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ECONOMIA

Alle 13 l'Eurogruppo

Grecia. Juncker: "Eviterò Grexit fino alla fine, è ora di tornare a negoziare"

Il presidente della Commissione europea parla all'Europarlamento di Strasburgo in sessione plenaria sul caso greco. Il numero uno dell'esecutivo Ue poi dice: "Il popolo greco "ha votato 'no' su un testo non più sul tavolo. Nell'Eurozona - aggiunge - ci sono 19 democrazie, non una sola". Bce: "Scopo Ela è liquidità temporanea, non solvibilità". Borsa di Atene resterà chius fino a domani

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Jean-Claude Juncker (twitter @EU_Commission)
Strasburgo (Francia)
"Sono contro la Grexit e lotterò fino alla fine per evitarla". Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, interviene al Parlamento europeo di Strasburgo in sessione plenaria e per la prima volta si esprime dopo il referendum greco. Il numero uno dell'esecutivo Ue parla dell'ultima proposta dei creditori internazionali, quella del 25 giugno. Afferma che il popolo greco "ha votato 'no' su un testo che non è più sul tavolo". La Commissione - spiega - "certamente rispetta" il referendum ma non capisce che cosa sia stato chiesto ai cittadini: "Hanno detto no a una proposta che, nel momento in cui hanno votato, era già stata superata". E Atene ha commesso un grave errore "perchè ha lasciato il tavolo delle trattative" quando si era vicini a un accordo. 

La volontà di tornare a negoziare, comunque, c'è e da entrambe le parti. Raggiungere un accordo conviene a tutti. Soprattutto la volontà "di fermare la sparatoria a bruciapelo". Il riferimento assolutamente esplicito è alle parole dell'ex ministro delle Finanze Varoufakis che aveva accusato di terrorismo le istituzioni europee: "E' inaccettabile".

Juncker: sono un politico eletto, non mi faccio mettere la museruola
Poi la risposta alla stoccata sul ruolo della Commissione Ue rispetto alla Grecia che, dice Juncker, è stata "molto criticata "in alcuni stati specialmente dove si parla tedesco. O si vuole una Commissione
politica - aggiunge - o la vogliono di alti funzionari. Io sono un politico, non mi lascio mettere la museruola e lo stesso vale per il presidente del Parlamento Ue, che non è una tigre di carta e può esprimersi".

"Ci sono 19 democrazie in Eurozona, non una sola"
Dell'Eurozona - dice Juncker - fanno parte 19 democrazie e tutte meritano uguale rispetto: "Nessuna vale più delle altre, ma "faremo di tutto per aiutare i cittadini greci, di cui molti sono nella miseria, ma senza dimenticare il resto dell'Europa". 

Alle 13 l'Eurogruppo, Borsa di Atene chiusa anche domani
E a Bruxelles nel primo pomeriggio approderà la nuova proposta di Atene che sarà illustrata dal neo ministro delle Finanze Euclides Tsakalotos dopo le dimissioni di Varoufakis. "Nel referendum - ha detto il ministro nel corso della sua cerimonia di insediamento - i greci hanno detto che meritano il meglio e non possono accettare una soluzione non sostenibile alla crisi del debito del Paese" Ieri la cancelliera Merkel ha incontrato all'Eliseo il presidente francese Hollande. "Ora - hanno detto i due in conferenza stampa - tocca ad Atene fare proposte credibili. Porte aperte a un piano serio". Intanto, in una nota la Hellenic
Capital Market Commission (CCSS) ha fatto sapere che la Borsa di Atene resterà chiusa fino all'8 luglio compreso

Premier francese Valls: "Non devono esserci tabù sul debito di Atene"
In mattinata il premier francese, Manuel Valls, intervistato da radio RTL, ha detto che l'uscita della Grecia dalla zona euro "sarebbe un rischio per la crescita e per l'economia mondiale". Il capo del governo di Parigi ha poi sottolineato che sul debito di Atene "non devono esserci tabù" e ha proposto un dibattito per domani all'Assemblea nazionale. Per lui, oggi "esistono" inoltre le "basi di un accordo" per il salvataggio della Grecia. 

Obama chiama Hollande: trovare una strada per Atene nell'Eurozona
La parola Grexit spaventa anche gli Stati Uniti. Il presidente Obama ha infatti avuto un colloquio telefonico con il presidente Hollande e i due si sono trovati d'accordo sulla necessità di "trovare una strada che permetta il ritorno alle riforme e alla crescita di Atene". In una nota la Casa Bianca riferisce che i due leader ritengono che la Grecia debba tornare a crescere e a un debito sostenibile dentro la zona euro. Saranno richiesti "compromessi difficili di tutte le parti".

Il segretario al Tesoro Usa Lew chiama Tsipras: "Patto che permetta a Grecia di fare riforme fiscali necessarie"
Dagli Stati Uniti è intervenuto anche il segretario Usa a Tesoro, Jack Lew, che ha avuto un colloquio telefonico con Tsipras e con il nuovo ministro delle Finanza Euclid Tsakalotos. Lew ha espresso l'interesse a che Atene e i creditori riprendano il dialogo per cercare un accordo e spera in un "patto costruttivo che permetta alla Grecia di fare riforme fiscali difficili ma necessarie" e ha spiegato a Tsipras e Tsakalotos che il Tesoro Usa "monitora da vicino" la situazione in Grecia, chiedendo di "mantenere un contatto vicino durante i prossimi giorni".

Banche chiuse fino a mercoledì. Bce: "Obiettivo Ela è sostenere banche solvibili con problemi di liquidità temporanea"
E mentre continuano ancora oggi le file agli sportelli bancomat, con gli istituti ellenici chiusi fino a mercoledì, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di mantenere stabile il tetto di 89 miliardi di euro della liquidità di emergenza Ela che le banche greche possono chiedere alla Banca di Grecia. L'organo della Bce si era riunito per discutere della proposta presentata dalla Banca di Grecia, che chiedeva un aumento del livello di liquidità (secondo alcuni media un aumento di 3 miliardi di euro), che invece Francoforte ha deciso di lasciare stabile. La Bce ha però deciso di modificare l'haircut sui titoli utilizzati dalle banche greche come garanzie per chiedere la liquidità di emergenza. 

"L'obiettivo della liquidità di emergenza - ha poi sottolineato l'Eurotower nel suo rapporto sulla sue gestione dei rischi finanziari - è sostenere banche solvibili che si trovano ad affrontare problemi di liquidità temporanea". "L'Ela - sostiene la Bce - affronta problemi di liquidità nel breve termine e non ha lo scopo di fornire un sostegno alla solvibilità".

Bce: "Ela non rappresenta finanziamento monetario e potrebeb costitutire aiuto di Stato se non c'è garanzie banche"
L'Ela - dice ancora Francoforte - non deve creare "una evidente preoccupazione per una possibile violazione del divieto di finanziamento monetario" o aumentare i rischi di un "azzardo morale" con una sua erogazione a condizioni "troppo generose" e non deve nemmeno minacciare l'unicità della politica monetaria ed anche la sua attuazione. L'Ela - scrive la Bce nel rapporto - potrebbe costituire "un aiuto di Stato se non è pienamente garantita da collaterale, a cui vengono applicati appropriati sconti (haircut) in base alla sua qualità e al valore di mercato".