Coronavirus
Su Telegram: "La prossima volta non mi invitate"
Green Pass, la protesta è un flop. I No Vax: ci sono solo agenti e stampa
Secondo giorno di obbligo del green pass per i trasporti a lunga percorrenza in Italia. Ieri un debutto abbastanza tranquillo

Poche persone, al massimo qualche decina, stanno partecipando alle manifestazioni di protesta contro il Green pass nelle stazioni ferroviarie di varie città italiane, nel giorno in cui il certificato vaccinale diventa obbligatorio per viaggiare sui treni a lunga percorrenza.
Un'iniziativa No Vax che si sta rivelando un flop, anche secondo numerosi commenti pubblicati in queste ore su 'Bastadittatura!', il gruppo di Telegram su cui nei giorni scorsi è rimbalzata la chiamata alla mobilitazione.
La delusione su Telegram
"Qui ci sono solo giornalisti, io vado via. Grazie per la prossima volta non invitate proprio", scrive Ghosst, e dello stesso tenore sono molti interventi nella chat, in cui si alternano commenti sgrammaticati e scambi di insulti fra chi si ribella alla "dittatura sanitaria" e chi invece deride il rifiuto di vaccinarsi contro il Covid. "Io sono a Brescia non c'è nessuno", dice Billy, mentre Lisa A. è "pronta qua a Firenze: tutti poliziotti pronti chi altro c''è?". Esprime delusione l'emoticon con cui Marco B constata lo stesso scenario a Bergamo, e commenti praticamente identici arrivano da Riccione, Termoli, Trento. "Io sono in centrale a Milano non c'è nessuno - interviene Pino - a parole tutti leoni poi nessuno fa nulla".
Alla manifestazione di Napoli solo due persone
I no vax napoletani disertano la manifestazione che era stata organizzata, come in altre città italiane, dinanzi alla stazione ferroviaria di piazza Garibaldi. All'appuntamento si è presentato solo Raffaele Bruno, segretario del Movimento idea sociale, in compagnia di un'altra persona. Bruno, contrario al vaccino e al Green pass, ha detto: "Abbiamo deciso insieme di rinunciare alla manifestazione perché il ministro dell'Interno ha mobilitato un esercito di agenti. Io ho detto che sarei venuto comunque per spiegare comunque le nostre ragioni". Dopo dieci minuti sia Bruno che l'altro manifestante hanno lasciato l'area antistante la stazione ferroviaria che sin dalle prime ore del mattino è stata presidiata da decine di uomini delle forze dell'ordine schierate sotto gli sguardi incuriositi dei passeggeri che da oggi devono mostrare il green pass per accedere ai treni a lunga percorrenza.
A Milano pochi manifestanti fuori dalla stazione
Più giornalisti, curiosi e forze dell'ordine che manifestanti contro il Green pass fuori dalla stazione di Porta Garibaldi a Milano. Scarsa la partecipazione dei 'no green pass' intervenuti, interessati più ad intercettare microfoni e telecamere, che a mettere in pratica, come avevano annunciato fino a ieri nelle chat su Telegram, la minaccia di non far partire i treni nel giorno della in cui scattava l'obbligo della certificazione verde anche nel trasporto ferroviario. Diversi manifestanti sono state identificati dalla Polizia. Una delle principali protagoniste della protesta, una ragazza poco più che maggiorenne, è stata fatta salire in macchina, non senza proteste da parte sua, da alcuni agenti presenti fuori dal piazzale della stazione e accompagnata in questura.
Una decina i manifestanti a Genova
Neppure una decina a Genova i manifestanti che hanno accolto l'appello dei 'no pass' a manifestare alla stazione di Piazza Principe. Imponente lo spiegamento dei poliziotti, che in alcuni casi hanno identificato i presenti. Una manifestante che ha affermato di non avere i documenti è stata anche accompagnata in questura per accertamenti. Mentre un'altra ha dato in escandescenze insultando gli agenti ed è stata denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale e per rifiuto a fornire le generalità. Nessuno degli intervenuti sembra appartenere al nucleo di quanti hanno convocato la manifestazione in teoria per bloccare la viabilità ferroviaria. Tutto tranquillo ai controlli in stazione, con personale extra che ferma quanti accedono ai binari dove ci sono treni intercity in partenza. "Non abbiamo avuto alcun problema, tutti erano informati e dotati di Green pass", ha spiegato un addetto.
In 10 a Bari, insulti a cronisti
Flop della manifestazione no-pass anche a Bari, dove la protesta ha visto la partecipazione di non più di una decina di cittadini, radunati in piazza Aldo Moro. "Non siamo qui per bloccare treni o creare problemi - hanno detto - ma per proporre la nostra versione dei fatti sui diritti costituzionali ormai calpestati e cancellati in questo Paese". I pochi manifestanti si sono scagliati contro i green pass, contro i vaccini obbligatori e, soprattutto, contro i giornalisti, insultati come "schifo, al soldo di un regime che ci sta distruggendo". Un docente precario di filosofia, un artigiano, un pensionato, una casalinga, sono questi i no-pass baresi, che annunciano che torneranno presto in piazza.
Trenta manifestanti a Roma, compresa Forza Nuova
Sono circa trenta i manifestanti all'esterno della stazione Tiburtina a Roma per l'annunciata protesta contro il Green pass. Oltre a un gruppo di militanti di Forza Nuova, che ha affisso uno striscione, altre venti persone circa si trovano all'esterno della stazione ferroviaria. L'area è presidiata dalle forze dell'ordine. "Italiani contro il Green pass" è il testo di uno striscione affisso dai militanti di Forza Nuova a una ringhiera nei pressi dell'ingresso della stazione.
Flop anche a Bologna, in 15 alla manifestazione
Nessun blocco del traffico ferroviario e non più di una quindicina di 'No Green pass' radunati all'ingresso principale della stazione in piazzale Medaglie d'Oro. È stato un flop anche la manifestazione organizzata a Bologna. La stazione era presidiata fin dalla tarda mattinata da un imponente spiegamento di forze dell'ordine, con anche l'impiego dei reparti antisommossa pronti a intervenire in caso di disordini, che non ci sono stati. Durante il presidio si sono sentite battute di scherno rivolte soprattutto ai tanti giornalisti e operatori tv presenti e c'è stato anche un breve battibecco fra una manifestante e un fotografo, poi risolto senza ulteriori tensioni. Tra i 'No Green pass' c'era anche Mattia Fiorulli, uno degli 'osti ribelli' di Bologna il cui pub fu chiuso l'inverno scorso dalla polizia per ripetute violazioni alle restrizioni.
Lamorgese: "Grazie alle forze di polizia per impegno in controlli"
In serata arriva la nota del Viminale. Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha ringraziato il Capo della polizia, Lamberto Giannini, per "l'impegno e la professionalità di tutti gli uomini e le donne delle forze di polizia nell'attività di prevenzione e di controllo del territorio svolta anche in giornate particolarmente complesse, come quella odierna, in cui erano state annunciate in prossimità delle stazioni ferroviarie decine di manifestazioni di protesta e azioni illegali, con un invito a bloccare i convogli, contro l'introduzione dell'obbligo del Green Pass sui treni a lunga percorrenza".
Un'iniziativa No Vax che si sta rivelando un flop, anche secondo numerosi commenti pubblicati in queste ore su 'Bastadittatura!', il gruppo di Telegram su cui nei giorni scorsi è rimbalzata la chiamata alla mobilitazione.
La delusione su Telegram
"Qui ci sono solo giornalisti, io vado via. Grazie per la prossima volta non invitate proprio", scrive Ghosst, e dello stesso tenore sono molti interventi nella chat, in cui si alternano commenti sgrammaticati e scambi di insulti fra chi si ribella alla "dittatura sanitaria" e chi invece deride il rifiuto di vaccinarsi contro il Covid. "Io sono a Brescia non c'è nessuno", dice Billy, mentre Lisa A. è "pronta qua a Firenze: tutti poliziotti pronti chi altro c''è?". Esprime delusione l'emoticon con cui Marco B constata lo stesso scenario a Bergamo, e commenti praticamente identici arrivano da Riccione, Termoli, Trento. "Io sono in centrale a Milano non c'è nessuno - interviene Pino - a parole tutti leoni poi nessuno fa nulla".
Alla manifestazione di Napoli solo due persone
I no vax napoletani disertano la manifestazione che era stata organizzata, come in altre città italiane, dinanzi alla stazione ferroviaria di piazza Garibaldi. All'appuntamento si è presentato solo Raffaele Bruno, segretario del Movimento idea sociale, in compagnia di un'altra persona. Bruno, contrario al vaccino e al Green pass, ha detto: "Abbiamo deciso insieme di rinunciare alla manifestazione perché il ministro dell'Interno ha mobilitato un esercito di agenti. Io ho detto che sarei venuto comunque per spiegare comunque le nostre ragioni". Dopo dieci minuti sia Bruno che l'altro manifestante hanno lasciato l'area antistante la stazione ferroviaria che sin dalle prime ore del mattino è stata presidiata da decine di uomini delle forze dell'ordine schierate sotto gli sguardi incuriositi dei passeggeri che da oggi devono mostrare il green pass per accedere ai treni a lunga percorrenza.
A Milano pochi manifestanti fuori dalla stazione
Più giornalisti, curiosi e forze dell'ordine che manifestanti contro il Green pass fuori dalla stazione di Porta Garibaldi a Milano. Scarsa la partecipazione dei 'no green pass' intervenuti, interessati più ad intercettare microfoni e telecamere, che a mettere in pratica, come avevano annunciato fino a ieri nelle chat su Telegram, la minaccia di non far partire i treni nel giorno della in cui scattava l'obbligo della certificazione verde anche nel trasporto ferroviario. Diversi manifestanti sono state identificati dalla Polizia. Una delle principali protagoniste della protesta, una ragazza poco più che maggiorenne, è stata fatta salire in macchina, non senza proteste da parte sua, da alcuni agenti presenti fuori dal piazzale della stazione e accompagnata in questura.
Una decina i manifestanti a Genova
Neppure una decina a Genova i manifestanti che hanno accolto l'appello dei 'no pass' a manifestare alla stazione di Piazza Principe. Imponente lo spiegamento dei poliziotti, che in alcuni casi hanno identificato i presenti. Una manifestante che ha affermato di non avere i documenti è stata anche accompagnata in questura per accertamenti. Mentre un'altra ha dato in escandescenze insultando gli agenti ed è stata denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale e per rifiuto a fornire le generalità. Nessuno degli intervenuti sembra appartenere al nucleo di quanti hanno convocato la manifestazione in teoria per bloccare la viabilità ferroviaria. Tutto tranquillo ai controlli in stazione, con personale extra che ferma quanti accedono ai binari dove ci sono treni intercity in partenza. "Non abbiamo avuto alcun problema, tutti erano informati e dotati di Green pass", ha spiegato un addetto.
In 10 a Bari, insulti a cronisti
Flop della manifestazione no-pass anche a Bari, dove la protesta ha visto la partecipazione di non più di una decina di cittadini, radunati in piazza Aldo Moro. "Non siamo qui per bloccare treni o creare problemi - hanno detto - ma per proporre la nostra versione dei fatti sui diritti costituzionali ormai calpestati e cancellati in questo Paese". I pochi manifestanti si sono scagliati contro i green pass, contro i vaccini obbligatori e, soprattutto, contro i giornalisti, insultati come "schifo, al soldo di un regime che ci sta distruggendo". Un docente precario di filosofia, un artigiano, un pensionato, una casalinga, sono questi i no-pass baresi, che annunciano che torneranno presto in piazza.
Trenta manifestanti a Roma, compresa Forza Nuova
Sono circa trenta i manifestanti all'esterno della stazione Tiburtina a Roma per l'annunciata protesta contro il Green pass. Oltre a un gruppo di militanti di Forza Nuova, che ha affisso uno striscione, altre venti persone circa si trovano all'esterno della stazione ferroviaria. L'area è presidiata dalle forze dell'ordine. "Italiani contro il Green pass" è il testo di uno striscione affisso dai militanti di Forza Nuova a una ringhiera nei pressi dell'ingresso della stazione.
Flop anche a Bologna, in 15 alla manifestazione
Nessun blocco del traffico ferroviario e non più di una quindicina di 'No Green pass' radunati all'ingresso principale della stazione in piazzale Medaglie d'Oro. È stato un flop anche la manifestazione organizzata a Bologna. La stazione era presidiata fin dalla tarda mattinata da un imponente spiegamento di forze dell'ordine, con anche l'impiego dei reparti antisommossa pronti a intervenire in caso di disordini, che non ci sono stati. Durante il presidio si sono sentite battute di scherno rivolte soprattutto ai tanti giornalisti e operatori tv presenti e c'è stato anche un breve battibecco fra una manifestante e un fotografo, poi risolto senza ulteriori tensioni. Tra i 'No Green pass' c'era anche Mattia Fiorulli, uno degli 'osti ribelli' di Bologna il cui pub fu chiuso l'inverno scorso dalla polizia per ripetute violazioni alle restrizioni.
Lamorgese: "Grazie alle forze di polizia per impegno in controlli"
In serata arriva la nota del Viminale. Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha ringraziato il Capo della polizia, Lamberto Giannini, per "l'impegno e la professionalità di tutti gli uomini e le donne delle forze di polizia nell'attività di prevenzione e di controllo del territorio svolta anche in giornate particolarmente complesse, come quella odierna, in cui erano state annunciate in prossimità delle stazioni ferroviarie decine di manifestazioni di protesta e azioni illegali, con un invito a bloccare i convogli, contro l'introduzione dell'obbligo del Green Pass sui treni a lunga percorrenza".