Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Il-carabiniere-che-testimonio-sul-caso-Cucchi-Sono-minacciato-il-governo-mi-ascolti-c3911802-5280-4c04-9069-8b8969aad306.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Riccardo Casamassima

Il carabiniere che testimoniò sul caso Cucchi: "Sono minacciato, il governo mi ascolti"

Appello del militare a Conte, Salvini e Di Maio: "Pago per aver fatto il mio dovere". Ilaria Cucchi: necessario il suo trasferimento?. Il Comando generale dell'Arma: trasferito per disagio psicologico. Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: "Pronta a incontrarlo"

Condividi
Appello alle istituzioni da parte del carabiniere che, con la sua testimonianza, ha fatto riaprire l'inchiesta sulla vicenda della morte di Stefano Cucchi. "Per aver fatto il mio dovere, come uomo e come carabiniere, per aver testimoniato nel processo relativo a Stefano Cucchi, morto perché pestato dai miei colleghi, mi ritrovo a subire un sacco di conseguenze", dice Riccardo Casamassima, in un video postato su Fb. L'appuntato si rivolge "ai ministri Salvini e Di Maio e al presidente del Consiglio Conte: mi ascoltino".

"Sarò allontanato e demansionato"
 "Avevo manifestato le mie paure prima del processo del 15 maggio - spiega - paure che si sono concretizzate perché mi è stato notificato un trasferimento presso la scuola allievi ufficiali. Sarò allontanato e demansionato e andrò a lavorare a scuola dopo essere stato per 20 anni in strada. E' scandaloso. Ho subito minacce, nessuno mi ha aiutato. Mi appello alle cariche dello Stato, ai ministri Salvini e Di Maio e al presidente del Consiglio Conte: è giusto che una persona onesta debba subire questo trattamento? Mi stanno distruggendo. Mi recherò al comando generale per incontrare il nuovo comandante generale. Se non mi verranno date delle spiegazioni - aggiunge - sarò costretto ad andare in Procura e a denunciare quello che sta succedendo perché il processo Cucchi è ancora aperto e quindi una qualsiasi azione fatta nei miei confronti lo va a compromettere". "Per giustificare il trasferimento mi definiscono 'poco esemplare e inadeguato al senso della disciplina'", conclude Casamassima. 

Ilaria Cucchi: necessario trasferimento Casamassima?
"Il Carabiniere Riccardo Casamassima ha testimoniato così come lo ha ha fatto la Carabiniera Maria Rosati, oggi sua compagna e madre dei suoi figli. Furono loro a dare il via a questo processo per l'uccisione di Stefano Cucchi. Sono stati sentiti dopo che alcuni loro colleghi dissero di aver visto mio fratello estremamente sofferente dopo quel feroce pestaggio subito alla caserma della Casilina durante il foto segnalamento. Sono stati sentiti dopo che alcuni loro colleghi avevano ammesso, davanti ai giudici, di essere stati convocati dai superiori, dopo la morte di mio fratello, per modificare le loro annotazioni. Casamassima oggi è stato trasferito alla scuola allievi con demansionamento umiliante e consistente decurtazione dello stipendio. L'ho sentito in lacrime, disperato. Cari Generali Nistri e Mariuccia, era proprio necessario tutto questo, dopo quanto è emerso durante il processo sino ad ora? La scuola allievi Carabinieri aveva proprio bisogno, oggi, di Riccardo Casamassima? Proprio oggi?". Così Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, un un post su fb.

"Ci hanno detto di stare attenti"
"La prossima udienza dell'11 luglio dovranno sfilare di fronte ai Giudici tanti colleghi del povero Casamassima - spiega - Saranno ben consci di quel che gli è successo oggi. Ma d'altronde la Scuola Allievi aveva bisogno improcrastinabile di lui. Da più parti, dopo quanto sta emergendo al processo, ci viene raccomandata cautela e prudenza. Ci viene letteralmente detto di stare attenti. Lei, Generale Nistri, ci ha detto che 'tutti hanno scheletri nell'armadio'. Noi non li abbiamo, a meno che qualcuno non ce li metta. Ma questa è fantascienza".

Arma: carabiniere trasferito per disagio psicologico
"In relazione a quanto affermato sul proprio profilo Facebook dall'Appuntato Scelto Riccardo Casamassima, si precisa che il suo trasferimento alla Legione Allievi, ubicata come il precedente reparto di appartenenza a Roma e in zona anche più comoda per raggiungere la sua abitazione, fa  fronte a una situazione di disagio psicologico, che Casamassima ha più volte rappresentato anche pubblicamente, avvertito per la presenza nella stessa caserma di uno dei militari da lui chiamati in causa per il caso Cucchi  e di un altro che avrebbe usato parole offensive nei suoi riguardi. L'Arma ribadisce la propria solidarietà alla famiglia Cucchi nel convincimento che ogni Carabiniere chiamato a deporre, in questo come in qualsiasi altro procedimento, deve sempre riferire la verità, nella serena consapevolezza di adempiere al proprio dovere di cittadino e di Carabiniere". Così una nota diffusa dal Comando generale dell'Arma dei Carabinieri in risposta alle affermazioni del militare.

Trenta, disponibile a parlare con Casamassima
"Ho ascoltato il carabiniere Casamassima su Facebook, ne ho già discusso con il comandante generale dell'Arma e sono disponibile a parlare con lui". Lo ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. Lui, ha aggiunto, "ha chiesto di parlare con alcuni ministri, non ha citato il mio nome, ma sono io il ministro di riferimento e quindi lo farò volentieri. Sicuramente - ha rilevato - ci sono dei fraintendimenti e quello che dice nel video va approfondito". Quanto al trasferimento lamentato dal carabiniere, ha precisato il ministro, "non sono io che posso sospenderlo. Il trasferimento può essere stato deciso anche soltanto per tutelarlo. Questo lo dobbiamo approfondire".