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MONDO

Riprendono le evacuazioni dei civili

Siria, il Consiglio di sicurezza Onu vota sull'invio di osservatori ad Aleppo

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Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite si pronuncerà oggi sul progetto di risoluzione francese che chiede il dispiegamento di osservatori inernazionali ad Aleppo per monitorare l'evacuazione e garantire la protezione dei civili siriani.

Il Consiglio si riunirà alle 10 ora locale, le 16 in Italia, per votare sul testo, malgrado l'opposizione della Russia, principale alleato del regime di Bashar al Assad, che dispone del diritto di veto. Il testo francese chiede che il segretario generale dell'Onu Ban ki-moon faccia dispiegare rapidamente del personale umanitario dell'Onu ad Aleppo "per un'adeguata sorveglianza neutra e un'osservazione diretta" della "evacuazione delle parti assediate" in città. 

Intanto diversi autobus sono entrati nella zona est di Aleppo per continuare le operazioni di evacuazione dei civili. Lo riferisce la tv statale siriana. Le operazioni sono condotte sotto la supervisione della Croce rossa internazionale e la Mezzaluna rossa siriana. 

Tanto Parigi quanto gli Stati Uniti hanno avvertito che, se Mosca bloccherà l'adozione della risoluzione al voto oggi in Consiglio di sicurezza, appoggeranno la convocazione di una sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni unite per provare a fare pressione su Damasco e sui suoi alleati. Finora la delegazione russa ha utilizzato il suo potere di veto in sei occasioni per bloccare iniziative sulla guerra in Siria da parte del Consiglio di sicurezza.

Negli ultimi giorni migliaia di persone sono già state evacuate dalle poche aree della parte orientale di Aleppo ancora rimaste sotto il controllo dell'opposizione: Aleppo est infatti è stata riconquistata quasi totalmente dalle forze leali al presidente siriano Bashar Assad. 

Le evacuazioni, cominciate giovedì, sono state interrotte venerdì in mezzo ad accuse reciproche: il governo di Damasco, tramite la tv di Stato siriana, aveva accusato i "terroristi" (termine con il quale indica l'opposizione armata) di avere violato l'accordo iniziale prendendo degli ostaggi e interrompendo la strada da cui dovevano passare gli evacuati dei villaggi a maggioranza sciita di Fua e Kefraya, nella vicina provincia di Idlib; gli oppositori, invece, avevano accusato miliziani iraniani di avere sparato contro un convoglio di evacuati di Aleppo. Le potenze occidentali hanno denunciato presunti abusi contro alcuni degli evacuati e ritengono fondamentale che ci siano osservatori internazionali a controllare lo svolgimento delle operazioni.