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ECONOMIA

Ilva, il ministro Calenda congela il negoziato: "Ora attendiamo il Tar"

Tavoli inutili, se sarà accolta l'impugnativa si spegne l'impianto

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"Ho deciso che congeleremo il negoziato sull'Ilva aspettando la decisione del Tar di Lecce sull'impugnativa del governatore della regione Puglia, Emiliano,e del Comune di Taranto". Lo ha annunciato il ministro dello sviluppo, Carlo Calenda durante l'assemblea della Cgil sull'acciaio. "Sono inutili i tavoli finché non è chiara la situazione. Se il Tar di Lecce accoglie l'impugnativa,l'amministrazione straordinaria dovrà procedere allo spegnimento dell'Ilva''.    

"Dagli Enti locali c'è una gestione schizofrenica. Ma si sappia, se Regione e Comune usano tutti imezzi necessari per far saltare l'Ilva, l'Ilva salta". Così il ministro Carlo Calenda. "Allora però Emiliano lo dica in modo chiaro non attraverso i ricorsi ma assumendosene la responsabilità", ha aggiunto il ministro. 

Esprime il suo stupore, il ministro dell'Ambiente Galletti, dopo che la Regione Puglia ha impugnato il decreto sul piano ambientale dell' Ilva: "Non capisco come si possa tentare di mettere in discussione una cessione che ha un Piano industriale forte, con un'azienda seria dall'altra parte e un Piano di ambientalizzazione che è il migliore che abbiamo mai visto",riflette il ministro, secondo il quale chi fa queste cose se ne assume la responsabilità. Dall'altra parte il sindaco diTaranto, Rinaldo Melucci, il quale manda a dire al ministro dello Sviluppo economico Calenda che "se l'acquisizione nonrispetta l'ambiente e le nostre priorità è un problema di chi l'ha permessa e i ricatti non ci spaventano".

Emiliano: Calenda stia calmo 
"Li invito alla calma, non è successo nulla di particolare. Abbiamo impugnato un atto amministrativo davanti al Tar di Lecce. Ora, che questa impugnativa possa avere degli effetti diversi dalle altre impugnative che si fanno tutti i giorni nei Tribunali amministrativi, mi sembra strano". Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, risponde, a Bruxelles, al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

"Li invito - continua Emiliano - a non creare panico inutile: se, come noi riteniamo, il Dpcm in questione non tutela la salute dei nostri cittadini, noi abbiamo il diritto e il dovere di impugnare quell'atto, perché il mandato elettorale che mi è stato conferito è a tutela della salute dei cittadini pugliesi e di Taranto. E' il mio compito fondamentale".

"Dopodiché - prosegue - siccome la Regione Puglia ha fatto delle proposte per contemperare il diritto alla salute con il diritto alla produzione dell'acciaio, che in maniera semplificata abbiamo denominato decarbonizzazione dell'Ilva, e siccome abbiamo posto al governo la possibilità di inserire nella procedura di aggiornamento tecnologico della fabbrica la decarbonizzazione, noi continueremo a insistere sul metodo tecnologico che consente da un lato di salvare i bambini e le persone, e dall'altro di continuare a produrre acciaio".