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POLITICA

Il testo al vaglio del Cdm

Nella bozza Dl proroghe mancano misura su concessioni balneari e obbligo 50% smart working nella PA

La Commissione europea ha invitato il governo a fornire dettagli visto che nel capitolo del Pnrr sulla concorrenza il tema non è toccato. Nella bozza documenti in scadenza validi fino al 30 settembre e il superamento dell'obbligo del 50% di smart working nelle Pubbliche amministrazioni 

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Sul tavolo del Consiglio dei ministri c'è anche un decreto proroghe. Si compone di 11 articoli la bozza del decreto legge 'Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi'. Il provvedimento contiene una serie di proroghe che riguardano diversi ambiti, tra cui lo smartworking, i documenti di riconoscimento, i bilanci degli enti locali e delle Camere di Commercio, i poteri speciali nei settori di rilevanza strategica, le patenti. Nella bozza però non c'è la misura sulle concessioni balneari.   

Le concessioni delle spiagge, infatti, sono tornate d'attualità proprio perché la Commissione europea ha invitato il governo a fornire dettagli visto che nel capitolo del Pnrr sulla concorrenza il tema non è toccato.   

La legge di bilancio del 2019 ha disposto la proroga di 15 anni, fino al 31 dicembre 2033, delle concessioni demaniali turistiche, senza stabilire nuove gare. Un allungamento che a Bruxelles giudicano una violazione del mercato. 

Documenti in scadenza validi fino al 30 settembre
Le carte d'identità e i documenti di riconoscimento scaduti saranno validi fino al 30 settembre. E' la nuova proroga prevista dalla bozza del decreto all'esame del Consiglio dei ministri. Inoltre, addio alla prova teorica, per ottenere la  patente di guida, per le domande presentate a partire dal primo gennaio 2021 e fino alla fine dello stato di emergenza. Mentre per chi ha fatto domanda l'anno scorso, il termine per eseguire l'esame è  fissato alla fine di quest'anno.

Superamento obbligo 50% smart working nelle Pubbliche amministrazioni
Cambiano le regole dello smart working nella Pa. Nella bozza del decreto proroghe non c'è più infatti il riferimento all'obbligo di far lavorare a distanza il 50% dei dipendenti. Nel testo si legge che le amministrazioni "fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi" e "non oltre il 31 dicembre 2021", in deroga alle misure del 17 marzo 2020, "organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di lavoro, rivedendone l'articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza con l'utenza, applicando il lavoro agile, a condizione che l'erogazione dei servizi rivolti a cittadini ed imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente".

Salta anche il limite del 60% indicato nei Pola, mentre scende dal 30% al 15% la soglia minima in caso di mancata adozione dei Piani organizzativi.