SCIENZA
Il Ghiacciaio Thwaites scavato da fenomeni geotermici
I vulcani che sciolgono l'Antartide
L'attività geotermica sottomarina che è stata registrata al di sotto della calotta polare antartica sta contribuendo al suo scioglimento.
di Stefano Lamorgese
Uno studio sui vulcani antartici sottomarini, pubblicato da PNAS, ha evidenziato e messo in relazione il rapporto tra l'attività geotermica e l'innalzamento del livello dei mari.
L'area più interessata è quella dell'Antartide occidentale, là dove sorge uno dei ghiacciai più estesi del Polo Sud, il Thwaites, noto per la rapidità della sua evoluzione geologica e per le numerose minacce climatiche che ne insidiano la stabilità.
In effetti la regione antartica occidentale è quella che si sta sciogliendo più rapidamente, ma finora i ricercatori non avevano trovato prove sufficienti per correlare l'attività dei vulcani sottomarini con lo scioglimento dei ghiacci.
Ora, grazie all'uso di apparecchiature radar e allo studio dei flussi di acqua subglaciale, il team guidato dal geofisico Dustin Schroeder, dell'University of Texas, ha infine messo a punto un sistema per comprendere meglio il problema.
Le sue conclusioni suonano un po' come una "campana a morto" per i ghiacci dell'Antartide occidentale: il ghiaccio profondo, quello che sta alla base della calotta superficiale, si sta effettivamente sciogliendo velocemente a causa del flusso geotermico che scava larghissimi canaloni.
Il valore della ricerca
Misurare e osservare i fenomeni per studiarli e valutarli è la prassi che costituisce il cuore del metodo scientifico. Capire quali siano le cause dello scioglimento dei ghiacci antarici significa riuscire a prevedere l'evoluzione del drammatico fenomeno dell'innalzamento del livello dei mari. Per questo un texano al Polo Sud, come nel nostro caso, non è l'incipit di una barzelletta, ed è meno fuori posto di quanto si possa credere a prima vista.
L'area più interessata è quella dell'Antartide occidentale, là dove sorge uno dei ghiacciai più estesi del Polo Sud, il Thwaites, noto per la rapidità della sua evoluzione geologica e per le numerose minacce climatiche che ne insidiano la stabilità.
In effetti la regione antartica occidentale è quella che si sta sciogliendo più rapidamente, ma finora i ricercatori non avevano trovato prove sufficienti per correlare l'attività dei vulcani sottomarini con lo scioglimento dei ghiacci.
Ora, grazie all'uso di apparecchiature radar e allo studio dei flussi di acqua subglaciale, il team guidato dal geofisico Dustin Schroeder, dell'University of Texas, ha infine messo a punto un sistema per comprendere meglio il problema.
Le sue conclusioni suonano un po' come una "campana a morto" per i ghiacci dell'Antartide occidentale: il ghiaccio profondo, quello che sta alla base della calotta superficiale, si sta effettivamente sciogliendo velocemente a causa del flusso geotermico che scava larghissimi canaloni.
Il valore della ricerca
Misurare e osservare i fenomeni per studiarli e valutarli è la prassi che costituisce il cuore del metodo scientifico. Capire quali siano le cause dello scioglimento dei ghiacci antarici significa riuscire a prevedere l'evoluzione del drammatico fenomeno dell'innalzamento del livello dei mari. Per questo un texano al Polo Sud, come nel nostro caso, non è l'incipit di una barzelletta, ed è meno fuori posto di quanto si possa credere a prima vista.