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ECONOMIA

Schulz: "Serve una decisione oggi, situazione senza precedenti"

Grecia, al via Eurosummit. Merkel dura, Hollande vuole l'accordo. Ipotesi Grexit in campo

Tsipras: "Accordo già stasera se tutti lo vogliono". Eurogruppo: "Atene faccia riforme o niente negoziato". Nel documento inserita la proposta Shauble di "Grexit per 5 anni". Hollande: "Francia farà di tutto per accordo questa sera". Renzi: "Ormai molto vicini a intesa". Gelo della Merkel: "No ad accordo a ogni costo". Il presidente dell'Europarlamento Schulz a margine del vertice: "Rifiuto su proposte Atene è soprendente"

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Alexis Tsipras
Bruxelles
"Sono qui per un compromesso onesto, lo dobbiamo a tutti gli europei che vogliono un'Europa unita e non divisa: possiamo raggiungere un accordo già questa sera se tutte le parti lo vogliono". Sono le parole di Alexis Tsipras, giunto a Bruxelles per il vertice dei leader dell'Eurozona convocato al termine dell'Eurogruppo per discutere il piano di riforme greco in cambio del programma di aiuti, il terzo dal 2010.

Il documento dell'Eurogruppo: Possibilità Grexit temporanea e fabbisogno di oltre 80 miliardi. Chiesta reintroduzione licenziamenti collettivi
E proprio nella bozza elavorata dall'Eurogruppo figura la controversa proposta della Germania che, in caso di mancato accordo, prevede una fuoriuscita temporanea della Grecia dall'Euro, con contestuale ristrutturazione del debito.

Si legge sempre nella bozza: "L'Eurogruppo prende nota di un possibile programma con bisogni finanziari tra 82-86 miliardi come valutato dalle istituzioni", ma invita le istituzioni a tentare di ridurlo attraverso altri interventi. Le esigenze finanziarie di Atene sono stimate a 7 mld entro il 20 luglio e altri 5 entro metà agosto.

Questo, un altro passaggio del testo: "Asset greci per un valore di 50 miliardi di euro saranno trasferiti a un fondo esterno e indipendente come l'Istituzione per la crescita di Lussemburgo, per essere privatizzati nel tempo e ridurre il debito. Tale fondo sarà gestito dalle autorità greche sotto la supervisione delle istituzioni europee". 

L'Eurogruppo chiede inoltre "un rafforzamento delle riforme, tra cui la reintroduzione dei licenziamenti collettivi e la revisione della contrattazione collettiva in linea con le 'best practice' europee". 

L'Eurosummit decisivo
La parola ora, sulla base di questo documento, passa quindi ai leader dell'Eurozona, come conferma il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem: "La riunione dei ministri finanziari dell'Euro è finita e ora andiamo a informare i leader, ci sono ancora un paio di grandi questioni aperte e sta a loro definirle". Per il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker  si dovrà lavorare oggi ad una soluzione fino all'ultimo millisecondo. E spero che arriveremo ad una soluzione". Il ministro finlandese delle Finanze Alex Stubb ha detto che è stato "chiesto ad Atene di fare le riforme entro il 15 luglio" in cambio degli aiuti. C'è un "documento che va ai leader - ha aggiunto - che chiede alla Grecia riforme da fare in Parlamento come pensioni e Iva e privatizzazioni".

Schulz: "Serve decisione oggi, situazione senza precedenti. Ma non bisogna chiedere troppo"
A margine dell'Eurosummit il presidente dell'Eurparlamento Martin Schulz ha invitato i leader alla responsabilità perchè serve una decisione oggi. "Non mi ricordo in tutti i miei anni di politica in Europa una situazione come questa. Questa è una decisione che riguarda tutta l'Unione europea. L'Ue - ha aggiunto Schulz - deve mostrare di essere capace di risolvere i propri problemi. E' anche un problema di prestigio sul piano internazionale". Il presidente del Parlamento europeo ha inoltre commentato la reazione al piano di Atene dicendosi sorpreso perché le proposte del governo greco sono "molto simili" a quelle avanzate dalle istituzioni qualche settimana fa. "E' una sorpresa per me, come per molti colleghi - ha detto - che questa proposta sia adesso rifiutata. Sono sviluppi sorprendenti". Poi Schulz osserva come occorra che ci siano "la capacità e la volontà della Grecia di portare a termine le misure proposte", ma anche, da parte delle istituzioni, "la capacità di tenere conto della situazione molto specifica e drammatica del Paese. Non bisogna chiedere troppo, non bisogna esagerare". 

Hollande: "Francia farà di tutto per accordo stasera". Renzi: "Vicini a un accordo"
Forte sostenitrice dell'accordo sulla Grecia è la Francia che - ha detto il presidente Hollande al suo arrivo all'Eurosummit - "farà di tutto per trovare un accordo stasera e permettere alla Grecia di restare nell'Euro oltre che all'Europa di andare avanti". Decisamente contrario a una Grexit provvisoria: "O c'è - sottolinea Hollande - o non c'e'. Dobbiamo trovare una concezione comune, la Grecia ha fatto sforzi e ora deve dimostrare che rispetterà gli impegni per avere il sostegno dell'Eurozona nel suo complesso". 




Francia in forte sintonia anche con il nostro Paese. "L'Italia - ha detto Renzi a Bruxelles - farà di tutto per dare una mano e chiudere la vicenda greca". C'e' un grande bisogno di Europa - ha aggiunto il premier arrivando al'Eurosummit - giusto preoccuparsi della vicenda greca e noi facciamo di tutto perché si raggiunga un accordo: rispetto al punto di partenza ormai siamo molto vicini" al raggiungimento di un accordo, "non dico che siamo alla definizione dei dettagli, ma le distanze si sono ravvicinate di gran lunga". 

Gelo della Merkel: 'no' ad accordo a ogni costo e 'no' a ristrutturazione del debito
Ma Angela Merkel dice 'no' a un accordo a ogni costo. E' molto difficile - ha detto la cancelliera tedesca - la situazione economica è peggiorata negli ultimi mesi e si è persa fiducia e affidabilita'": in ogni caso, ha aggiunto, la Germania non auspica "un accordo a ogni costo". Merkel ha aggiunto "so che i nervi sono tesi: bisogna torvare una soluzione che vada bene sia alla Grecia che alla zona euro", valutando se "le promesse della Grecia potranno portare al benestare per i negoziati: niente di più e niente di meno, vediamo se ce la faremo". No a un'ipotesi di ristrutturazione del debito, che non è contemplata dai trattati
e invierebbe un messaggio sbagliato. E' uno dei punti su cui ha insistito la cancelliera tedesca Angela Merkel durante la riunione al prevertice del Ppe, spiegano fonti di Bruxelles. ​In direzione opposta, sembrano invece andare le parole del leader dell'SPD Sigmar Gabriel che, entrando al vertice del PSE, ha detto che "siamo qui per evitare una Grexit". Gabriel chiarisce così la posizione del suo partito, alleato di governo del CDU-CSU di Merkel e Schaeuble, sull'ipotesi di un'uscita temporanea di Atene dalla zona euro e che era stata riportata ieri dalla Fas citando un documento del ministero delle Finanze tedesco. ​

Bozza del documento dell'Eurogruppo: "Riforme o niente negoziati"
In una bozza del documento dell'Eurogruppo, che dovrebbe essere la base di partenza del vertice dei leader dell'Eurozona, si legge che "non verranno ripresi i negoziati sulla Grecia fino a quando Atene non avvierà importanti riforme, in tema di Iva e di pensioni, e non fortificherà l'indipendenza del suo ufficio di statistica. Nessun accenno sulla possibilità che la Grecia possa uscire temporaneamente dall'Euro, per un periodo limitato di 5 anni, così come aveva chiesto il Ministro delle finanze tedesco Schaeuble. Il testo, ancora allo stato di bozza, include però la proposta tedesca per la creazione di un fondo che racchiuda attivi della Grecia per 50 miliardi di euro, a garanzia delle privatizzazioni promesse da Atene. "L'Eurogruppo lavora su un documento con alcune frasi tra parentesi" riferisce un diplomatico europeo. Documento che dovrà essere finalizzato dai capi di Stato e di governo della zona euro ceh dovranno "riempiranno gli spazi bianchi". Le condizioni poste nel documento escludono di fatto i ministri dell'Eurogruppo a prendere una decisione, chiedendo di fatto un passaggio per il Parlamento di Atene. "L'Eurogruppo - si legge nella bozza - è giunto alla conclusione che non ci sono ancora le basi per iniziare inegoziati su un nuovo programma". 

Cancellato il vertice Ue a 28
​Il vertice europeo a 28 che era previsto per oggi è stato infatti cancellato dal presidente del Consiglio Ue Tusk dopo uan riunione con quello dell'Eurogruppo Dijsselmbloem proprio perché "l'obiettivo - riferiscono fonti Ue - è quello di raggiungere un accordo a livello di capi di Stato e di governo dell'Eurozona già questa sera per avviare i negoziati". Secondo le medesime fonti "si sta lavorando infatti al Piano A e non più a una Grexit per cui era necessaria una preparazione a 28". La necessità di un accordo in giornata - aggiungono le fonti - è necessario perchè domani le banche greche si troverebbero, senza intesa, a secco. Se ci fosse il 'sì' dei 19, infatti, la Bce è "disponibile" a continuare a sostenere già da domani gli istituti greci. "Non sono le istituzioni che bloccano" un accordo, sottolineano le fonti. E la Grecia questa volta è "un buon partner, disponibile a impegnarsi e a fare anche gesti supplementari per dimostrarlo". "E' solo l'inerzia che va nel senso di una 'Grexit'", per questo bisogna superare la posizione dei paesi attendisti e arrivare a un'intesa già stasera. E se cambierà la posizione della Germania, spiegano ancora le fonti, anche gli altri paesi più piccoli, ad est, baltici e nordici, dovrebbero cambiarla. "E' una questione di dinamiche politiche" a cui si sta lavorando, per convincere Berlino ad ammorbidire la sua posizione. Questa mattina, invece, il commissario Ue per l'euro Valdis Dombrovskis aveva detto di ritenere "relativamente improbabile" che la Commissione europea possa già oggi "ricevere un mandato per avviare negoziati formali" sul nuovo piano.

Padoan: "Condizioni per avviare negoziati su  programma di aiuti"
Poco prima di entrare all'Eurogruppo "Continuiamo a lavorare per raggiungere un accordo, che non è per concludere un 'deal' ma per iniziare i negoziati, e noi riteniamo che ci siano le condizioni per farlo". Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, all'arrivo all'Eurogruppo di Bruxelles sulla Grecia, sembra molto meno negativo rispetto alle sorti greche. La Grecia, secondo il titolare dell'Economia, deve però "prendere iniziative concrete a partire da domani" per ricostruire la fiducia. Una mancanza di fiducia - spiega Padoan - che costituisce "il maggiore ostacolo a un accordo". Poi lo spiraglio di ottimismo: "Le nuove posizioni del governo greco sono molto più costruttive e concrete, questo è un bene ma purtroppo abbiamo perso 5 mesi in modo inconcludente". Dello stesso tenore le parole del commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici secondo cui se "la Grecia rafforza le riforme a medio termine e vota subito delle misure forti per migliorare il Paese, ci sono le basi per avviare il negoziato" sugli aiuti. Il premier Renzi, intervistato da Al Jazeera, ha detto che non riesce ad immaginarsi una Europa senza Grecia. Per il commissario Ue agli Affari economici Moscovici "se Atene rafforza le riforme, parte il negoziato".

Il ministro maltese: "Debito di Atene verso il 200%, motivo per scetticismo su programma aiuti"
Prima di entrare al vertice, il ministro delle finanze di Malta, Edward Scicluna, ha detto che il debito greco, secondo quanto emerso dall'analisi compiuta dalle istituzioni e presentata all'Eurogruppo, va ora verso il 200% del Pil dal 125% dell'inizio della crisi. Il ministro ha aggiunto che è proprio per questo motivo che molti paesi ritengono il debito ellenico insostenibile e sono scettici su un terzo programma per Atene.

Lussemburgo: Germania rischia di spaccare l'Unione europea
Alla Sueddeutsche Zeitung, secondo quanto riporta Bloomberg, il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, ha detto che l Germania rischia di spaccare l'Unione europea. Berlino provocherebbe con la Francia "un conflitto di vasta portata" e "catastrofico per l'Europa" insistendo su una uscita temporanea della Grecia dall'euro.  

Russia valuta forniture di combustibile per sostenere la ripresa greca
La Russia - ha annunciato il ministro dell'Energia di Mosca, Alexandre Novak, citato dalle agenzie russe - sta valutando la possibilità di rifornire la Grecia di combustibile per contribuire alla ripresa dell'economia del paese. "Stiamo esaminando - ha aggiunto - la possibilità di iniziare presto a rifornire la Grecia di fonti energetiche". Il ministro ha precisato di contare sulla conclusione di un accordo "tra qualche settimana". Non ha precisato quale tipo di combustibile intenda fornire alla Grecia.