Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Il-Papa-a-Torino-Educare-i-ragazzi-a-misura-della-crisi-00e8277d-a610-467a-bdf3-71a151de7d01.html | rainews/live/ | true
MONDO

Il Papa a Torino: "Educare i ragazzi a misura della crisi"

In occasione della visita il Papa si è recato nella basilica di Santa Maria Ausiliatrice per ricordare il bicentenario di Don Bosco

Condividi
Il Papa e la Sindone
Serve una "educazione a misura della crisi" per dare a "quel 40% di giovani disoccupati un mestiere pratico in poco tempo". E' un passaggio dell'intervento che Papa Francesco ha fatto a braccio nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino.

Un'occasione per per celebrare il bicentenario della nascita di Don Bosco, fondatore dell'ordine dei Salesiani. E proprio ai salesiani il Pontefice ha dedicato un momento: "I salesiani mi hanno formato, sono molto legato a quest'ordine che mi ha insegnato l'affettività" ha detto Papa Francesco "Anche la mia squadra del cuore in Argentina - ha aggiunto il Santo Padre - è stata fondata da un salesiano, una squadra con i colori della Madonna".  

Il discorso che il Papa avrebbe dovuto tenere nella basilica era già pronto, ma Bergoglio ha scelto di parlare a braccio perché ha ritenuto troppo "formale" il testo.

"La Chiesa deve convertirsi tutti i giorni"
L'intervento si è conlcuso con un appello alla Chiesa che, "Deve convertirsi tutti i giorni, dal Papa in giù". Tuttavia, ha detto il Papa, "non bisogna vergognarsi della Santa Madre Chiesa", seguendo l'esempio di don Bosco.

La Sindone
In mattinata il Pontefice si era fermato, con un lungo momento di silenzio, davanti alla Sindone. Un lenzuolo in cui c'è l'immagine di un uomo che ha sofferto molto. Ma Papa Francesco ha ricordato come per lui quell'immagine è anche il volto di tutte le persone che soffrono. "La Sindone - ha detto all'Angelus - attira verso il volto e il corpo martoriato di Gesù e, nello stesso tempo, spinge verso il volto di ogni persona sofferente e ingiustamente perseguitata".

"Vicino a disoccupati, cassintegrati, precari"
La prima tappa della visita del Papa è stato però l'incontro con i lavoratori e gli imprenditori. Con loro ha ripreso poi il tema a lui caro della corruzione ribadendo il 'no alle collusioni mafiose, alle truffe, alle tangenti'. Poi ha invitato a non aspettare che arrivi la ripresa economica che "serve il lavoro". Francesco ha parlato anche della famiglia e sottolineando il valore: famiglia è ricchezza, figli e nonni la forza. 

"Esprimo la mia vicinanza ai giovani disoccupati, alle persone in cassa-integrazione o precarie", ha detto Bergoglio.  "Ma anche agli imprenditori, agli artigiani e a tutti i lavoratori dei vari settori, soprattutto a quelli che fanno più fatica ad andare avanti.  Il lavoro - ha ricordato il Papa - non è necessario solo per l'economia, ma per la persona umana, per la sua dignità, per la sua cittadinanza e per l'inclusione sociale.

"Curarsi è per i poveri ancora oggi difficile"
"L'esclusione dei poveri e la difficoltà per gli indigenti a ricevere l'assistenza e le cure necessarie, è una situazione che purtroppo è presente ancora oggi", ha detto il Papa incontrando nel pomeriggio gli ammalati e i disabili e ricordando l'opera di san Giuseppe Cottolengo.

"Sono stati fatti grandi progressi nella medicina e nell'assistenza sociale, ma si è diffusa anche una cultura dello scarto, come conseguenza di una crisi antropologica che non pone più l'uomo al centro, ma il consumo e gli interessi economici", ha argomentato il Papa.

Fuoriprogramma per visitare la chiesa dove si sposarono i nonni
Visita fuori programma di Papa Francesco alla chiesa di Santa Teresa, a due passi dalla centralissima piazza San Carlo. Restaurata di recente, lì nel 1907 si sposarono i nonni paterni del pontefice, Giovanni Bergoglio e Rosa Vassallo. E nella stessa chiesa Barocca, nel 1908, venne battezzato suo papà, Mario.