ITALIA
Milano
Green pass. Perquisizioni per minacce a giornalisti durante manifestazioni
Le aggressioni sarebbero avvenute il 16, 23 e 30 ottobre e il 6 novembre
Sono quattro gli appartamenti perquisiti dai Carabinieri del Nucleo Informativo di Milano appartenenti a persone legate al movimento "No green pass". I decreti sono stati emessi dalla Procura antiterrorismo di Milano, coordinata da Alberto Nobili, nei confronti di indagati per aver avuto, nel corso delle consuete manifestazioni milanesi del sabato,"atteggiamenti prevaricatori nei confronti di alcuni giornalisti, tanto da impedire l'esercizio del diritto/dovere di cronaca".
Ai quattro è contestato il reato di "violenza privata aggravata", commessa nel corso di manifestazioni in luogo pubblico.
Le manifestazioni alle quali si fa riferimento e durante le quali si fa riferimento sono quelle del 16, 23 e 30 ottobre nei confronti di un giornalista del TG5 e quella del 6 novembre nei confronti di un collaboratore dell'ANSA.
Tra gli episodi emersi dalle indagini dei Carabinieri del Nucleo informativo di Milano, c’è quello di un militante del movimento 'no vax-no green pass', un milanese di 57 anni, che il 16 ottobre avrebbe minacciato il giornalista del Tg5 Enrico Fedocci facendogli il gesto dello sgozzamento e urlandogli contro 'veniamo a prendere te e il tuo padrone' per impedirgli di documentare quello che stava avvenendo.
Ai quattro è contestato il reato di "violenza privata aggravata", commessa nel corso di manifestazioni in luogo pubblico.
Le manifestazioni alle quali si fa riferimento e durante le quali si fa riferimento sono quelle del 16, 23 e 30 ottobre nei confronti di un giornalista del TG5 e quella del 6 novembre nei confronti di un collaboratore dell'ANSA.
Tra gli episodi emersi dalle indagini dei Carabinieri del Nucleo informativo di Milano, c’è quello di un militante del movimento 'no vax-no green pass', un milanese di 57 anni, che il 16 ottobre avrebbe minacciato il giornalista del Tg5 Enrico Fedocci facendogli il gesto dello sgozzamento e urlandogli contro 'veniamo a prendere te e il tuo padrone' per impedirgli di documentare quello che stava avvenendo.