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MONDO

Onu: è diventato un campo di detenzione

Idomeni. Due rifugiati si danno fuoco:"meglio morire che tornare indietro"

L'Onu ha deciso di sospendere il trasporto dei migranti in questi centri, continuando invece a garantire servizi di informazione e "sorveglianza" per garantire che i diritti dei migranti siano rispettati

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"Meglio morire che tornare indietro". Due migranti si sono dati fuoco nel campo di Idomeni. I due, probabilmente di origine siriana, sono stati ricoverati in ospedale per le ustioni ma non sembrano in pericolo di vita, ha riferito la polizia spiegando che l'episodio è avvenuto nel corso di una protesta nel campo al confine greco-macedone. Sono circa 12.000 i rifugiati e migranti che restano accampati nel campo dopo la chiusura della rotta balcanica. 

L'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati intanto  ha annunciato di aver sospeso alcune attività presso gli 'hotpost' per migranti e rifugiati in Grecia, poichè dopo l'accordo tra Unione Europea e Turchia, sono diventati luoghi di detenzione. 

"L'Unhcr ha finora sostenuto le autorità negli hotspot sulle isole greche, in cui i profughi e i migranti vengono ricevuti, assistiti e registrati - ha detto l'agenzia Onu in un comunicato - ma alla luce delle nuove disposizioni, questi siti sono ormai diventati strutture di detenzione. Di conseguenza, e nel rispetto della nostra politica che si oppone alla detenzione obbligatoria, abbiamo sospeso alcune delle nostre attività in tutti i centri chiusi sulle isole greche".

In particolare, l'Onu ha deciso di sospendere il trasporto dei migranti in questi centri, continuando invece a garantire servizi di informazione e "sorveglianza" per garantire che i diritti dei migranti siano rispettati. L'Unicef inoltra sottolinea che l'accordo Ue-Ankara non affronta i bisogni umanitari dei bambini rifugiati, pari a circa 19mila in Grecia. Nel 10% dei casi si tratti di bambini non accompagnati, ha detto la portavoce Sarah Crowe. 

Stando agli ultimi dati dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (Oim) il numero di arrivi via mare di migranti e rifugiati in Europa è salito a 160.547 dall'inizio del 2016, di cui 147.437 in Grecia. Il numero dei morti in mare è 488.