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POLITICA

Industria

Il Senato approva il Decreto Ilva. Previsto un fondo per interventi di bonifica

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L'Ilva di Taranto (LaPresse)
Via libera definitivo dell'aula del Senato al decreto Ilva. L'assemblea di palazzo Madama ha approvato con 157 sì, 95 no e 3 astensioni il testo licenziato dalla Camera, che diventa legge. 
Tra le modifiche approvate in Parlamento si prevede che le risorse sequestrate al gruppo Riva dovranno essere destinate, a conclusione dei procedimenti penali, a un apposito fondo del ministero dell'Ambiente per le bonifiche e che le somme dovranno essere impiegate per interventi di bonifica sui territori dei comuni di Taranto e Statte ma anche per ulteriori investimenti per la riqualificazione e riconversione produttiva di quelle aree.
Le imprese dell'indotto Ilva potranno beneficiare delle garanzie del Fondo di garanzia per le Pmi "fino all'80% dell'ammontare dell'operazione finanziaria" a titolo gratuito e fino ad un importo massimo di 2,5 milioni per impresa "nei limiti della dotazione finanziaria" del Fondo stesso.

La vendita dei complessi aziendali
Il provvedimento sull'Ilva è volto ad accelerare le procedure per la cessione a terzi dei complessi aziendali dell'azienda, attualmente in amministrazione straordinaria, attraverso una stabilizzazione finanziaria, industriale e gestionale. Il decreto prevede le risorse necessarie per la bonifica e il risanamento ambientale; per gli stipendi dei dipendenti, con particolare attenzione ai lavoratori con contratto di solidarietà dello stabilimento di Genova Cornigliano; per i creditori dell'indotto, attraverso il Fondo di garanzia per le Pmi fornitrici di Ilva.

Un fondo con i soldi dei Riva
Qualora si rendessero disponibili le risorse sequestrate alla famiglia Riva, inoltre, viene stabilito che esse siano destinate a un apposito fondo del Ministero dell'Ambiente per le bonifiche.

Offerte dovranno avere piano industriale e finanziario 
Alcune disposizioni riguardano l'individuazione, a trattativa privata, dell'affittuario o dell'acquirente: la rapidità ed efficienza dell'intervento è riferita anche ai profili di tutela ambientale. Si prevede poi che la perizia sul prezzo di mercato dei beni possa essere effettuata, oltre che da società finanziarie, anche da società di consulenza aziendale e si richiede che le offerte siano corredate da un piano industriale e finanziario. Il termine entro il quale i commissari del Gruppo Ilva devono espletare le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali viene fissato al 30 giugno 2016. Si dispone l'erogazione in favore dell'amministrazione straordinaria della somma di 300 milioni di euro, che l'aggiudicatario dei beni aziendali provvederà a restituire allo Stato, maggiorata degli interessi, entro 60 giorni dal decreto di cessazione dell'esercizio dell'impresa. Si prevede che l'organo commissariale provveda con priorità al pagamento dei debiti prededucibili contratti nel corso dell'amministrazione straordinaria.

Fondi ai commissari
La Camera dei deputati ha inserito ulteriori norme che autorizzano i commissari straordinari a contrarre finanziamenti statali per 800 milioni di euro (600 milioni nel 2016 e 200 milioni nel 2017), al fine esclusivo di realizzare il piano delle misure e delle attività di natura ambientale e sanitaria. Il termine ultimo per l'attuazione del piano è fissato al 30 giugno 2017. La Camera ha modificato, rendendoli più estensivi, i criteri per l'accesso alle risorse del Fondo di garanzia per le imprese creditrici dell'Ilva; ha previsto che per i lavoratori dello stabilimento di Genova Cornigliano inseriti in contratti di solidarietà  prima dell'entrata in vigore del Jobs Act continui ad applicarsi l'aumento del 10 per cento; ha stabilito che, a seguito del trasferimento dei complessi aziendali, le somme eventualmente confiscate o comunque pervenute allo Stato all'esito di procedimenti penali siano versate per un massimo di 800 milioni di euro all'entrata del bilancio dello Stato a titolo di restituzione del prestito statale e, per la parte eccedente, sulla contabilità speciale dell'amministrazione straordinaria per finanziare interventi di risanamento e bonifica ambientale e, in via subordinata, la riqualificazione e riconversione produttiva dei siti contaminati, nei comuni di Taranto e Statte.