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MONDO

Il disgelo e la svolta

Il tweet di Trump: "Incontrerò il leader della Corea del Nord Kim Jong-un". Ma le sanzioni restano

L'annuncio dell'incontro arriva a sorpresa, in una giornata dominata dai dazi sull'acciaio e l'alluminio. Kim, in una lettera recapitata a mano a Trump da una delegazione sud coreana, si impegna a fermare i test nucleari e missilistici e sedersi al tavolo per parlare direttamente per la prima volta in decenni. Le modalita' dell'incontro sono tutte ancora da definire, precisa la Casa Bianca
 

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Dopo mesi di minacce e controminacce, di escalation nucleare e di guerra di insulti (talvolta anche oltre la linea del ridicolo) arriva la svolta nel lungo conflitto diplomatico tra Washington e Pyongyang. Il regime che a suo tempo George W.Bush inserì tra i pilastri del suo "asse del male" diventa per il successore Donald Trump un interlocutore credbile, al punto che è concepibile un incontro faccia a faccia con lui, il primo tra un Presidente americano e un leader del "Rogue State", lo "Stato canaglia" per eccellenza.

La lettera e il tweet
Kim Jong-un lancia un invito a Donald Trump: vediamoci entro maggio e parliamo di denuclearizzazione. Il presidente americano accetta, aprendo cosi' una fase di dialogo diretto e di disgelo fra i due paesi. Un passo storico: nessun presidente americano in carica ha mai incontrato un leader nord coreano.

Kim, in una lettera recapitata a mano a Trump da una delegazione sud coreana, si impegna a fermare i test nucleari e missilistici e sedersi al tavolo per parlare direttamente per la prima volta in decenni. Le modalita' dell'incontro sono tutte ancora da definire, precisa la Casa Bianca.

L'annuncio dell'incontro arriva a sorpresa, in una giornata dominata dai dazi sull'acciaio e l'alluminio. E su twitter, Trump commenta: "Sono pronto a  incontrare Kim, ma le sanzioni contro Pyongyang resteranno fino a che il regime non decidera' di denuclearizzare".






Il responsabile per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, Chung Eui-Yong, appare alla Casa Bianca verso le sette di sera, dopo aver riferito al presidente americano dell'incontro con il leader nord coreano. Kim ha 'espresso entusiasmo per un incontro il prima possibile con Trump' riferisce Chung, che ha consegnato la missiva del leader di Pyonyang a Trump.

Dicendosi 'ottimista' per una soluzione pacifica della crisi nella penisola, Chung ha lodato l'amministrazione americana: "Ho spiegato al presidente che la sua leadership e la sua pressione politica, insieme con la solidarieta' internazionale, ci hanno portato a questo punto" aggiunge Chung, assicurando che la campagna di pressing su Pyongyang "continuera' fino a che la Corea del Nord non fara' seguire azioni alle parole".

Il possibile incontro in via di definizione segue mesi di braccio di ferro e di insulti reciproci fra i due leader, con Trump che ha chiamato 'rocket man' Kim, che dal canto suo non ha mai risparmiato critiche a presidente usa, sfidandolo soprattutto con i suoi test nucleari e missilistici.

L'incontro e' un passo importante nella politica estera americana, visto che Usa e Corea del Nord sono nemici da 70 anni. Loda l'incontro l'ambasciatore nord coreano all'Onu, Pak Song ii: "L'invito - dice - mostra il grande coraggio del nostro leader supremo. Gli Stati Uniti - aggiunge - dovrebbero sapere e capire la nostra posizione, e contribuire alla pace e alla sicurezza della penisola coreana".

La Corea del Sud: "Una pietra miliare"
Enorme la soddisfazione di Seul. "L'accordo è "una storica pietra miliare" nel percorso di pace della penisola
coreana", commenta il presidente sudcoreano Moon Jae-in,  attraverso il suo portavoce. Se Trump e Kim si vedono "dopo il summit intercoreano (tra Moon e Kim a Panmunjom, ndr), il completamento della denuclearizzazione sara' sul serio sistemato sul giusto binario".

Mosca: passo verso giusta direzione
Mosca giudica il possibile incontro fra Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un come "un passo nella giusta direzione" e si augura che il meeting avrà davvero luogo. Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato da Interfax. Secondo Lavrov, l'incontro dovrebbe condurre a una "piena soluzione politica" della situazione nella penisola coreana e una sua "denuclearizzazione".