ITALIA
Scandalo Mose
Orsoni rassegna le dimissioni da sindaco di Venezia: "Estraneo e lontano dal mondo della politica"
"Il mio è un gesto esclusivamente politico" ha voluto sottolineare. L'annuncio delle dimissioni arriva dopo l'invito a concludere il mandato che gli era stato rivolto da Debora Serracchiani, vice segretario Pd e da Roger De Menech, segretario regionale Pd. Prima di rassegnare le dimissioni, Orsoni ha disposto la revoca delle deleghe a tutta la Giunta comunale di Venezia
Giorgio Orsoni si è dimesso da sindaco di Venezia. Ha comunicato la sua decisione in una conferenza stampa. Orsoni era tornato in libertà ieri mattina dopo una settimana ai domiciliari per presunto finanziamento illecito nell'inchiesta sul Mose.
"Con grande amarezza concludo il mio mandato, certo di aver sempre operato nell'interesse della città, dei cittadini e delle cittadine", ha detto in conferenza stampa.
“Gli eventi di questi giorni e le relative iniziative della magistratura nei miei confronti hanno fatto emergere in modo sempre più evidente la mia estraneità al mondo della politica alla quale mi ero prestato con sincero spirito di generosità verso la città. Dopo il chiarimento ottenuto con i magistrati inquirenti e la re-immissione nella carica conseguente alla revoca del provvedimento restrittivo nei miei confronti, mi sono messo a disposizione del Consiglio per individuare un percorso amministrativo che consentisse di perfezionare quegli atti urgenti necessari nell'interesse dei cittadini. Le reazioni per lo più opportunistiche e ipocrite di singoli esponenti, anche appartenenti a quella maggioranza che sino ad ora ha sostenuto la mia Giunta, mi hanno convinto che non sussistano neppure le condizioni minime per un percorso amministrativo per l'approvazione di atti urgenti a meno di una forte presa di responsabilità da parte del consiglio. È perciò che ho deciso di presentare le mie dimissioni dalla carica di sindaco".
Commentando la sua decisione, Orsoni ha poi voluto sottolineare: "Il mio è un gesto esclusivamente politico".
Resterà in carica ancora per 20 giorni
Orsoni resterà ancora in carica per 20 giorni, per il solo disbrigo delle questioni urgenti e obbligatorie. L'ormai ex sindaco ha deciso anche di togliere tutti gli incarichi alla Giunta comunale, per cui renderà conto direttamente al Consiglio comunale, anch'esso in carica per 20 giorni. Trascorso il termine, subentrerà un commissario prefettizio.
Revocati gli incarichi alla Giunta
Sulla revoca delle deleghe a tutta la Giunta comunale di Venezia ha dichiarato: "Non è un atto contro i singoli amministratori, ma vuole significare che è venuto meno il rapporto con la politica".
L'invito a dimettersi di Debora Serracchiani
Un annuncio, quello delle dimissioni, che arriva dopo l'invito che gli era stato rivolto da Debora Serracchiani, vice segretario Pd e da Roger De Menech, segretario regionale Pd. "Siamo umanamente dispiaciuti per la condizione in cui si trova Orsoni" ma "abbiamo maturato la convinzione che non vi siano le condizioni perché prosegua nel suo mandato. Invitiamo Orsoni a riflettere sull'opportunità di offrire le dimissioni" avevano affermato.
"Con grande amarezza concludo il mio mandato, certo di aver sempre operato nell'interesse della città, dei cittadini e delle cittadine", ha detto in conferenza stampa.
“Gli eventi di questi giorni e le relative iniziative della magistratura nei miei confronti hanno fatto emergere in modo sempre più evidente la mia estraneità al mondo della politica alla quale mi ero prestato con sincero spirito di generosità verso la città. Dopo il chiarimento ottenuto con i magistrati inquirenti e la re-immissione nella carica conseguente alla revoca del provvedimento restrittivo nei miei confronti, mi sono messo a disposizione del Consiglio per individuare un percorso amministrativo che consentisse di perfezionare quegli atti urgenti necessari nell'interesse dei cittadini. Le reazioni per lo più opportunistiche e ipocrite di singoli esponenti, anche appartenenti a quella maggioranza che sino ad ora ha sostenuto la mia Giunta, mi hanno convinto che non sussistano neppure le condizioni minime per un percorso amministrativo per l'approvazione di atti urgenti a meno di una forte presa di responsabilità da parte del consiglio. È perciò che ho deciso di presentare le mie dimissioni dalla carica di sindaco".
Commentando la sua decisione, Orsoni ha poi voluto sottolineare: "Il mio è un gesto esclusivamente politico".
Resterà in carica ancora per 20 giorni
Orsoni resterà ancora in carica per 20 giorni, per il solo disbrigo delle questioni urgenti e obbligatorie. L'ormai ex sindaco ha deciso anche di togliere tutti gli incarichi alla Giunta comunale, per cui renderà conto direttamente al Consiglio comunale, anch'esso in carica per 20 giorni. Trascorso il termine, subentrerà un commissario prefettizio.
Revocati gli incarichi alla Giunta
Sulla revoca delle deleghe a tutta la Giunta comunale di Venezia ha dichiarato: "Non è un atto contro i singoli amministratori, ma vuole significare che è venuto meno il rapporto con la politica".
L'invito a dimettersi di Debora Serracchiani
Un annuncio, quello delle dimissioni, che arriva dopo l'invito che gli era stato rivolto da Debora Serracchiani, vice segretario Pd e da Roger De Menech, segretario regionale Pd. "Siamo umanamente dispiaciuti per la condizione in cui si trova Orsoni" ma "abbiamo maturato la convinzione che non vi siano le condizioni perché prosegua nel suo mandato. Invitiamo Orsoni a riflettere sull'opportunità di offrire le dimissioni" avevano affermato.