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ECONOMIA

A mezzanotte scade il termine per il rimborso di 1,6 miliardi al Fmi

Grecia verso il default: l'Eurogruppo tenta un accordo "last minute"

Sul tavolo l'offerta in extremis di Juncker e la controproposta di Tsipras. Merkel esclude l'ipotesi di un terzo salvataggio: "Aspettiamo il referendum". Il Fmi: "In nessun modo l'Eurogruppo può evitare il default"

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Manifestazione in Grecia
E’ in corso la conference call dei ministri delle Finanze dell'Ue, convocata dal presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Sul tavolo c'è la proposta della Commissione europea lanciata stamattina dal presidente Jean Claude Juncker, alla quale ha fatto seguito una controproposta del premier greco Alexis Tsipras.

La proposta in extremis di Juncker
Nella proposta avanzata oggi dal presidente della Commissione si chiede ancora una volta alla Grecia di accettare le condizioni dei creditori in cambio di nuovi aiuti che verrebbero stanziati nel corso di un Eurogruppo di emergenza. L'intesa comprenderebbe anche l'impegno del governo greco a fare campagna per il "sì" al referendum sull'accordo indetto in Grecia per il prossimo 5 luglio. 

La lettera di Tsipras
Il premier greco ha risposto con una lettera al presidente del board dei governatori dell'European Stability Mechanism e presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, chiedendo un prestito di due anni per fronteggiare gli oneri del debito esterno e gli obblighi interni (salari pubblici, pensioni e fornitori) e l'intervento sul debito contratto con l'European Financial Stability Facility (140 miliardi circa) per "ristrutturarlo" e "riprofilarlo" (allungare le scadenze e ridurne il costo).

Merkel esclude ipotesi di un terzo salvataggio: "Aspettiamo il referendum"
Berlino però ha già rotto le righe. La cancelliera Merkel ha fatto sapere che non prenderà in considerazione l'ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell'esito del referendum di domenica prossima.

Il Fmi: "In nessun modo l'Eurogruppo può evitare il default"
E il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha fatto sapere che in "nessun modo" l'Eurogruppo può rilasciare finanziamenti alla Grecia che possano consentire ad Atene di far fronte a un cruciale pagamento del Fmi entro la mezzanotte ed evitare il default tecnico. Oggi è infatti l'ultimo giorno utile per rimborsare la rata del prestito da 1,6 miliardi che la Grecia deve al Fmi.

Standard & Poor's taglia il rating delle maggiori banche greche
Intanto Standard & Poor's ha tagliato il rating delle maggiori banche greche: Alpha Bank, Eurobank, national Bank of Greece e Piraeus da CCC a SD (selective default). Secondo l'agenzia di rating, senza ulteriore sostegno esterno il default delle banche, le maggiori nel Paese, è "praticamente una certezza”.

Obama: "Ho incoraggiato le parti a continuare a negoziare"
Anche il presidente Usa, Bacrack Obama, interviene sulla situazione: “Ho incoraggiato entrambe le parti a continuare a negoziare per trovare una soluzione". Il caso Grecia non sarà uno shock importante per il sistema americano, ma potrebbe raffreddare l'economia europea. E se l'Europa non cresce è un problema anche per gli Stati Uniti, ha fatto sapere il presidente statunitense.
 
Il 5 luglio il referendum
Intanto il referendum che si terrà domenica prossima sta già dividendo l'opinione pubblica nel Paese, creando due schieramenti: uno a favore del partito di Syriza e l'altro contro. Ieri in piazza c'erano i sostenitori di Tsipras, oggi invece per le strade di Atene e Salonicco manifesta l'opposizione.

L'appello dell'Ue ai greci sul refendum
Avvisi e consigli arrivano anche dai rappresentanti delle istituzioni europee e capi di governo. "Votate sì", dice il presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz. Più duri i toni di Angela Merkel: "Se salta la moneta unica salta l'Unione".