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MONDO

Martedì nuovo vertice

Hong Kong, le piazze si svuotano. Prove di dialogo tra studenti e governo

I manifestanti non hanno cercato di bloccare i tremila impiegati che sono tornati al lavoro negli uffici del governo

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Hong Kong (Ansa)
Hong Kong
Mentre nelle piazze e per le strade di Hong Kong sono rimaste poche centinaia di manifestanti, alcuni dei leader del movimento si sono incontrati oggi con rappresentanti del governo. Prove di dialogo che potrebbero sbloccare la situazione e consentire la conclusione di Occupy Central, la protesta contro le severe limitazioni imposte in agosto da Pechino alle prossime elezioni per il "chief executive", che si terranno nel 2017. Dopo il vertice con gli studenti Ray Lau, del Dipartimento di affari costituzionali e continentali, ha detto che si sarebbero fatti "ottimi progressi" confermando che un nuovo incontro sarebbe stato programmato per domani. 

Questa mattina dunque i manifestanti hanno lasciato il passaggio ai tremila impiegati che sono tornati al lavoro negli uffici del governo, e hanno permesso alle scuole medie di riaprire i battenti. La vita dell'ex colonia britannica è tornata ad una sorta di normalità e la stessa Borsa, smentendo le paure espresse da molte parti nei mesi scorsi, è rimasta stabile, facendo anzi segnare un leggero aumento degli scambi.

Le condizioni dei colloqui
Lester Shum, un leader della Federazione degli studenti di Hong Kong, ha confermato l'accordo, ma ha aggiunto che non è stato discusso l'ordine del giorno, né è stato raggiunto un consenso su di esso. Il governatore della città Leung Chun-ying, che ha respinto le richieste dei manifestanti di dimettersi, ha detto oggi in televisione che il governo cercherà "un dialogo sincero sulla riforma politica". Al tempo stesso Leung ha ribadito che tutti dovrebbero tornare a casa e smettere di bloccare le strade.

Le ragioni della protesta
La rivolta dei giovani è scoppiata per chiedere l'annullamento delle limitazioni imposte al voto. Il governo centrale ha deciso di consentire elezioni a suffragio universale ma i candidati non potranno essere più di tre e dovranno in precedenza essere approvati da un collegio elettorale controllato da Pechino. C.Y.Leung è diventato il principale bersaglio della contestazione dopo aver fatto intervenire la polizia contro gli studenti nella prima giornata di protesta, domenica.