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MONDO

Padoan: "Condizioni per avviare negoziati su un programma di aiuti"

Grecia, annullato il vertice Ue a 28. L'Eurogruppo "va avanti a oltranza"

La decisione presa al termine di una rionione con il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem. Lo fa sapere Tusk su Twitter. Nuova riunione fissata alle 11. Confermato Eurosummit dei 19 alle 16. Renzi: "Non posso immaginare un'Europa senza Grecia"

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Wolfgang Schaeuble
Cancellato il Summit europeo a 28 previsto per oggi a Bruxelles. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk su Twitter. Resta, quindi, in calendario alle 16 l'Euro Summit a 19 che "continuerà fino a quando concluderemo i colloqui sulla Grecia". Alle 11 riprende l'Eurogruppo sospeso ieri notte dopo nove ore di discussione tra i ministri delle Finanze. Si fanno quindi sempre più in salita i negoziati sulla Grecia. Anche se questa mattina, prima di entrare al vertice dei ministri finanziari dell'Eurozona, il ministro Padoan ha lasciato intravedere uno spiraglio affermando che "ci sono le condizioni per avviare i mnegoziati su un programma di aiuti".




Renzi: "Non posso immaginare una Europa senza Grecia"
In una intervista ad Al Jazeera il premier Renzi ha detto di non riuscire a immaginare una Europa senza Grecia. "Sarebbe un'Europa senza valori importanti. E' impossibile - ha aggiunto - costringere i cittadini italiani, spagnoli francesei a realizzare le riforme, e permettere di non farle ai greci". La sfida più importante, secondo Renzi,  è tornare alla fiducia. "La decisione di Tsipras di indire un referendum - ha spiegato il premier - ha causato molti problemi. Chiunque - hanno pensato gli altri Paesi - potrebbe indire un referendun per non pagare i debiti".

"Colloqui difficili"
I colloqui tra i ministri delle Finanze dell'Eurozona su un nuovo salvataggio (il terzo dal 2010) della Grecia restano "molto difficili" ma "i lavori proseguono", ha dichiarato ieri notte il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Accanto a lui il finlandese Alexander Stubb, uno dei falchi su posizioni più intransigenti, ha sostenuto che nella riunione (aggiornata e che riprende stamane alle 11) si sono registrati "alcuni buoni progressi" aggiungendo però che la Finlandia "non è in minoranza" all'interno dell'Eurogruppo.

Schaeuble propone una Grexit per 5 anni
Durissima la posizione della Germania. Il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble è rigidissimo: non crede a Tsipras, non accetta il suo piano, propone una 'Grexit' per cinque anni. La Merkel sembrerebbe più disponibile, ed è per questo che i ministri dell'Eurogruppo passeranno la palla al summit.

Dijsselbloem: un problema di fiducia
Più che un problema di misure, che pure si stanno limando all'interno dell'Eurogruppo, ora è "un grosso problema di fiducia", ha sintetizzato Dijsselbloem prima della riunione. E qeusto non solo dopo la 'sfida' di Tsipras all'Ue, con la convocazione del referendum a sorpresa, ma anche perché ad Atene "la maggioranza parlamentare si è erosa ed è molto difficile  far passare le riforme"
senza una maggioranza ampia, ha chiarito il ministro irlandese Micheal Noonan.

L'Ue chiede riforme subito
L'Eurogruppo chiede invece ad Atene di accelerare l'approvazione delle riforme che. I ministri vorrebbero che passasse subito la riforma dell'Iva, l'abolizione delle baby pensioni, la liberalizzazione delle licenze tv, l'abolizione dei monopoli, le privatizzazioni promesse.

Cresce il fronte del no
Francia e Italia provano ad allargare il fronte dei sostenitori. Ma in realtà a crescere è il fronte del no e scoppia il caso Finlandia: il Parlamento ha negato l'autorizzazione a negoziare un nuovo salvataggio della Grecia, e il Governo è a rischio di caduta se non rispetterà l'indicazione. Sarà difficile trovare un accordo. Oltre alla Finlandia sono sempre di più i Paesi 'seguaci' della Germania: Slovacchia, Olanda, Estonia, Lituania e Lettonia. 

Le due strade di Atene
A riunione non ancora finira La Frankfurter Allgemeine Zeitung anticipa un documento del ministero delle finanze che spiega come Atene abbia solo due strade. La prima, migliorare le sue proposte velocemente e in modo completo, con il pieno sostegno del Parlamento e trasferire asset, per un ammontare di 50 miliardi, a un fondo. La seconda, lasciare per cinque anni l'Eurozona, ristrutturando i suoi debiti. Ipotesi, quest'ultima, che fonti europee dichiarano "non praticabile".