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MONDO

L'incontro

Il Papa riceve Abu Mazen e gli dona medaglia con Angelo della pace: "Ho pensato a te"

Quello di oggi è stato il faccia a faccia di maggior peso della visita di Abu Mazen nella penisola. Il Vaticano infatti ha rotto gli indugi e ha deciso di riconoscere lo Stato palestinese. Ieri Abu Mazen ha incontrato Mattarella e Renzi  

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Abu Mazen e Papa Francesco (ansa)
Dopo aver incontrato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il premier Matteo Renzi, il presidente palestinese Abu Mazen è stato ricevuto stamane dal Papa al palazzo Apostolico. Venti minuti di colloquio molto caloroso, con abbracci, baci e scambi di battute: "Ti vedo più giovane", ha detto il leader palestinese salutando Bergoglio.

La delegazione palestinese era composta da 11 persone, tra le quali il ministro degli Esteri, il portavoce del presidente, e il sindaco di Betlemme. 

Scambio di doni
Abu Mazen ha donato al Papa una piccola cassa di madreperla contenete un rosario di legno d'ulivo e i reliquiari delle due nuove sante palestinesi, che saranno canonizzate domani, Mariam Baouardy e Marie Alphonsine Danil Ghattas.

Il Papa ha invece donato al presidente palestinese una copia della Evangelii Gaudium e un medaglione con la figura dell'Angelo della Pace che "distrugge lo spirito cattivo della guerra - ha detto il Pontefice, secondo quanto riferito dai presenti -. Ho pensato a te che sei un angelo di pace".

Il presidente palestinese ha salutato il Papa dicendo "ci vediamo domani", quando a Piazza San Pietro ci sarà la celebrazione per la canonizzazione delle due suore di Terra Santa. La delegazione palestinese ha poi incontrato il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

Il riconoscimento dello Stato palestinese da parte del Vaticano
Quello odierno è stato il faccia a faccia di maggior peso della visita di Abu Mazen nella penisola. Il Vaticano, infatti, ha rotto gli indugi e ha deciso di riconoscere lo Stato palestinese. Tecnicamente si è trattato di un'intesa per la libertà di azione della Chiesa, la sua giurisdizione sui luoghi di culto e le questioni fiscali. Intesa che, però, di fatto, riconosce l'interlocutore che la sottoscrive, cioè lo Stato palesinese. Un riconoscimento già in parte avvenuto con il voto sulla risoluzione Onu che riconosceva la Palestina Stato osservatore non membro nel novembre 2012.  Ma a chiarire il peso della novità vale soprattutto la conferma del capo della sala stampa della Santa Sede, padre Lombardi. "Sì, è un riconoscimento che lo Stato esiste", ha chiarito.