Autori del programma di Diego Bianchi si sono divertiti a far impazzire i fan
Tv, la Finanza nella redazione di Gazebo... Ma era solo uno scherzo
Era tutta una finzione il sequestro dei computer nella redazione del programma di Rai Tre, Gazebo, con l'accusa di hackeraggio. La notizia fa il giro del web e spunta l'hashtag #freegazebo. Ma era un geniale scherzo di Zoro and company ideato per martedì grasso come racconta il "dietro le quinte" mandato in onda a fine puntata
Tutto è iniziato con un tweet e una foto che mostra due agenti della Guardia di Finanza mentre portavano via un computer dalla redazione della trasmissione di Rai Tre "Gazebo". L'immagine, accompagnata da un tweet allarmante, ha fatto immediatamente il giro del web:
Follia! Ci hanno sequestrato il computer di redazione per l'hackeraggio... Qualcosa abbiamo ripreso #gazebo pic.twitter.com/j7YqS6ZNmZ
— Gazebo (@welikechopin) 4 Marzo 2014L'accusa è di quelle che scatenano un vero e proprio esercito di internauti: "hackeraggio". In pochi secondi viene ritwittata da centinaia di utenti. Ma a Diego Bianchi - alias @Zoro - non basta e pubblica un video in cui mostra l'arrivo delle Fiamme Gialle e lo choc sui volti dei suoi collaboratori. Poi un nuovo cinguettio che conferma uno scenario preoccupante: "Problemi. Non ci si crede, ma problemi #gazebo @welikechopin". Al grido di "ingiusto complotto" si scatena la solidarietà del web e l'indignazione: il video diventa virale insieme all'hashtag #freegazebo.
Da quel momento in poi è un fiume in piena di telefonate: giornalisti che chiamano in redazione per avere notizie e il conduttore, con il volto scuro, che si finge preoccupato chiuso in una stanza. Persino la Guardia di Finanza ha telefonato assicurando che, da parte loro, non era stata prevista alcuna operazione di questo genere. In pochissimi avevano capito che era martedì grasso e a Carnevale ogni scherzo vale. Solo alla fine, sempre durante la diretta, viene mostrato al pubblico il dietro le quinte di una messa in scena davvero geniale.