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MONDO

Raggiunto lo scorso 14 luglio

Il Parlamento iraniano ratifica l'accordo sul nucleare

L'intesa tra Teheran e il gruppo delle potenze modiali del 5+1 (Usa, Russia, Gran Bretagna, Cina, Francia,  più Germania) stabilisce un programma di lungo termine con limitazioni concordate sul nucleare iraniano e la revoca progressiva, graduale e reversibile delle sanzioni economiche fino ad ora adottate dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, da Usa e Ue nei confronti dell’Iran

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Teheran (Iran)
Il parlamento iraniano ha approvato l'accordo nucleare raggiunto il 14 luglio scorso a Vienna da Teheran con le 6 potenze mondiali del 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Regno unito, più Germania). Lo scorso 11 ottobre il Parlamento aveva approvato infatti approvato con 139 voti a favore, 100 contrari e 12 astenuti l'accordo Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) che permette al governo iraniano di applicare, sulla base della propria volontà, l'accordo finale sul nucleare iraniano.

L'intesa tra Iran e il gruppo delle potenze mondiali del 5+1 stabilisce un programma di lungo termine con limitazioni concordate sul nucleare iraniano e comporta la revoca progressiva, graduale e reversibile delle sanzioni economiche fino ad ora adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, da Stati Uniti e dall’Unione europea nei confronti dell’Iran. Grazie a questo accordo ci sarà un forte impatto sulla crescita dell’economia iraniana già nel 2015 (+3,3%) con una successiva accelerazione per il biennio 2016-17 (+5,1% e +5,5%).

Dal 2006 le Nazioni Unite, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno imposto un insieme di sanzioni economiche, inasprite ulteriormente dal 2010 per indebolire gli scambi commerciali tra l’Iran e il resto del mondo. L'obiettivo, naturalmente, prima della firma del'intesa, era quello di ostacolare il programma nucleare iraniano. Successivamente, nel corso del 2013, dopo l’inasprimento delle sanzioni economiche, che hanno contribuito alla recessione del paese (-6,8% nel 2012 e -1,9% nel 2013), l’Iran si è impegnato a limitare e rivedere il proprio programma nucleare, avviando i negoziati insieme al gruppo dei ‚5+1‛ che si sono chiusi con l’accordo.

L’attuazione di questo accordo prevede l’eliminazione delle sanzioni in due fasi principali. La prima è quella dell’Implementation day, all’inizio del 2016, che comporta l’eliminazione di quasi tutte le sanzioni. Poi ci sarà il Transition day, ossia l'ultimo trimestre 2023, periodo in cui verranno abolite le ultime sanzioni. Tutto questo è reversibile: sia nel caso in cui l’Iran non rispetti il programma accettato a luglio 2015, sia se gli USA e UE re-introdurranno le sanzioni senza giustificato motivo.