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MONDO

"Negligente" non chiedere come l'Italia spenderà i soldi

Ue, cancelliere austriaco Kurz: Italia vada in direzione riforme

L'intervista dalla Frankfurter Allgemeine am Sonntag

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"Bisogna andare nella direzione del programma di riforme dell'Italia. Abbattimento della burocrazia, lotta all'evasione fiscale, sistemi economici competitivi". Lo dice Sebastian Kurz alla Fas, sul programma di riforme di Conte.

Quando gli si chiede se abbia interesse a che le cose vadano bene al secondo partner commerciale, risponde: "Siamo ovviamente interessati a uno sviluppo positivo nel paese confinante. ma i vicini si conoscono anche bene", afferma sottolineando che in passato non sempre le riforme hanno avuto successo.

"In Italia già nel passato programmi di stimolo promossi dall'Europa non hanno avuto il successo sperato. Il Paese ha ora come prima bisogno di combattere l'economia illegale e ha sistemi poco competitivi, dalle pensioni al mercato del lavoro", continua Kurz. "Se noi vogliamo spendere 750 miliardi dobbiamo chiederci: chi dovrebbe pagare, chi dovrebbe riceverli, e per cosa dovrebbero essere spesi? il contrario sarebbe negligente".

Sarebbe "negligente" non chiedere come l'Italia spenderà i soldi del Recovery Fund, afferma Sebastian Kurz in una grande intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. "Ovviamente siamo interessanti ad uno sviluppo positivo del nostro Paese vicino. Ma sono proprio i vicini quelli che conosciamo bene. In Italia diversi programmi di sostegno dell'Ue non hanno portato il risultato sperato. Il Paese deve ancora combattere con molta economia sommersa, e dalle pensioni fino al mercato del lavoro ha ancora sistemi che non sono competitivi". Pertanto, insiste il cancelliere austriaco, "se dobbiamo spendere 750 miliardi di euro, dobbiamo chiederci: chi li deve pagare, chi li deve ricevere, e per cosa devono essere spesi? Tutto il resto sarebbe negligente".

"Bisogna andare nella direzione del programma di riforme dell'Italia: abbattimento della burocrazia, lotta contro l'evasione fiscale, sistemi economici competitivi", afferma Sebastian in un'intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Tuttavia, aggiunge il cancelliere austriaco, "anche di altri Paesi potrei nominare i punti deboli. Ma in Spagna, Portogallo o Irlanda abbiamo vissuto riforme intense sotto la pressione dei programmi d'aiuto. E in Grecia non dovremmo neanche parlare a lungo di condizioni: il nuovo premier Kyriakos Mitsotakis le riforme le fa da solo".

"Una Unione dei debiti con noi non si potrà fare. Ma è chiaro che in una crisi straordinaria come questa, bisogna aiutare gli Stati che sono stati colpiti più gravemente, e che stanno attraversando peggio questa crisi sanitaria ed economica". Cosi' il cancelliere austriaco, ribadisce il suo punto di vista rispetto alla trattativa europea sugli aiuti per la pandemia del Covid-19. Naturalmente per Kurz "Come debbano essere questi aiuti sarà discusso nei dettagli nel negoziato", quindi aggiunge "Sono ottimista che alla fine arriveremo ad un accordo"