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MONDO

Weekend decisivo

Grecia, raffica di prelievi dalle banche.Varoufakis: "Merkel dia segnali, pronti a compromesso"

Domani l'incontro fra i capi di Stato e governo dell'Ue sulla crisi greca. In meno di una settimana prelevati 5 miliardi di euro dai conti ellenici. Putin: "L'Unione Europea dovrebbe ringraziare la Russia per l'accordo sul gasdotto Turkish Stream". Varoufakis: "Pronti a compromesso se dalla Merkel arriveranno segnali"

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Manifestazione per la Grecia nell'Ue ad Atene (Lapresse/Reuters)
Atene
Per la Grecia si avvicina il giorno più lungo, quello che potrebbe passare alla storia come il Default-Day, cioè il momento in cui Atene, non riuscendo a pagare i suoi debiti, dovrà dichiarare bancarotta. Ma in Europa si lavora anche di domenica per evitare un simile scenario dalle conseguenze imprevedibili e rischiose che potrebbero riportare l'Eurozona in piena crisi. Perciò la Grecia lima le sue proposte e la Commissione europea prepara un possibile compromesso per cercare di arrivare all'Eurosummit d'emergenza di lunedì con qualcosa sul tavolo.

"Tutti stiamo lavorando per dare una mano al Governo Tsipras. L'impegno europeo, tuttavia, deve essere accompagnato da uno sforzo vero di riforme che Atene può e deve fare. Noi vogliamo che la Grecia resti nell'Euro e stiamo facendo di tutto perché ciò si verifichi. Anche i greci devono, però, fare la loro parte", ha detto il premier Matteo Renzi, sintetizzando gli sforzi diplomatici di queste ore coordinati dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker.

Il presidente dell'eurogoverno ha avuto  una conversazione telefonica con Tsipras, nel tentativo di trovare un punto di incontro e per assicurarsi che quello di domani non si trasformi in una resa dei conti senza margine per negoziare.
   
Atene, ha scritto in un editoriale sul Frankfurter Allgemeine Zeitung il ministro delle finanze ellenico Yanis Varoufakis, sarebbe pronta a scendere a compromessi se dalla cancelliera Merkel arriveranno lunedì "segnali significativi". E il segnale che i greci vogliono resta sempre l'alleggerimento del debito, un tema che per gli europei si può affrontare solo dopo che Atene si sarà impegnata nell'aggiustamento di bilancio e nelle riforme che chiedono le istituzioni. Misure, come il taglio alle pensioni, che però il Governo ellenico rifiuta con forza. Ma Varoufakis dice di non essere pronto a fare l'esperienza dell'uscita dall'euro: "Visto che questa crisi è stata causata interamente dall'ingresso nell'euro, ora sta all'Europa trovare una soluzione", ha detto a L'Echo.

Il tempo per trattare sta però scadendo e, per avere un accordo che sblocchi gli aiuti, Tsipras potrebbe dover cedere anche sulle promesse elettorali. Come gli chiedono anche gli Stati Uniti: "La migliore soluzione" è prendere "decisioni difficili", ha detto il segretario al Tesoro americano, Jack Lew, convinto che un'uscita dall'euro colpirebbe soprattutto il popolo greco in seguito al "terribile calo" che l'economia del paese di troverebbe ad affrontare.

Il Governo greco si riunirà questa mattina per mettere a punto le proprie proposte e stabilire la linea da tenere domani prima all'Eurogruppo e poi all'Eurosummit, al quale parteciperanno anche il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, il presidente della Bce Mario Draghi e dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Tra le proposte che Atene sta limando in queste ore, la tassa del 12% sulle imprese con profitti superiori a 1 milione di euro diventerebbe un prelievo del 7% su quelle con guadagni sopra i 500mila euro, e inoltre l'età pensionabile potrebbe essere aumentata più rapidamente (3 anni invece di 9).

La fuga dalle banche
Alla vigilia dell’incontro di domani fra i capi di Stato e di governo dell’Ue, continua intanto la fuga dalle banche greche. Secondo il giornale ellenico Kathimeni, nel timore che il governo di Alexis Tsipras non raggiunga un accordo con i creditori internazionali venerdì sono stati ritirati fra 1,7 e 2 miliardi di euro, mentre da lunedì il totale dei contanti prelevati dai conti correnti si aggira intorno ai 5 miliardi di euro.

Putin: l'Ue dovrebbe applaudire la Russia 
Nel frattempo, da San Pietroburgo, il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato l’importanza dell’accordo sul gasdotto Turkish Stream. A suo avviso, l’Unione Europea "dovrebbe applaudire" la Russia, che con questo progetto potrà aiutare la Grecia a pagare i creditori. "Se la Ue vuole che la Grecia paghi i suoi debiti, dovrebbe essere interessata alla crescita dell'economia greca - ha detto Putin - Cosa c'è di male nel creare nuovo posti di lavoro in Grecia?”.

L'accordo Russia-Grecia 
Al Forum Economico di San Pietroburgo di venerdì l'ospite d'onore è stato proprio il premier greco Alexis Tsipras. Nel suo bilaterale con Putin non è stata affrontata la questione di un possibile sostegno finanziario ad Atene, mentre ci si è concentrati su investimenti e collaborazione nel settore energetico. Per il nuovo gasdotto - con cui si vuole sostituire il defunto South Stream - la Russia è pronta a fornire, attraverso la banca di Stato Vneshekonombank, i due miliardi di euro necessari alla realizzazione del tratto greco. Secondo Mosca il progetto trasformerà la Grecia in un "hub per la distribuzione energetica", portando alla creazione di migliaia di posti di lavoro e nelle casse di Atene centinaia di milioni di dollari di pagamenti anticipati per i diritti di transito. La proprietà sarà divisa in parti uguali tra russi e greci. I lavori dovrebbero iniziare nel 2016 e concludersi dopo tre anni.

Tsipras cancella la visita Strasburgo
L'agenzia Bloomberg ha riferito intanto che il premier greco Alexis Tsipras ha cancellato la sua visita a Strasburgo prevista per il 23 giugno dove doveva seguire i lavori dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.