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MONDO

Due giorni di visita pastorale

Il Papa a Torino: Il lavoro è necessario per la dignità della persona

Il Pontefice in Piazzetta Reale esprime la solidarietà ai disoccupati, cassintegrati e precari: "Non basta aspettare la ripresa, serve coraggio". E di fronte all'emergenza immigrazione: "Non colpevolizzare i migranti, sono delle vittime"

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"Il lavoro non è necessario solo per l'economia, ma per la persona umana, per la sua dignità, per la sua cittadinanza e per l'inclusione sociale". Il Papa incontra il mondo del lavoro, è il primo appuntamento della due giorni di visita pastorale a Torino.

Il lavoro è necessario per la dignità della persona
"Questa città è storicamente un polo di attrazione lavorativa, ma oggi risente fortemente della crisi: il lavoro manca, sono aumentate le disuguaglianze economiche e sociali, tante persone si sono impoverite e hanno problemi con la casa, la salute, l'istruzione e altri beni primari", dice di fronte ai rappresentanti del mondo del lavoro riuniti nella Piazzetta reale.

"Esprimo vicinanza a disoccupati, cassintegrati e precari"
"Esprimo la mia vicinanza ai giovani disoccupati, alle persone in cassa-integrazione o precarie; ma anche agli imprenditori, agli artigiani e a tutti i lavoratori dei vari settori, soprattutto a quelli che fanno più fatica ad andare avanti", ha detto ancora il Pontefice.

"Coraggio non significa pazienza ma osare"
"Non basta - ha scandito aspettere la ripresa, aspettiamo la ripresa... aggiungo una
parola che non vorrei che non fosse retorica. Coraggio non significa pazienza, ma osare: siate coraggiosi andate avanti siate creativi, siate artigiani del futuro con la forza di quella speranza che ci da' il Signore, che non delude mai".

"No corruzione, no tangenti, no collusione mafia"
Il Papa poi fa ancora un richiamo contro la corruzione: "No alle collusioni mafiose, alle truffe, alle tangenti". "Siamo chiamati a ribadire il 'no' a un'economia dello scarto", "no all'idolatria del denaro", "no alla corruzione", "no all'inequità che genera violenza".

No ai migranti trattati come merce
E guardando all'emergenza immigrazione dice "Fa piangere vedere lo spettacolo
di questi giorni in cui esseri umani vengono trattati come merce", ha detto ancora il Papa. "L'immigrazione aumenta la competizione" nel mondo del lavoro "ma i migranti non vanno colpevolizzati, perché essi sono vittime dell'inequità, di questa economia che scarta e delle guerre". 

"La famiglia è ricchezza, figli e nonni la forza" 
Il Papa sottolinea il valore della famiglia all'indomani della manifestazione dei cattolici a Roma. "Mi è piaciuto che voi tre abbiate parlato di famiglia, dei figli e dei nonni, non dimenticate questa ricchezza". Figli e nonni sono "la forza" per andare avanti,i figli il futuro, i nonni la memoria.