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ECONOMIA

Trattative a oltranze

Grecia, l'Eurogruppo riprende oggi. Attesa una nuova proposta da Atene

L'Eurogruppo ha negato la proroga degli aiuti ma ha convocato nuovo incontro in teleconferenza alle 11.30 di oggi.  Il Fondo monetario internazionale intanto conferma che la Grecia non ha onorato il debito che scadeva alla mezzanotte del 30 giugno e aggiunge di aver ricevuto da Atene una richiesta di un prolungamento dei tempi per la restituzione delle somme dovute e che il consiglio valuterà la richiesta

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La teleconferenza dell'Eurogruppo sulla Grecia si è conclusa dopo poco più di un'ora senza che i 18 Paesi abbiano deciso di concedere l'estensione del programma richiesta per evitare il default. Il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha riconvocato i ministri delle Finanze in teleconferenza domani, alle 11.30, per esaminare una nuova proposta che, nel frattempo, il governo greco dovrebbe inviare. A mezzanotte intanto è scaduto l'attuale programma di aiuti, oltre al termine per il pagamento di 1,5 miliardi di debiti al Fmi.

"Non è possibile estendere l'attuale piano", ha scritto in un tweet il ministro finlandese Alexander Stubb, secondo cui la nuova richiesta di Tsipras, che ha chiesto il supporto del fondo salva Stati Esm per due anni, dovrà passare per le "normali procedure". Quindi essere sottoposta ad una preventiva valutazione di fattibilità da parte di varie istituzioni europee. Gli fa eco il ministro delle Finanze slovacco, Peter Kazimer che, sempre su Twitter, scrive: "L'Eurogruppo non è in grado di estendere il programma di aiuti greco". 

La trattativa last minute
Ad avviare la trattativa in extremis è stato, nella mattinata di martedì, il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, che ha detto a Tsipras di essere pronto a convocare un Eurogruppo di emergenza per stanziare nuovi aiuti alla Grecia, a patto che il premier accetti le condizioni dei creditori e faccia campagna per il sì al referendum indetto da Atene. La risposta della Grecia è arrivata nel pomeriggio: Tsipras ha avanzato la richiesta di un programma di aiuti biennali dell'Esm, il meccanismo permanente europeo salvastati, e di una ristrutturazione del debito.

Merkel esclude ipotesi di un terzo salvataggio: "Aspettiamo il referendum" 
In questo "botta e risposta" si è inserita la cancelliera tedesca Angela Merkel: Berlino - ha fatto sapere - non prende in considerazione l'ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell'esito del referendum di domenica prossima. 

Il Fmi: "Grecia non ha onorato il debito" 
Anche il Fmi ha chiarito che in "nessun modo" l'Eurogruppo potrà rilasciare finanziamenti alla Grecia che possano consentirle di evitare il default tecnico. E ha confermato che Atene non ha onorato il debito, la cui scadenza era fissata alla mezzanotte del 30 giugno, che si era impegnata a pagare in un'unica rata da 1,5 miliardi di euro. Il Fmi ha aggiunto di aver ricevuto da Atene una richiesta di un prolungamento dei tempi per la restituzione delle somme dovute e che il consiglio valuterà la richiesta.

Obama: "Le parti continuino a negoziare per trovare una soluzione"
La situazione greca preoccupa anche oltreoceano. Il presidente Usa, Barack Obama ha incoraggiato entrambe le parti a "continuare a negoziare per trovare una soluzione" e a smussare i rischi sui mercati finanziari. Secondo Obama la crisi "non determinerà forti shock nel sistema Usa", mentre "potrebbe avere avere significativi effetti sui tassi di crescita europei". E, "se l'Europa non cresce, questo potrebbe avere effetti dannosi sull'economia globale".

Il referendum del 5 luglio
Intanto il referendum indetto da Atene sul piano proposto dai creditori sta già dividendo l'opinione pubblica nel Paese, creando due schieramenti: uno a favore del partito di Syriza e l'altro contro. Il voto è fissato per domenica prossima, il 5 luglio.

Manifestazioni in vista del voto
Decine di migliaia di persone si sono riversate nelle strade ad Atrene per manifestare a favore del "sì" al referendum, all'indomani di un'analoga manifestazione del fronte del "no".

L'appello dell'Ue ai greci sul refendum
Avvisi e consigli sul voto sono arrivati anche dai rappresentanti delle istituzioni europee e capi di governo. "Votate sì", dice il presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz. Più duri i toni di Angela Merkel: "Se salta la moneta unica salta l'Unione".

Fitch abbassa rating  a "CC"
Alla luce della situazione, l'agenzia Fitch ha annunciato di aver abbassato il rating sul debito sovrano della Grecia portandolo da "CCC" a "CC". Tra le ragioni "il fallimento dei negoziati con i creditori" e "l'annuncio di un referendum decisivo per il futuro economico del Paese". Il rating "CC" è un gradino al di sopra del livello in cui l'agenzia ritiene un default inevitabile. In precedenza, Standard & Poor's aveva tagliato il rating delle maggiori banche greche: Alpha Bank, Eurobank, national Bank of Greece e Piraeus da CCC a SD (selective default). Secondo l'agenzia di rating, senza ulteriore sostegno esterno, il default delle banche, le maggiori nel Paese, è "praticamente una certezza”.