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MONDO

Incontro a Sydney tra Pence e il premier australiano Malcolm Turnbull

Il vicepresidente Usa Mike Pence: sempre possibile opzione militare per contrastare Corea del Nord

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Tutte le opzioni, compresa quella militare, sono "sul tavolo" per contrastare la minaccia delle armi nucleari della Corea del Nord. Lo ha detto il vice presidente americano, Mike Pence, ribadendo, dopo il suo incontro con il premier australiano Malcolm Turnbull, che Washington si aspetta che la Cina usi in modo più efficace la sua influenza per fermare le ambizioni nucleari di Pyongyang.
 
"Se la Cina non è in grado di gestire la Corea del Nord, gli Stati Uniti ed i nostri alleati lo saranno", ha detto Pence definendo quella nordcoreana la "minaccia più urgente e pericolosa" per la pace e la sicurezza nell'Asia e nel Pacifico. "Mentre tutte le opzioni sono sul tavolo - ha ribadito - fatemi assicurare che gli Stati Uniti lavoreranno a stretto contatto con Australia, e con gli altri nostri alleati della regione e con la Cina per esercitare pressione economica e diplomatica sul regime".
 
"Gli occhi del mondo sono su Pechino" ha concordato il premier australiano che ha puntato il dito contro "il regime irresponsabile e pericoloso nordcoreano che mette la pace e la stabilità della nostra regione a rischio".
 
Da Tokyo giunge la notizia di una prossima riunione ad alto livello tra un alto diplomatico statunitense e i rappresentati di Giappone e Corea del Sud per affrontare la minaccia nucleare del regime di Pyongyang.
 
Intanto, dopo l’annuncio di Trump e la deviazione verso un’altra direzione, la portaerei americana Carl Vinson, con la sua flotta, si sta finalmente muovendo verso il Mar del Giappone dove arriverà tra qualche giorno. Il presidente Trump aveva deciso di inviare verso la Corea del nord la portaerei, accompagnata da due cacciatorpediniere lanciamissili e da un incrociatore lancia missili, ma la per alcuni giorni la portaerei americana aveva proseguito la sua navigazione in direzione opposta a quella indicata dal presidente Trump.