corte, infatti, aveva bocciato la misura che consentiva di ripianare il deficit in 30 anni.

Previsto infine un fondo da 500 milioni di euro per la scuola. Nelle bozze circolate nei giorni scorsi, l'articolo sulla scuola era tra quelli ancora privi di norma. Secondo quanto si apprende, sia Italia Viva sia Forza Italia starebbero insistendo per allargare i nuovi aiuti anche alle scuole paritarie.

All'incontro, secondo quanto si apprende, hanno partecipato, oltre a Giorgetti, il ministro del Lavoro Andrea Orlando, degli Affari regionali Mariastella Gelmini, delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, delle Pari opportunità Elena Bonetti e il ministro della Salute Roberto Speranza.

Gelmini, sempre a quanto si apprende da fonti di governo, durante la riunione ha posto il tema delle riaperture e della revisione del coprifuoco. La delegazione di Forza Italia al governo chiede che il tagliando all'ultimo decreto Covid venga fatto questa settimana. La stessa richiesta è stata avanzata dai ministri Giorgetti e Bonetti. Giorgetti, in particolare, ha "chiesto e ottenuto entro la settimana la valutazione dei dati" epidemiologici. "L'esigenza di una revisione delle norme attuali, posta anche a nome dei ministri Massimo Garavaglia ed Erika Stefani -  ha assicurato Giorgetti - sarà oggetto di una rivalutazione, sulla base dei dati nel corso di questa settimana".

Il Pd si è dichiarato favorevole a discutere nella prossima cabina di regia di riaperture, se i numeri migliorano e se la campagna vaccinale prosegue a ritmi serrati, si apprende da fonti dem. Durante la riunione, i Dem hanno tra l'altro espresso grande preoccupazione per la fine del blocco dei licenziamenti, proponendo misure per la ripartenza del mondo del lavoro nel post pandemia: contratti di espansione, contratto di solidarietà, potenziamento della Naspi, interventi per la rioccupazione con contratti che aiutino le categorie più colpite, il turismo e la ristorazione, i lavoratori dell'agricoltura e quelli dello spettacolo.

"Il decreto sostegni 2 è ancora in costruzione. Come Movimento è importante avere rassicurazioni sulla cedibilità del credito d'imposta sul 4.0, è uno strumento fondamentale per le imprese e chiesto da tutte le categorie produttive, il cosiddetto superbonus imprese" ha dichiarato il capodelegazione del M5S, Stefano Patuanelli dopo il vertice.