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ITALIA

Procura Taranto ha aperto inchiesta sui casi di tumore nel reparto Carpenteria

Ilva: A Milano incontro tra Bondi e i Riva sul piano industriale

Giornata decisiva sulle sorti dell'Ilva. A Milano si deciderà il futuro della fabbrica dell'acciaio, mentre a Taranto è prevista la sentenza sulle morti degli operai a causa dell'amianto. Aperta un'altra inchiesta sui casi di tumore nel reparto carpenteria 

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Stabilimento Ilva di Taranto
Roma
Un faccia a faccia tra i Riva e Bondi a Milano, nella sede del gruppo siderurgico, l'incontro tra la proprietà dell'Ilva e il commissario dell'azienda designato dal Governo un anno fa. Oggetto dell'incontro: il piano industriale dell'Ilva. Dalle risposte che i rappresentanti della famiglia proprietaria dell'Ilva daranno sul piano, si capirà il futuro dell’azienda dell’acciaio. Scomparso il leader Emilio lo scorso 30 aprile, la guida dell’Ilva sarebbe ora nelle mani del figlio Claudio e del nipote Cesare.
 
Va premesso che i rapporti tra i Riva e Bondi non sono buoni. Bondi, ad aprile 2013, fu nominato dalla famiglia Riva amministratore delegato dell'Ilva, poi, però, a seguito del sequestro da 8 miliardi del gip di Taranto, in seguito annullato dalla Cassazione, si dimise insieme al cda. Il Governo Letta l'ha quindi nominato commissario con decreto il 4 giugno 2013 ma, secondo quanto viene attribuito alla famiglia Riva, quest'ultima da allora ha via via maturato la tesi che Bondi lavorasse contro di loro. Tra l'altro il commissario ha anche chiesto lo scorso novembre, in sede di processo civile a Milano, un risarcimento danni di 484 milioni di euro alla capogruppo Riva Fire e ad alcuni membri della famiglia Riva per attività di coordinamento svolte nei confronti dello stabilimento di Taranto.
 
C'è l'ipotesi che i Riva oggi si pronuncino più sui contenuti del piano che sull'aumento di capitale, che pure lo stesso piano prevede. In quanto a quest'ultimo, è costruito su due fasi temporali: 2014-2016 e 2017-2020. La prima è quella che gestiranno i commissari, il cui mandato scade appunto tra due anni, la seconda, invece, riguarderà esclusivamente gli azionisti.

Previsto risanamento dell'azienda, soprattutto ambientale 
Nel primo triennio previste azioni di risanamento dell'azienda, soprattutto ambientale, riduzione dei costi e rafforzamento organizzativo, nella seconda parte del piano, invece, prefigurati una serie di interventi per fare dell'Ilva, una volta che gli impianti sono stati bonificati, un'azienda tra le più competitive del settore. Partendo già dal 2013 e finendo al 2020, il piano prevede un impegno finanziario complessivo di 4,185 miliardi di euro, di cui 1,8 per gli interventi prescritti dall'Autorizzazione integrata ambientale, 625 milioni per il piano salute e sicurezza, 1,7 miliardi per gli investimenti tecnici. Nel piano si prospetta un aumento di capitale di 1,8 miliardi da farsi in quest'anno. La legge 6 dello scorso febbraio, intervenendo proprio sull'aumento di capitale dell'Ilva, prevede che prima si esprimano gli azionisti, poi, a fronte di un loro rifiuto, si ricorra agli azionisti terzi e infine all'utilizzo, chiedendo lo svincolo alla Magistratura, dei soldi sequestrati ai Riva, anche per reati diversi da quelli ambientali.

Grave problema di liquidità dell'Ilva 
Attualmente l'Ilva ha un grave problema di liquidità tant'è che più volte, nei giorni scorsi, è stata evidenziata la necessità di un finanziamento ponte di 7-800 milioni per superare l'emergenza, visto che per l'aumento di capitale servirebbero dai quattro ai cinque mesi di tempo e l'azienda, oggi, non è nelle condizioni di aspettare tanto.
 
Tumori in Carpenteria, la procura di Taranto ha aperto un’inchiesta e i Cobas pensano al fermo dell’impianto
"La Procura di Taranto ha aperto un'inchiesta sui casi di tumore tra gli operai del reparto carpenteria, ma è legittimo chiedere, e lo faremo previa consultazione con i lavoratori, il fermo dell'impianto, in attesa degli accertamenti, con il suo eventuale spostamento in zone che possano essere più sicure o con una ulteriore verifica dei materiali trattati nella lavorazione". Lo ha scritto in una nota lo Slai Cobas, per il sindacato di classe di Taranto. Il pm Antonella De Luca, della sezione specializzata sugli infortuni sul lavoro, ha acquisito due relazioni, una di gennaio e un'altra di pochi giorni fa, dello Spesal, il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Asl, relativi al reparto. Sarebbero stati riscontrati una quindicina di casi di tumore e di disfunzione della tiroide.

Taranto, attesa nel tardo pomeriggio la sentenza morti per amianto  
E' attesa tra pomeriggio e serata la sentenza del processo per i 15 lavoratori dell'Italsider-Ilva, gestione pubblica e privata, morti a seguito di gravi malattie contratte per contatto ed esposizione ad amianto ed altri lementi cancerogeni, tra il 2004 e il 2010. Imputati i vertici aziendali delle due gestioni e il pm, Raffaele Graziano, ha chiesto la condanna a 4 anni ciascuno per i 29 ex dirigenti dell'Ilva e dell'Italsider tra i quali l'ex presidente Emilio Riva, che però non figura più
nel processo in quanto è morto lo scorso 30 aprile, suo figlio Fabio e l'ex direttore di stabilimento Luigi Capogrosso.