MONDO
Il caso che ha scosso il mondo
Il giorno della verità per Oscar Pistorius, attesa per il verdetto dopo 5 mesi
Si apre la fase finale del processo all'atleta paralimpico sudafricano accusato di aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp il giorno di San Valentino del 2013
Colpevole o innocente. Mancano poche ore al momento in cui il giudice sudafricano Thokozile Masipa decreterà definitivamente quale sarà il futuro di Oscar Pistorius, campione paralimpico accusato di aver ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp il 14 febbraio del 2013.
I fatti
Il sudafricano, che commosse il mondo correndo su una pista con le protesi d’acciaio, passò in una notte da eroe a mostro. Quella notte di san Valentino in casa dell'atleta si sentirono urla e spari: e quando la polizia arrivò trovò la bellissima Reeva Steenkamp, fidanzata del giovane, stesa sul pavimento del bagno senza vita, colpita da quattro proiettili. Lui dichiarò che s’era trattato di incidente. Stava dormendo quando sentì Reeva urlare, pensò ai ladri, si alzò dal letto e si diresse verso il bagno. La porta era chiusa, lui fu preso dalla paura e sparò con la sua arma. Una versione dei fatti non priva di contraddizioni per gli inquirenti. L'accusa dice che invece è stato omicidio premeditato, e che i due avevano appena litigato furiosamente.
Rischia fino a 25 anni di carcere
In caso di condanna per omicidio premeditato, Pistorius rischia fino a 25 anni di carcere. Il punto non è se abbia sparato o meno, ma l'intenzione: secondo l'accusa è stato omicidio volontario, secondo la difesa si è trattato di un incidente, l'atleta africano avrebbe sparato convinto che un intruso fosse entrato in casa.
Il processo
Il processo è andato avanti per 5 mesi, ha avuto un'enorme attenzione mediatica e ha svelato debolezze e lati oscuri del giovane sportivo. Ora, comunque vada a finire, la favola dell'atleta senza gambe che si riscatta attraverso lo sport, modello positivo di chi ce la fa nonostante tutto, è distrutta per sempre. Tuttavia, il giudice ha affermato che alcuni testimoni ascoltati durante il processo si sbagliano riguardo alla loro interpretazione degli spari sentiti la notte dell'omicidio. Lo riporta la Bbc online sservando che si tratta di una prima dichiarazione a favore della difesa. Secondo il giudice, gran parte dei testimoni ascoltati durante il processo hanno fatto confusione tra ciò che sapevano per esperienza diretta, ciò che avevano appreso da altre persone e ciò che avevano sentito attraverso i media.
I fatti
Il sudafricano, che commosse il mondo correndo su una pista con le protesi d’acciaio, passò in una notte da eroe a mostro. Quella notte di san Valentino in casa dell'atleta si sentirono urla e spari: e quando la polizia arrivò trovò la bellissima Reeva Steenkamp, fidanzata del giovane, stesa sul pavimento del bagno senza vita, colpita da quattro proiettili. Lui dichiarò che s’era trattato di incidente. Stava dormendo quando sentì Reeva urlare, pensò ai ladri, si alzò dal letto e si diresse verso il bagno. La porta era chiusa, lui fu preso dalla paura e sparò con la sua arma. Una versione dei fatti non priva di contraddizioni per gli inquirenti. L'accusa dice che invece è stato omicidio premeditato, e che i due avevano appena litigato furiosamente.
Rischia fino a 25 anni di carcere
In caso di condanna per omicidio premeditato, Pistorius rischia fino a 25 anni di carcere. Il punto non è se abbia sparato o meno, ma l'intenzione: secondo l'accusa è stato omicidio volontario, secondo la difesa si è trattato di un incidente, l'atleta africano avrebbe sparato convinto che un intruso fosse entrato in casa.
Il processo
Il processo è andato avanti per 5 mesi, ha avuto un'enorme attenzione mediatica e ha svelato debolezze e lati oscuri del giovane sportivo. Ora, comunque vada a finire, la favola dell'atleta senza gambe che si riscatta attraverso lo sport, modello positivo di chi ce la fa nonostante tutto, è distrutta per sempre. Tuttavia, il giudice ha affermato che alcuni testimoni ascoltati durante il processo si sbagliano riguardo alla loro interpretazione degli spari sentiti la notte dell'omicidio. Lo riporta la Bbc online sservando che si tratta di una prima dichiarazione a favore della difesa. Secondo il giudice, gran parte dei testimoni ascoltati durante il processo hanno fatto confusione tra ciò che sapevano per esperienza diretta, ciò che avevano appreso da altre persone e ciò che avevano sentito attraverso i media.