MONDO
Faccia a faccia con l'Occidente dopo l'esclusione di Mosca dal G7
Putin torna in scena. Ed in Francia è "Diplomatic Day"
Il presidente russo è in Francia per la cerimonia di commemorazione dei 70 anni dello sbarco in Normandia, alla quale sono presenti molti leader occidentali, tra cui il presidente americano Barack Obama
Nonostante i rapporti con l’Occidente siano tesi a causa della crisi ucraina, il presidente russo Vladimir Putin è in Francia per la cerimonia di commemorazione dei 70 anni dello sbarco in Normandia.
Prima faccia a faccia per lui con i leader occidentali, dopo l’annessione della Crimea alla Russia e l’esclusione di Mosca dal G7 che si è appena svolto a Bruxelles.
Alla cerimonia partecipano una ventina di capi di Stato e di governo, tra cui il presidente americano Barack Obama, il capo dell'Eliseo Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel, la regina Elisabetta e Giorgio Napolitano. Tra i presenti anche il neopresidente ucraino Petro Poroshenko. Putin ha lasciato intendere di essere disponibile a incotrarlo a margine delle celebrazioni. E in molti si domandano se tra i due ci sarà una stretta di mano auspicata, secondo fonti diplomatiche francesi, da Hollande.
Si è svolto intanto un incontro di circa un'ora tra Putin e Angela Merkel. Lo hanno reso noto fonti della delegazione tedesca citate dall'agenzia di stampa "Dpa" senza precisare per il momento altro. Secondo fonti russe i due, che si sono stretti la mano davanti ai fotografi, avrebbero discusso di un piano per una de-escalation della crisi in Ucraina.
Ieri invece, al suo arrivo in Francia, Putin ha incontrato il premier britannico David Cameron all’aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle. I due leader si sono ritrovati “in un salone privato” del grande scalo francese dove hanno avuto un bilaterale. Cameron ha detto di aver trasmesso al presidente russo "un messaggio molto chiaro" sulla crisi ucraina. Lo ha riferito un portavoce britannico al termine dell'incontro. L'agenzia stampa russa Interfax ha precisato che Cameron e Putin non si sono stretti la mano all'inizio del colloquio.
Poi Putin ha cenato con il presidente francese Hollande, reduce da una prima cena con Obama. Una mossa finalizzata a evitare incidenti diplomatici, visto che i rapporti tra leader di Mosca e Washington sono tesi sia per la crisi ucraina, sia per il dossier siriano.
Prima faccia a faccia per lui con i leader occidentali, dopo l’annessione della Crimea alla Russia e l’esclusione di Mosca dal G7 che si è appena svolto a Bruxelles.
Alla cerimonia partecipano una ventina di capi di Stato e di governo, tra cui il presidente americano Barack Obama, il capo dell'Eliseo Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel, la regina Elisabetta e Giorgio Napolitano. Tra i presenti anche il neopresidente ucraino Petro Poroshenko. Putin ha lasciato intendere di essere disponibile a incotrarlo a margine delle celebrazioni. E in molti si domandano se tra i due ci sarà una stretta di mano auspicata, secondo fonti diplomatiche francesi, da Hollande.
Si è svolto intanto un incontro di circa un'ora tra Putin e Angela Merkel. Lo hanno reso noto fonti della delegazione tedesca citate dall'agenzia di stampa "Dpa" senza precisare per il momento altro. Secondo fonti russe i due, che si sono stretti la mano davanti ai fotografi, avrebbero discusso di un piano per una de-escalation della crisi in Ucraina.
Ieri invece, al suo arrivo in Francia, Putin ha incontrato il premier britannico David Cameron all’aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle. I due leader si sono ritrovati “in un salone privato” del grande scalo francese dove hanno avuto un bilaterale. Cameron ha detto di aver trasmesso al presidente russo "un messaggio molto chiaro" sulla crisi ucraina. Lo ha riferito un portavoce britannico al termine dell'incontro. L'agenzia stampa russa Interfax ha precisato che Cameron e Putin non si sono stretti la mano all'inizio del colloquio.
Poi Putin ha cenato con il presidente francese Hollande, reduce da una prima cena con Obama. Una mossa finalizzata a evitare incidenti diplomatici, visto che i rapporti tra leader di Mosca e Washington sono tesi sia per la crisi ucraina, sia per il dossier siriano.