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ITALIA

Il rito al Colosseo

Il Papa: la croce di Cristo nelle vittime del terrorismo, nei profughi e nei naufraghi

Ricordate le vittime dei preti pedofili 11 anni dopo la svolta nella lotta agli abusi sui minori impressa nel Venerdì Santo del 2005 da Joseph Ratzinger

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 Oggi la Croce di Cristo la "vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco". Così il Papa nella sua preghiera al termine della Via Crucis al Colosseo. La vediamo "nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze". E anche "nei perseguitati per la loro fede che nella sofferenza continuano a dare testimonianza autentica a Gesù e al Vangelo".

La Croce nei profughi e nelle vittime dei naufragi
Francesco poi prosegue: ancora oggi la Croce di Cristo la vediamo "nei volti dei bambini, delle donne e delle persone, sfiniti e impauriti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e spesso non trovano che la morte e tanti Pilati con le mani lavate". La vediamo "ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata".

La Croce anche nei corrotti, nei venditori di armi, negli inquinatori
Ancora oggi la Croce di Cristo la vediamo "nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli e danno ai loro figli da mangiare il pane insanguinato". La vediamo "ancora oggi nei ladroni e nei corrotti che invece di salvaguardare il bene comune e l'etica si vendono nel misero mercato dell'immoralità". E anche "nei distruttori della nostra 'casa comune' che con egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni".

La Croce negli abusi dei preti  
Oggi la Croce di Cristo la vediamo nei "ministri infedeli che invece di spogliarsi delle proprie vane ambizioni spogliano perfino gli innocenti della propria dignità", dice ancora Papa Francesco. La vediamo "nei dottori della lettera e non dello spirito, della morte e non della vita, che invece di insegnare la misericordia e la vita, minacciano la punizione e la morte e condannano il giusto". E "nei cuori impietriti di coloro che giudicano comodamente gli altri, cuori pronti a condannarli perfino alla lapidazione, senza mai accorgersi dei propri peccati e colpe". Poi "in coloro che vogliono toglierla dai luoghi pubblici ed escluderla dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell'uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato". "Nei traditori che per 30 denari consegnano alla morte chiunque" e "negli stolti che costruiscono depositi per conservare tesori che periscono, lasciando Lazzaro morire di fame alle loro porte". "Negli anziani abbandonati dai propri famigliari, nei disabili e nei bambini denutriti e scartati dalla nostra egoista e ipocrita societa'".

Il dolore delle famiglie spezzate
"Il dolore delle famiglie spezzate" è stato uno dei temi della Via Crucis che Papa Francesco ha presieduto questa sera al Colosseo, i cui testi sono stati preparati dal cardinale di Perugia, Gualtiero Bassetti. "In Gesù che incontra la madre - hanno sottolineato gli speaker - si può scorgere l'immagine della famiglia, cellula inalienabile della vita comune e architrave insostituibile delle relazioni umane, mentre nel tenero gesto della Veronica si può riconoscere l'amore forte che sfida ogni cosa pur di donarsi". E la seconda caduta di Gesù sulla Via Dolorosa "insegna che il peccato fa cadere più volte e che non ci si salva da soli; la terza caduta ricorda la sofferenza delle famiglie spezzate, di chi non ha un lavoro, di tanti giovani precari". Per questo "la supplica a Dio si leva per quanti 'sono a terra' a causa di matrimoni falliti, di drammi o per l'angoscia del futuro". 

Il pensiero agli abusati, 11 anni dopo Ratzinger 
"Gesù privato delle vesti" evoca i "bambini profanati nella loro intimità", chi ha subito abusi o "non è rispettato nella propria dignita'". Nella tradizionale Via Crucis al Colosseo, Papa Francesco e i fedeli hanno ricordato, con queste parole scritte dal cardinale di Perugia Gualtiero Bassetti e lette da Francesca Fialdini e Orazio Coclite, le vittime dei preti pedofili 11 anni dopo la svolta nella lotta agli abusi sui minori che nel Venerdì Santo del 2005 impressero proprio le meditazioni allora preparate dal cardinale Joseph Ratzinger, con la denuncia: "Quanta sporcizia nella Chiesa!". 

Simbolicamente c'è tutto il mondo a portare la Croce
Questa sera al Colosseo c'era tutto il mondo. La croce della via Crucis presieduta da Papa Francesco, infatti, è stata portata da uomini e donne provenienti dal Centrafrica, dalla Siria, dalla Cina, dalla Russia, dal Paraguay, dalla Bosnia.