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MONDO

E' la seconda volta in meno di un anno

Grecia al voto domenica, duello Syriza-Nea Demokratia. Attesa per il comizio di Tsipras

Si torna alle urne dopo le dimissioni di Tsipras, che a luglio è riuscito a far approvare in parlamento il piano lacrime e sangue che accompagna il nuovo salvataggio europeo da 86 miliardi di euro soltanto con i voti dell'opposizione, provocando una spaccatura nel suo partito  

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Grecia (ap)
Ultimo giorno di campagna elettorale in Grecia in vista delle elezioni anticipate che si terranno domenica. Il leader di Syriza, l'ex premier Alexis Tsipras, terrà stasera un discorso a piazza Syntagma ad Atene, vicino al Parlamento. A sostenerlo ci saranno diversi dirigenti della sinistra europea fra cui lo spagnolo Pablo Iglesias, leader di Podemos, che era stato in piazza già dopo la vittoria di Syriza nelle elezioni di gennaio. Tra gli altri sono attesi anche il capogruppo del partito Die Linke al Parlamento tedesco, Gregor Gysi, e il segretario generale del Partito comunista francese, Pierre Laurent.

 

I seggi di tutto il Paese sono quasi pronti. E' la seconda volta in meno di un anno, dopo il voto di gennaio che incoronò premier il leader di Syriza, Alexis Tsipras, giunto a un soffio dalla maggioranza assoluta nell'Assemblea parlamentare.

Oggi la situazione è radicalmente diversa: si torna alle urne dopo le dimissioni di Tsipras, che a luglio è riuscito a far approvare in parlamento il piano lacrime e sangue che accompagna il nuovo salvataggio europeo da 86 miliardi di euro soltanto con i voti dell'opposizione, provocando una spaccatura nel suo partito.

Syriza ha perso pezzi e consensi, i sondaggi parlano di un testa a testa con i conservatori di Nuova Democrazia poco sotto o poco sopra il 30%, mentre la destra estrema di Alba Dorata raccoglie il 5-6%.

Ma con lo strappo della sinistra radicale e la disaffezione dei greci per un premier che ha accettato i diktat della troika nonostante le promesse elettorali di non cedere, gli scenari più probabili del dopo-voto diventano ora una grosse koalition o un governo di unità nazionale.

La sentenza lunedì dopo il voto. Domenica si recheranno alle urne quasi 10 milioni di elettori. Si vota con il sistema proporzionale con un premio di maggioranza di 50 seggi sui 300 a disposizione. La soglia di sbarramanento è del 3%.