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POLITICA

Intervista ad Al Jazeera

Grecia. Renzi: "Dopo la soluzione della crisi, ripensare l'Europa"

Il premier affronta i temi dell'emergenza del debito di Atene, l'immigrazione, il futuro dell'Egitto e le riforme istituzionali in Italia

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La gestione della crisi greca, l'attentato al consolato italiano in Egitto, l'immigrazione e le riforme. È un Matteo Renzi a tutto campo quello intervistato dalla televisione qatariota Al Jazeera.

L'immagine dell'Europa
Il punto di partenza è comunque la Grecia. Secondo Renzi con le trattative sul debito di Atene è anche in gioco l'immagine dell'Europa, che non si può pensare senza la Grecia. "Concludiamo l'emergenza Grecia ma poi dobbiamo assolutamente cambiare la percezione dell'Europa soprattutto si dovrà pensare alla rinascita dell'Europa". La cosa più importante, ha aggiunto il premier "è tornare alla fiducia. La decisione di Tsipras di convocare un referendum ha creato molti problemi ai governi. Così tutti possono convocare un referendum e dire non voglio pagare il mio debito. Non è facile prevedere il futuro ma io penso - ha proseguito Renzi - che ci sono possibilità per la Grecia di rimanere nell'eurozona con gli attuali accordi". Sulla possibilità che anche in Italia si possa indire un referendum euro sì-euro no il premier è stato netto: "È impossibile per Costituzione. Anche un referendum sull'euro è impossibile". 

L'emergenza sbarchi
Il presidente del Consiglio ha invocato poi un'Europa diversa anche sull'emergenza sbarchi: "Non è solo un problema dell'Italia - ha spiegato Renzi - perché l'Italia è in condizione di risolverlo da sola". Ma, ha aggiunto, "se l'Europa non accetta di risolvere questo problema perderà la sua identità. La ragione per cui l'Europa è nata non è solo quella di un accordo economico, non solo l'euro. Sono gli ideali europei la
ragione vera per cui dopo 70 anni possiamo celebrare un posto di pace". Al momento però, ha puntualizzato Renzi, resta esclusa un'operazione di terra in Libia. 

L'Egitto
Per quanto riguarda poi l'attentato di ieri al consolato de Il Cairo, Renzi ha voluto ribadire il suo sostegno al leader egiziano Al-Sisi, considerando cruciale la posizione dell'Egitto nel Mediterraneo. "Naturalmente il cammino è lungo - ha continuato il premier - è una strada difficile e abbiamo bisogno di grandi sforzi per sostenere questo processo. Al tempo stesso considero assolutamente importante che l'Egitto apra la legislazione ad una stampa libera e sono convinto che per l'Egitto come per tutta quella regione sia importante consentire ai giornalisti di continuare a svolgere il loro lavoro".

Le riforme in Italia
Infine una piccola parentesi legata alla politica italiana, in particolare sulle riforme istituzionali: "Sono molto fiducioso sul fatto che vinceremo il referendum" previsto nel 2016 ha concluso Renzi spiegando come in quell'occasione gli italiani saranno chiamati ad "accettare o meno le riforme, le molte riforme, promosse dal mio governo. Sarà l'occasione in cui la gente potrà esprimere o meno il proprio vero consenso alla nostra volontà politica".