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MONDO

In Gran Bretagna inammissibile l'appello contro decisione di staccare la spina

Il caso del piccolo Alfie: ultimo ricorso alla Corte Europea di Strasburgo

I genitori del bimbo hanno chiesto in extremis un nuovo giudizio alla Corte per i diritti umani dopo la conferma del verdetto precedente, da parte del giudice supremo britannico, che autorizzava a staccare la spina al piccolo 

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Nuovo tentativo in extremis di Fronte alla corte europea di Strasburgo per i diritti umani, da parte dei genitori del piccolo Alfie Evans, per cercare di ottenere un nuovo giudizio sul verdetto che autorizza i medici a staccare la spina al piccolo, dopo l'ultimo ricorso respinto dalla corte suprema britannica. Lo annuncia per oggi stesso Andrea Williams, presidentessa del Christian Legal Centre, precisando che un'eliambulanza polacca e tre ospedali son pronti a dare assistenza al bimbo, ma che la sentenza britannica lo impedisce.

La Corte Suprema britannica aveva dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai genitori del piccolo, per ottenere un riesame del caso. Questo conferma il verdetto con il quale i giudici hanno dato l'ok ai medici a staccare la spina al bimbo - colpito da una patologia neurologica degenerativa mai diagnosticata esattamente - contro il volere di papà Thomas e mamma Kate.

I genitori invocavano il trasferimento del piccolo al Bambino Gesù di Roma. Nei giorni scorsi il padre aveva incontrato il Papa.

Le motivazioni della Corte Suprema
Nel motivare la loro decisione, i giudici della Corte Suprema del Regno a cui era stato assegnato il caso - Lady Hale, Lord Kerr e Lord Wilson - scrivono che non c'è ragione per "un'ulteriore sospensione dell'ordine della Corte d'Appello" (quello che dispone il distacco di Alfie dai macchinari salvavita) e che l'ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool in cui il bambino è ricoverato "deve essere libero di eseguire ciò che è stato stabilito essere nel miglior interesse di Alfie". "Questa è la legge di questo paese e nessun ricorso alla Corte Europea di Strasburgo per i Diritti Umani può o deve cambiarla", tagliano corto i tre giudici. Quanto all'aspetto umano della questione, la Corte si limita ad affermare che si tratta di "un caso disperatamente triste: triste soprattutto per i genitori, ovviamente, che amano il loro piccolo caro bambino e vogliono fare quanto in loro potere per tenerlo in vita, ma anche per le persone che lo hanno tenuto in vita così a lungo, per i dottori e le infermiere che lo hanno assistito all'Alder Hey hospital". 

Un'offerta di accoglienza per Alfie era arrivata anche da Genova
A mobilitarsi sono stati i vertici della Regione Liguria e dell'ospedale pediatrico Giannina Gaslini.  "Piena disponibilità da parte dell'Istituto Gaslini e di Regione Liguria per trasportare e accogliere presso l'ospedale pediatrico di Genova il piccolo Alfie Evans" è stata espressa in una nota congiunta dalla vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità, Sonia Viale, e dal direttore generale dell'Irccs, Paolo Petralia. "La nostra disponibilità - hanno affermato in una nota - riguarda anche il trasporto del bimbo dall'ospedale di Liverpool in cui si trova fino a Genova, dove vorremmo accoglierlo insieme alla famiglia, fino a quando sarà necessario. Il nostro auspicio - concludono Viale e Petralia - è che la nostra disponibilità possa essere considerata e valutata in ogni aspetto: vorremmo poter offrire una concreta e reale opportunità di accoglienza ad Alfie e anche ai suoi genitori, Tom e Kate Evans".