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MONDO

La scheda

Il movimento di estrema sinistra Dhkp-c, "i brigatisti" turchi

Fondato nel 1978 è un movimento di ispirazione marxista-leninista. Dagli anni '70 a oggi il gruppo ha compiuto e rivendicato diversi omicidi e attentati; nel 2008 la sua leader Asuman Akca fu arrestata con l'accusa di voler assassinare l'allora premier Recep Tayyip Erdogan

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L'attentato di gennaio (Ansa)
Il Partito-Fronte Rivoluzionario per la Liberazione del Popolo (Dhkp-C) è un gruppo messo al bando di estrema sinistra, inserito nella lista dei gruppi terroristi di Turchia, Unione europea e Stati Uniti.

Ispirazione marxista-leninista
Fondato nel 1978 con il nome di Sinistra rivoluzionaria, è un movimento di ispirazione marxista-leninista. Nel 1994 ha preso l'attuale nome di "Fronte-Partito di liberazione del popolo rivoluzionario". Nel 2008 la sua leader Asuman Akca fu arrestata con l'accusa di voler assassinare l'allora premier Recep Tayyip Erdogan. Rilasciata nel 2012, è stata uccisa poco dopo da un uomo identificato dalle autorità come un membro del Pkk. Dagli anni '70 a oggi il gruppo ha compiuto e rivendicato diversi omicidi e attentati.

Dal 2001 attentati kamikaze
L'ultimo attentato risale allo scorso 6 gennaio, quando una donna kamikaze si è fatta saltare in aria in una stazione di polizia a Istanbul, uccidendo un agente e ferendone un altro in modo serio. Nel rivendicare l'attentato il Dhkp-C dichiarò la volontà di "punire gli assassini di Berkin Elvan". Il primo febbraio del 2013 in un altro attacco kamikaze all'ambasciata americana ad Ankara morì una guardia addetta alla sicurezza. L'attacco più sanguinoso perpetrato dal gruppo terroristico sino ad ora è avvenuto il 10 settembre 2001 quando una donna kamikaze si fece esplodere davanti alla sede della polizia nella centrale piazza Taksim, ad Istanbul, uccidendo tre persone e ferendone almeno 20.

Attacchi contro personale militare e forze di sicurezza
Nel mirino del gruppo sono finiti il personale militare e delle forze di sicurezza turche, anche in pensione, insieme a rappresentanti americani e strutture diplomatiche. Durante la Guerra del Golfo, il gruppo si rese responsabile della morte di due contractor statunitensi, del ferimento di un ufficiale dell'aviazione e di attentati dinamitardi contro oltre 20 obiettivi a stelle e strisce. Dieci anni dopo, il responsabile della British Commercial Union a Istanbul venne ucciso in una sparatoria rivendicato sia da Dhkp-C che dalla Jihad Islamica. Oltre a lui, diversi esponenti dell'intelligence e delle forze militari turche vennero uccisi agli inizi degli anni '90 dai militanti di estrema sinistra.