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POLITICA

Sant'Angelo: assemblea dei Parlamentari per decidere espulsione di 4 dissidenti

Grillo: "Orellana sfiduciato dal territorio"

Il portavoce M5S Orellana è stato sfiduciato per la "Persistente assenza del Senatore dal territorio e lo scarso confronto con gli attivisti locali, nonchè l'inopportunità delle sue continue critiche mediante stampa e TV nazionali, lesive dell'immagine dei portavoce e degli attivisti impegnati sul campo, suoi stessi elettori". Lo scrive Beppe Grillo in un tweet e sul blog. La settimana prossima assemblea dei parlamentari M5S per decidere sull'espulsione di Orellana, Battista, Bocchino e Campanella 

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Roma
"Orellana è stato sfiduciato dal territorio". Lo dice in un tweet Beppe Grillo commentando una nota del meet-up di Pavia, pubblicata anche dal blog in cui si "prendono ufficialmente le distanze dalle dichiarazioni e dalle azioni a titolo politico o personale di Orellana non riconoscendo più lui un portavoce affidabile e rappresentativo". "Nel rispetto dei cittadini che ci seguono e che ci hanno supportati alle ultime elezioni politiche, conquistando insieme a noi un risultato storico, riteniamo - si legge sul blog di Grillo - che sia legittima e doverosa una presa di posizione ufficiale circa il criterio con cui Luis Alberto Orellana ha fino ad ora svolto il suo incarico di portavoce M5S eletto al Senato.

Durante l'assemblea provinciale tenutasi a Pavia in data 7 febbraio 201, nel confronto col portavoce Orellana è emerso un generale e consolidato stato d'insoddisfazione da parte dei gruppi territoriali". Ragion per cui, "i gruppi della provincia unitamente hanno avanzato al senatore Orellana due semplici richieste: avviare contatti e confronti più frequenti con gli attivisti locali; rendere costruttive le eventuali critiche personali attraverso una condivisione e dibattito all'interno del gruppo parlamentare dei senatori M5S". Richieste alle quali "Luis Orellana ha pubblicamente risposto dando la disponibilità ed assumendosi l'impegno ad ottemperarle, impegno che purtroppo è stato disatteso con nuove esternazioni non condivise dalla base".

Pertanto, "preso atto che è stato disatteso l'impegno assunto pubblicamente da Luis Orellana nell'assemblea provinciale del 7 febbraio 2014, i gruppi del Movimento Cinque Stelle del territorio della Provincia di Pavia prendono ufficialmente e con amarezza le distanze dalle dichiarazioni e dalle azioni a titolo politico o personale di Luis Alberto Orellana, non riconoscendo più in lui un portavoce affidabile e rappresentativo".


Assemblea per decidere espulsione di Orellana, Battista, Bocchino e Campanella 
La settimana prossima una assemblea congiunta di parlamentari M5S deciderà se avviare la procedura di espulsione per Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Luis Alberto Orellana, i quattro senatori dissidenti finiti nel mirino del blog di Beppe Grillo. Lo conferma il capogruppo stellato al Senato, Maurizio Santangelo. Per avviare la procedura, che dovra' essere votata dall'assemblea e poi ratificata dalla Rete, deve essere avanzata una richiesta formale da almeno un parlamentare M5S. "Me ne sono già arrivate diverse per Bocchino, Campanella, Orellana e Battista - conferma Santangelo all'Adnkronos - dunque l'assemblea dovrà discuterne e prendere una decisione. Non abbiamo anche deciso il giorno in cui terremo la congiunta, ma ci sarà la prossima settimana, subito dopo il voto di fiducia" all'esecutivo Renzi. Il codice di comportamento degli eletti M5S prevede, nello specifico, che "i parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l'espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L'espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch'essa a maggioranza". Dunque l'eventuale espulsione dovra' essere votata prima dall'assemblea. Se la maggioranza dei parlamentari sara' favorevole al 'cartellino rosso', allora la 'palla' passerà alla Rete, chiamata a pronunciarsi con un voto online al quale potranno partecipare esclusivamente gli iscritti al blog di Grillo. Finora, da quando i 5 Stelle sono approdati in Parlamento, sono state due le procedure di espulsione avviate: la prima per il senatore Marino Mastrangeli, 'reo' di aver preso parte e dei talk show televisivi, la seconda per la senatrice Adele Gambaro, accusata di aver espresso dure critiche nei confronti di Beppe Grillo.

Campanella: espellerci sarebbe autogol epocale 
"Se dovessero mai riuscire a buttarci fuori, penso sarebbe un autogol di dimensioni epocali per il M5S. Magari questa aggressivita', questi metodi, aumentano anche i consensi, ma bisogna chiedersi in quale direzione portano il Movimento". Lo dice all'Adnkronos il senatore M5S Francesco Campanella, tra i dissidenti messi all'indice da Beppe Grillo e ora a rischio espulsione. Per il senatore siciliano, comunque, gli "estremi per procedere con l'espulsione non ci sono, perché - argomenta - non abbiamo violato regole visto che nessuno ha mai parlato di silenzio dei portavoce. Io mi sento movimentista al 100% e sono apposto con la coscienza. Nel programma nessuno aveva mai detto che era vietato criticare la linea, questo è uno sviluppo successivo che si sta
assumendo e che viene spacciato per naturale quando naturale non è".