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MONDO

Accusato di frode, fermato per i timori sul rischio di fuga

Hong Kong: in carcere il tycoon e attivista Jimmy Lai

All'attivista e magnate dei media è stata negata la libertà su cauzione. Il suo caso è stato aggiornato ad aprile

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Il magnate dei media Jimmy Lai è comparso in tribunale a Hong Kong per l'accusa di frode, ultimo dei procedimenti penali contro attivisti critici verso Pechino.Lai, 73 anni, proprietario del tabloid Apple Daily, schierato a favore delle riforme democratiche, è stato arrestato essendogli stata negata la libertà su cauzione sul "rischio di fuga".

Lui e altri due dirigenti del suo gruppo editoriale, sono stati accusati di avere utilizzato la sede del giornale per obiettivi non previsti dal contratto di affitto dell'immobile. Lo scorso agosto, l'edificio era stato perquisito da centinaia di agenti, e molti responsabili, compreso Lai, erano stati arrestati con l'accusa di "collusione con forze straniere", nell'ambito della contestata legge per la sicurezza nazionale approvata lo scorso giugno. Oggi, il tribunale ha rifiutato la liberazione su cauzione chiesta dai legali di Lai mentre l'ha accordata agli altri due dirigenti sotto accusa e ha fissato per il mese di aprile la prossima udienza: di qui ad allora, l'uomo di affari sara' dunque in carcerazione preventiva.

Il processo partirà con un giudice tra quelli nominati in base alla legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina. Ieri Joshua Wong, tra i più noti attivisti pro democrazia, era stato condannato a 13 mesi e mezzo di reclusione.