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POLITICA

Il leadel del M5S a Roma per parlare con la stampa estera

Grillo attacca: "L'Italicum è per fermare il Movimento 5 Stelle"

Parlando con i cronisti stranieri Beppe Grillo attacca: "Dietro l'ebetino c'è il condannato. È andato da Berlusconi ad Arcore e il condannato gli ha dettato la linea". Poi conferma la chiusura al dialogo perché "con questi gli accordi non si devono fare" e annuncia: "Vinceremo le elezioni Europee"

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Beppe Grillo durante la conferenza stampa
Roma
"La legge elettorale che stanno facendo questi due è per fermare noi che siamo la variabile impazzita". Beppe Grillo torna ad attaccare l'Italicum, la proposta di legge elettorale nata dopo l'accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Il leader del M5S ha parlato a Roma nella sede della stampa estera in una conferenza stampa riservata ai giornalisti stranieri. Il Movimento, dice, non ha intenzione di dialogare: "Non facciamo accordi con questi".

"Dietro l'ebetino c'è il condannato"
Secondo Grillo, è sempre Silvio Berlusconi a condurre i giochi. "Dietro l'ebetino c'è il condannato", ha detto. "Renzi è andato da Berlusconi ad Arcore e il condannato gli ha dettato la linea. Si è messo la camicina bianca ed è salito sul camper, scopiazzando il nostro programma". Il segretario del Pd, secondo Grillo, dovrebbe continuare a fare il sindaco perché "chi prende i voti per fare il sindaco deve fare quel lavoro lì" e rispettare i cittadini che lo hanno votato. 

"La legge elettorale c'è già, con l'Italicum saremo tagliati fuori"
Poi ha continuato: "In base alla sentenza della Corte abbiamo una legge elettorale o no? Abbiamo il porcellum senza premio di maggioranza. Quindi la legge c'è". Renzi e Berlusconi, secondo Grillo, "stanno facendo qualcosa che non gli ha chiesto nessuno e assistiamo ad un altro mutismo incredibile di Napolitano che non dice niente e di Letta che non dice niente". Con l'Italicum "noi saremo tagliati fuori, immaginate il ballottaggio tra noi e il Pd. A chi indirizzerà il voto Berlusconi con le sue tv e i giornali. Lo sappiamo che non abbiamo scampo per andare al governo". 

"Con questi gli accordi non si devono fare"
Il leader dei Cinque Stelle ha escluso l'ipotesi del dialogo: "Non siamo né di destra né di sinistra: non abbiamo ideologie ma idee. Non facciamo accordi con questi perché gli accordi con questi non si devono fare. Siamo stati eletti per mandarli a casa. O vinciamo noi o ce ne andiamo".

"A questi non gliene fotte niente del Paese"
"Arrivano con le proposte in tv: 'siamo contro gli F35'. E poi votano a favore - ha attaccato Beppe Grillo - A questi non gliene fotte niente del Paese. È un sistema che non funziona più, è un sistema di lobby". Poi ha aggiunto: "Se i cittadini italiani voteranno ancora questi cialtroni, se li terranno e io sarò ben felice di fare a meno di questa attività". 

"In una notte da Napolitano un colpettino di Stato"
Il leader dei Cinque Stelle ha contestato il Presidente della Repubblica anche per la gestione della fase che ha seguito le ultime elezioni. "Noi abbiamo preso il 25 per cento - ha dichiarato - Poi c'è stato il colpettino di Stato di Napolitano che si è riunito in una notte con due persone e ha fatto le larghe intese". 

"L'informazione è il cancro del Paese"
Ripercorrendo gli ultimi mesi, Beppe Grillo ha concesso che "abbiamo certamente fatto degli errori di comunicazione", ma il problema vero, dice, è un altro. "Oggi il cancro vero è l'informazione. Se ci fosse una Bbc... e invece abbiamo la Rai. La comunicazione è il vero cancro di questo Paese. Non riusciamo ad avere una comunicazione normale". "Noi siamo il primo partito in Italia - ha aggiunto - abbiamo bisogno di essere considerati come tali. Solo ora la stampa si sta ammorbidendo nei nostri confronti". 

"Vinceremo le elezioni Europee" 
"Vinceremo le elezioni Europee, ve lo metto per iscritto", ha annunciato il leader dei Cinque Stelle, che ha anche spiegato che non sono stati fatti accordi con altre forze politiche. "In Europa noi per adesso andiamo da soli, Poi vedremo se c'è qualche gruppo tedesco o finlandese che condivide il nostro programma". Poi ha ribadito che sulla permanenza nell'euro la decisione va presa "con un referendum".

Fiscal compact: "Fare come l'Ecuador"
Sul Fiscal compact, tema che inizialmente doveva essere al centro dell'incontro, Grillo ha affermato che l'Italia deve fare come il presidente dell'Ecuador, Rafael Correa", "che ha detto 'il debito che abbiamo contratto non lo paghiamo perché è immorale'". "Il Brasile gli ha detto non ti lascio solo - ha continuato - lo stesso hanno fatto Venezuela, Argentina, Bolivia. Si sono aiutati. E ora Correa scrive un articolo nel quale spiega che l'Ue è nella situazione in cui erano i Paesi sudamericani".