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MONDO

2000 poliziotti per garantire la sicurezza

Grecia, tensioni ad Atene a manifestazione contro nuovo nome Macedonia

Migliaia di persone si sono raccolte nel centro di Atene per protestare contro l'accordo sul nuovo nome della Macedonia, che il Parlamento greco dovrà ratificare entro la prossima settimana

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Forti tensioni nel centro di Atene: migliaia di manifestanti da tutto il Paese si sono radunati in Piazza Syntagma, fuori dal Parlamento greco, per protestare contro il recente accordo raggiunto con la Macedonia.

Dalla folla sono stati lanciati oggetti e vernice contro le forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa che presidiano il palazzo e che hanno risposto con lacrimogeni. Scontri sono scoppiati fra agenti e giovani incappucciati nel corso della manifestazione che ha raccolto fra 60mila e 100mila persone. I giovani incappucciati sono riusciti a infiltrarsi nella manifestazione e a lanciare oggetti, provando a forzare la recinzione del Parlamento. Gli agenti in tenuta anti sommossa hanno risposto lanciando gas lacrimogeni.

Un giornalista si è recato in ospedale per farsi curare ad Atene dopo essere stato aggredito da membri del partito di estrema destra Alba dorata nel corso della manifestazione. È quanto si apprende da fonti della stampa straniera. Una trentina di giovani incappucciati è riuscita a infiltrarsi nella manifestazione. Il gruppo, secondo un fotografo di AFP, avrebbe aggredito alcuni fotografi e cameraman, rompendone l'attrezzatura. Secondo l'ufficio del premier Alexis Tsipras, "gli incidenti sono stati provocati da estremisti, membri della formazione di estrema destra Alba dorata, che hanno provato a entrare in Parlamento" e "hanno attaccato poliziotti con pezzi di legno e manganelli".

Rispondendo all'appello del "comitato di lotta per la grecità della Macedonia", erano 326 secondo la polizia i pullman provenienti da tutto il Paese, e in particolare dal nord della Grecia, arrivati oggi ad Atene.

A suscitare la rabbia popolare è l'accordo di Prespa raggiunto l'estate scorsa con Skopje sul cambiamento di nome della Macedonia in Repubblica della Macedonia del Nord, un'intesa che mette fine a una querelle diplomatica ultra-decennale. 

Ufficialmente i partiti di opposizione del governo di Alexis Tsipras, cioè destra e socialisti, che sono contro l'accordo, non partecipavano a questa manifestazione, ma avevano indicato che ciascuno poteva partecipare a titolo personale. Il sito ufficiale del partito di estrema destra Alba dorata ha lanciato un appello a partecipare alla protesta.

L'accordo sul nuovo nome della Macedonia, firmato da Atene e Skopje a giugno scorso, mira a porre fine a un litigio di circa 30 anni fra i due Paesi vicini cambiando il nome del piccolo Paese balcanico in 'Repubblica di Macedonia del Nord'. Ratificato 10 giorni fa dal Parlamento macedone, l'accordo sarà discusso questa settimana dal Parlamento greco, prima di un voto cruciale previsto entro la fine della prossima settimana.