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ECONOMIA

Berlino: accordo solo dopo ok di Fmi, Bce, Ue

Grecia, Bce in aiuto delle banche elleniche. Ok all'aumento di liquidità d'emergenza

L'aumento al tetto del fondo d'emergenza Ela da 80,7 a 83 miliardi è il più ampio dal 18 febbraio. Segnale di preoccupazione per il sistema bancario greco e di disponibilità della Bce. Questa sera vertice a tre tra Tsipras-Merkel-Hollande

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Banca centrale europea
Francoforte
Pochi giorni fa l'aumento di 500 milioni. Oggi l'incremento di altri 2,3 miliardi. La Banca centrale europea sta schiacciando l'acceleratore e, con la mossa di oggi, cioè la decisione di aumentare il tetto dei prestiti elargiti al sistema bancario greco attraverso lo sportello di emergenza Ela, dà un segnale inequivocabile. Non solo di disponibilità verso le banche greche, ma anche di allarme. Gli istituti di credito sono in difficoltà: la coda agli sportelli bancari di qualche giorno fa ne è la dimostrazione. La decisione di incrementare il fondo di emergenza, che ora ha raggiunto quota 83 miliardi (da 80,7, ndr), sarebbe stata presa dalla Bce - riferiscono fonti monetarie - nel quadro della revisione settimanale dello sportello Ela effettuata dall'Eurotower. L'aumento deciso oggi sarebbe così il più ampio dal 18 febbraio e potrebbe rappresentare un segnale indiretto sul fatto che i negoziati tra Grecia e creditori internazionali potrebbero essere vicini ad una conclusione positiva.

Incontro amichevole Tsipras-Juncker, questa sera incontro Tsipras-Merkel-Hollande
Intanto, continuano i negoziati e i contatti in vista di un possibile accordo sul debito. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha incontrato il premier greco Tsipras a margine del vertice Ue/America Latina. Secondo quanto riferisce il portavoce Margaritis Schinas, si è trattato di un incontro "amichevole", durante il quale si è stabilito di "continuare a lavorare insieme" con l'obiettivo di raggiungere "un accordo condiviso con i 19 paesi dell'Eurozona". I due si rivedranno domani. Mentre questa sera, secondo le ultime indiscrezioni, Tsipras incontrerà il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine della prima giornata del vertice.

Berlino: accordo solo dopo ok di Fmi, Ue, Bce
E proprio la Germania, ha fatto sapere un portavoce del governo di Berlino - accetterà un'intesa con la Grecia solo se ci sarà l'approvazione delle tre istituzioni creditrici e cioé la commissione Ue, il Fmi e la Bce. A chi gli chiede una conferma delle indiscrezioni fatte trapelare da Bloomberg, secondo le quali Angela Merkel sarebbe soddisfatta se Atene si impegnasse a portare a termine almeno una delle riforme richieste dai suoi creditori, il portavoce ha risposto: "La Germania accetterà solo un'intesa approvata dalle tre istituzioni. Tutto il resto è pura invenzione". 

Nel tardo pomeriggio, Bloomberg - citando fonti anomine vicine al governo tedesco - aveva infatti diffuso la notizia che la Merkel sarebbe stata pronta ad un accordo con la Grecia se il governo Tsipras si fosse impegnato a portare avanti almeno una delle principali riforme economiche chieste dai creditori: come un rialzo delle tasse, privatizzazioni e tagli alle pensioni per soddisfare i creditori.

La reazione dei mercati
A credere a un epilogo positivo dei negoziati i mercati. "Sino a mezz’ora prima della chiusura - questo il commento del market strategist IG Vincenzo Longo -  i listini stavano dando seguito a puro movimento tecnico dopo che le vendite delle ultime sedute. Nell’ultima parte della sessione, però, le quotazioni si sono infiammate, con i volumi di scambio che sono saliti repentinamente". E a muovere il mercato - continua l'analista -sarebbero state due notizie. In primo luogo l'aumento dei fondi ELA alle banche greche. Una notizia - osserva Longo - che è stata interpretata positivamente dal mercato, "dato che la maggiore apertura della Bce dopo la pausa della scorsa settimana, è di buon auspicio per il raggiungimento di un accordo finale sulla Grecia". In secondo luogo, la notizia riportata da Bloomberg poi smentita dal portavoce di Berlino secondo cui il governo tedesco avrebbe riconosciuto l’impegno di Atene a trovare un compromesso sulle riforme e pertanto ci sarebbero delle basi per un accordo imminente. Il mercato ha così accelerato al rialzo con gli indici azionari che hanno terminato con rialzi superiori al 2% (Dax, Ftse Mib e PSI). Per Longo, quindi, per evitare che il sentiment positivo si dilegui facilemnte, "è necessario che si arrivi a un accordo presto, onde evitare che le vendite riprendano piede.