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POLITICA

Il 25 aprile divide la maggioranza

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Le celebrazioni per il 25 aprile diventano l'occasione per l'ennesima resa dei conti all'interno delle due anime del governo. Il vicepremier Luigi Di Maio attacca duramente, senza fare nomi, il suo collega leghista Matteo Salvini: "Leggo che qualcuno oggi arriva persino a negare il 25 aprile, il giorno della Liberazione. Lo trovo grave. E' curioso che coloro che oggi negano il 25 aprile siano gli stessi che però hanno aderito al congresso di Verona, passeggiando mano per la mano con gli antiabortisti". Il ministro dell'Interno infatti sarà a Corleone in Sicilia, "perché la Liberazione che ora serve al Paese è quella dalla mafia".

E mentre il M5s fa quadrato intorno a Luigi Di Maio e parteciperà alle celebrazioni per il 25 aprile organizzate dalla Comunità ebraica di Roma insieme ai ministri Elisabetta Trenta, Alfonso Bonafede e al sindaco di Roma Virginia Raggi, i governatori leghisti bilanciano l'assenza del loro leader e parteciperanno alle manifestazioni ufficiali previste per la Festa della Liberazione. Luca Zaia, governatore del Veneto, sarà col presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Vittorio Veneto, città medaglia d'oro per la Resistenza; e Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha annunciato la sua partecipazione alle celebrazioni ufficiali per il 25 aprile a Varese, la sua città natale. A Trieste, anche il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga sarà presente alle celebrazioni alla Risiera di San Sabba. Non così i ministri leghisti: Marco Bussetti, Lorenzo Fontana, Erica Stefani e Gian Marco Centinaio non hanno nulla in agenda per il 25 aprile.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parteciperà a Roma alle celebrazioni del 74° Anniversario della Liberazione. con la deposizione di una corona di alloro prima all'Altare della Patria e poi al Mausoleo delle Fosse Ardeatine.

Anpi: 25 aprile non fu scontro fascisti-comunisti, ma vittoria libertà
"Il 25 aprile è Festa nazionale. La Festa della Liberazione dell'Italia dal giogo nazi-fascista. Essa vedrà migliaia e migliaia di persone nelle piazze e nelle vie di tantissime città e paesi. Nessuno riuscirà a cancellarla". Così l'Anpi in una nota. "Ci riferiamo, in particolare, a chi cerca di negarla, paragonandola ad uno scontro tra 'fascisti e comunisti', mentre essa fu lotta vincitrice del popolo italiano contro il nazi-fascismo; a chi continua a gettare fango e fuoco sulla memoria delle partigiane e dei partigiani; a chi tenta con il solito argomentare razzista e ignorante di riportare l'orologio della storia al ventennio del criminale Benito Mussolini", si legge ancora. Il 25 aprile ricorda la vittoria degli ideali di libertà e democrazia che hanno spazzato via la dittatura. È il canto corale delle origini autentiche della nostra Repubblica. La maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani si riconosce con coscienza, fedeltà, entusiasmo e passione civile nella Festa della Liberazione. Saremo in piazza in tantissimi per ricordare che l'onore della Patria fu difeso dal suo popolo e per portare avanti ancora una volta gli ideali per cui lottarono i partigiani: un Mondo di Pace, più giusto e libero. Viva la Resistenza, viva la Costituzione, viva l'Italia", conclude l'Anpi.