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POLITICA

Sel e M5S andranno in Grecia

Grecia, Boldrini: "La ricetta della Troika non ha funzionato"

Così la presidente della Camera a margine di una visita nelle Marche. Sel e M5S domenica andranno ad Atene per assistere in piazza Syntagma all'esito del referendum. Sinistra Ecologia e Libertà rivendica un rapporto speciale, saldo e di lunga durata, con il premier Tsipras

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Laura Boldrini
La crisi del debito greco sta dividendo non solo la politica europea, ma anche quella italiana. Fortemente critica nei confronti delle politiche di austherity della Troika la presidente della Camera Laura Boldrini. "Dal 2010 - ha detto oggi da Ancona - la Grecia è sotto ricetta Troika, una ricetta che ha duramente colpito il popolo greco e evidentemente non ha dato i risultati auspicati. Dunque se il paziente continua a stare male, anzi sempre peggio, vuol dire che quella ricetta non ha funzionato". Per la terza carica dello Stato "non si può continuare con una ricetta che ha aggravato la salute del malato e che rischia di farlo morire, bisogna cambiare".

Per FI, M5S, Sel, Lega, Fdi, parte della minoranza Pd ed ex Dem, l'obiettivo sembra quello di trasformare il referendum greco in un referendum su Matteo Renzi. Tutti- seppure con toni diversi nei quali ad istanze europeiste si mescolano rivendicazioni anti-europeiste, slogan anti-euro o richieste di politiche di investimenti - sperano nella vittoria del "no": Un "no" al piano per il rientro del debito greco ma soprattutto un "no" alle politiche di austherity che - è l'accusa - in Italia sta portando avanti il governo di Palazzo Chigi ormai "genuflesso alla Germania di Angela Merkel".

Sel e M5S andranno in Grecia per assistere in piazza Syntagma all'esito della consultazione referendaria. Ovviamente, ognuno per conto suo in una sorta di derby politico tra partiti. Sinistra Ecologia e Libertà rivendica un rapporto speciale, saldo e di lunga durata, con il premier Alexis Tsipras: la pattuglia, guidata da Nichi Vendola e composta da una decina di parlamentari (a loro dovrebbero aggiungersi anche Stefano Fassina e il dissidente Pd Alfredo D'Attorre), domenica mattina incontrerà i vertici del partito Syriza con il quale alle scorse europee ha dato vita alla lista "Uniti per Tsipras". Per Vendola "il debito greco non è un problema finanziario ma una questione politica". "Vogliono punire il popolo greco e disarcionare il suo leader democraticamente eletto - sottolinea - Vogliono punirne uno per educarne 27". E Renzi è "co-protagonista e responsabile" di questa operazione.  

Non passa inosservata la contemporanea presenza di Beppe Grillo nella stessa piazza Syntagma ad Atene. "Sono benvenuti tutti coloro che hanno a cuore la sorte dell'Europa e considerano l'austerità una catena infinita di dolore, purché vadano ad Atene con questo spirito e non a piantare bandierine", sottolinea Vendola che prova ad evitare lo scontro. I cinquestelle compongono la pattuglia più numerosa. Oltre al leader genovese saranno presenti quasi tutti i big del partito: Luigi Di Maio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Carlo Sibilia, i capigruppo ed i parlamentari che si occupano di Esteri e Finanza alla Camera, al Senato e all'Europarlamento. In totale una quarantina. Domenica pomeriggio è in programma un incontro con la stampa. Grillo non ha nascosto la sua ammirazione per Tsipras soprattutto per il ricorso allo strumento referendario. Il leader pentastellato sottolinea come il M5S abbia presentato una legge di iniziativa popolare per indire una consultazione popolare sull'Euro. E' questa la principale differenza con Sel: il partito di Vendola rivendica di essere europeista ma chiede agli attuali vertici di cambiare politiche. "Il referendum greco può essere una svolta per tutto il continente", sottolinea il capogruppo alla Camera Arturo Scotto.  Appare più prudente anche il leader della Lega Matteo Salvini che, pur rivendicando la battaglia contro l'Euro, esclude uscite unilaterali dalla moneta unita. Posizione più vicina a quella di Forza Italia che invita a rilanciare gli investimenti e a non "genuflettersi" alla Germania.