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ITALIA

Il caso

Ilaria Cucchi: "Nuove indagini rappresentano un fatto nuovo"

Questo il commento della sorella di Stefano Cucchi alla notizia che la Corte d'Appello ha chiesto nuove indagini sui carabinieri

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Roma
"Registro con soddisfazione che la Corte ha accolto l'invito del mio difensore di non voltarsi dall'altra parte, e quindi di restituire gli atti alla procura nel caso in cui ritenesse che gli autori del pestaggio potessero essere individuati nei carabinieri". Lo dice in un comunicato Ilaria Cucchi, che parla di "fatto importante e nuovo, perché non era stato fatto dalla Corte di assise di primo grado".

"Ho la sgradevolissima sensazione che il processo per la morte di mio fratello sia stato oggetto di discussioni e contrapposizioni determinate più da ragioni politiche di scuola e prestigio, che da reale amore di scienza e verità - dice la sorella di Stefano -. I periti Cattaneo e Grandi avevano addirittura indetto una conferenza durante il processo di primo grado per dire a tutti i colleghi 'come avevano risolto il caso Cucchi' ".    

"La Corte d'Assise d'Appello spazza via ogni attendibilità e consistenza della tesi della morte per inanizione (di fame e di sete) ma aggiunge che non vi sarebbe una causa di morte certa - scrive ancora Ilaria Cucchi -. Ecco come i periti e i consulenti di Stato hanno 'risolto il caso Cucchi'".  

"Quindi ricapitolando dopo cinque anni noi sappiamo che Stefano era perfettamente sano fino al momento del suo arresto, che nelle mani dello Stato è stato brutalmente pestato, che a seguito delle lesioni riportate è stato ricoverato e che poi è morto - afferma -. Ma non sappiamo chi lo ha pestato e non sappiamo nemmeno di che cosa è morto. Pace all'anima sua. Quello che penso sulle possibili nuove indagini è esattamente quello che pensavo la notte scorsa sull'apertura del presunto nuovo fascicolo da parte della procura di Roma e che ho già scritto sulla mia pagina ufficiale di Facebook".