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SPORT

L'incertezza dovuta ai crescenti contagi

Il virus mette in discussione i Giochi Olimpici. 79 positivi, i primi atleti rinunciano

L'Oms a Tokyo: "La pandemia è nelle nostre mani"

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A pochi giorni dalla cerimonia inaugurale, a Tokyo continua a regnare incontrastata l'incertezza su un'edizione dei Giochi segnata come non mai da dubbi e contraddizioni. Se dal numero uno del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach e dal premier giapponese Yoshihide Suga, in occasione della 138/a Sessione del Cio, sono arrivate rassicurazioni e parole volte all'unità e alla solidarietà, a far tremare il mondo a cinque cerchi sono state le frasi di Toshiro Muto, capo del comitato organizzatore di Tokyo 2020, che guarda al numero dei contagi, in crescita in tutto il paese, e arriva a mettere in discussione la manifestazione stessa.

E' di queste ore il bollettino che indica contagi massini da sei mesi. A due giorni dalla cerimonia di inizio Tokyo aggiorna il record di infezioni giornaliere da Covid, con 1.832 casi. Nella capitale e nelle tre prefetture circostanti è attualmente in vigore il 'quasi' stato di emergenza, con durata fino al 22 agosto, oltre il programma ufficiale dei Giochi. 

Ed è intanto' salito a 79 il numero di atleti, organizzatori e giornalisti risultati positivi al coronavirus su un totale di oltre 20 mila persone controllate in vista dei Giochi. Fra i 79 positivi, soltanto 8 sono atleti di cui 5 ospitati nel Villaggio Olimpico. I primi atleti positivi a dover rinunciare alle gare ritirandosi dalla competizione sono una lottatrice di Taekwondo cilena, Fernanda Aguirre, e una atleta di skateboard olandese, Candy Jacobs.

Il governo giapponese ha reso noto che i leader di almeno una quindicina di Paesi e organizzazioni internazionali hanno confermato la propria presenza alla cerimonia di apertura che si terrà venerdì. Si tratta di un numero notevolmente ridotto rispetto ai 40 leader che parteciparono all'apertura dei Giochi di Rio del 2016 e questo a causa della pandemia e delle forti restrizioni sanitarie imposte dal Paese ospitante.

Tra coloro che hanno confermato la propria presenza al nuovo stadio olimpico ci sono il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro mongolo Luvsannamsrai Oyun-Erdene, oltre alla first lady americana, Jill Biden.  Alla cerimonia parteciperanno anche circa 70 autorità straniere in rappresentanza dei corrispondenti ministeri dello sport, come annunciato in conferenza stampa dal portavoce del governo giapponese, Katsunobu Kato. La visita dei leader mondiali, ha sottolineato Kato, sarà per il primo ministro Yoshihide Suga "una preziosa opportunita' per rafforzare la fiducia personale" in un momento in cui gli incontri faccia a faccia sono fortemente limitati dalla pandemia.

Nel Paese ospitante si trova anche il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, dove ha partecipato a un incontro con il Comitato olimpico internazionale (Cio), anche se la sua presenza all'inaugurazione non è stata confermata.  

L'Oms a Tokyo: "La pandemia è nelle nostre mani"
Nel frattempo, risuona in Giappone l'appello del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Finora sono state somministrate più di 3,5 miliardi di dosi a livello globale di vaccini contro il Covid e più di 1 persona su 4 ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Questa può sembrare una buona notizia, ma in realtà maschera un'orribile ingiustizia: il 75% dei vaccini è stato somministrato in soli 10 Paesi, mentre nei Paesi a basso reddito solo l'1% delle persone ha ricevuto almeno una dose, rispetto a più della metà delle persone nei Paesi ad alto reddito", ha detto Ghebreyesus aggiungendo che "alcuni dei Paesi più ricchi stanno ora parlando di un terzo richiamo per le loro popolazioni, mentre gli operatori sanitari, gli anziani e altri gruppi vulnerabili nel resto del mondo continuano a fare a meno".

Ghebreyesus ha quindi spiegato i motivi alla base della sua presenza alla sessione del Cio: "Più di ogni altro evento, le Olimpiadi hanno il potere di unire il mondo, di ispirare, di mostrare ciò che è possibile. E più di ogni altro evento, attirano l'attenzione della gente del mondo: è per questo che sono venuto". Nel mondo "più di 4 milioni di persone sono morte e altre continuano a morire. Già quest'anno, il numero di decessi è più del doppio del totale dell'anno scorso. Mentre sto parlando, oltre 100 persone stanno perdendo la loro vita e da qui all'8 agosto, quando si spegnerà la fiamma olimpica, altre 100.000 persone moriranno. E milioni di sopravvissuti continuano a soffrire conseguenze sulla salute a lungo termine a causa del Covid".

Secondo il direttore generale dell'Oms, "l'incapacità globale di condividere vaccini, test e trattamenti contro il Covid, incluso l'ossigeno, sta alimentando una pandemia a doppio binario: i ricchi si stanno aprendo, mentre i non abbienti si stanno chiudendo. Più a lungo persiste questa discrepanza, più a lungo si trascinerà la pandemia e così anche le turbolenze sociali ed economiche che porterà. La tragedia di questa pandemia è che avrebbe potuto essere sotto controllo ormai, se il vaccino fosse stato distribuito equamente, ma la distorsione nella produzione prima e nella distribuzione poi ha amplificato le disuguaglianze". 

Softball, Italia Ko all'esordio olimpico contro gli Usa
Comincia con una sconfitta l'avventura della nazionale italiana di softball alle olimpiadi di Tokyo. Le azzurre sono state battute 2-0 dagli Stati Uniti ma la selezione del manager Federico Pizzolini fornisce una prova solida, con Greta Cecchetti in grado di tenere a lungo le mazze americane e Alexia Lacatena in grado di disimpegnarsi bene considerati i 18 anni, ma è la difesa a far registrare le cose migliori in vista di una partita, quelladi domani contro l'Australia, che ha molto di decisivo.